martedì 12 novembre 2013

LE SODDISFAZIONI!

VERONA
Viva le librerie
sabato 09 novembre 2013 LETTERE, L'Arena pagina 23
Innamorato da sempre dei libri approfitto del recente pensionamento per frequentare le librerie veronesi. Mentre in Italia molte librerie chiudono a Verona c´è chi resiste. Al posto della storica, famigliare libreria della "Marisona" il Libraccio, società milanese, ha ristrutturato i locali di via Roma, offre libri nuovi e libri vecchi a basso prezzo e, anche grazie a commessi simpatici e competenti, sta avendo un ottimo successo. La Feltrinelli, grazie anche al bar ristorante e alla presentazione periodica di libri sta conquistando i veronesi; la Fnac, dopo un lungo, drammatico periodo, ha riaperto con altra proprietà che ha mantenuto la libreria e, fortunatamente, la discoteca, dopo la chiusura di tutte le discoteche del centro esclusi i Dischi Volanti.
Sembrava che le Giubbe Rosse dovessero chiudere dopo il cambio di gestione. Non è accaduto, è stato ridotto il personale, in parte assorbito dal Libraccio e la libreria, anche se ha perso il bar e la saletta incontri, ha mantenuto sostanzialmente le sue caratteristiche. Confesso una mia particolare simpatia per Pagina Dodici, la piccola libreria delle Sganzerie gestita con passione, competenza e spirito di sacrificio da Roberta che non ama i bestseller e più di tutti gli altri librai veronesi, coltiva i piccoli editori e le opere di qualità. E per la libreria Gulliver che ha trovato in Luigi Licci un grande appassionato di viaggi e di turismo di qualità.
Vorrei, infine, spendere una parola per la libreria Grosso Ghelfi, e Barbato di Mirella Turco.
Mi fa una certa pena passare in via Scala, dove si affacciano le belle vetrine della nuova libreria e vederla quasi sempre vuota. É bastato uno spostamento di poche decine di metri per fare di una delle più antiche librerie di Verona un esercizio commerciale bello e desolato. Trovo questo un´inspiegabile ingiustizia. La signora Turco avrebbe potuto vivere tranquillamente di rendita. La sua cultura, la sua passione per i libri, la sua capacità comunicativa, gli eccellenti rapporti con i rappresentanti delle case editrici, la sua simpatia le hanno suggerito di investire il capitale della buona uscita in una nuova libreria.
Francesco Mazzi
VERONA

venerdì 8 novembre 2013

25 novembre

25 NOVEMBRE
GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.
L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.


Anche Pagina dodici partecipa ospitando "Finché morte non ci separi", testo di Francesco Olivieri, interpretazione di Isabella Dilavello e Margherita Sciarretta: ore 17,00

venerdì 25 ottobre 2013

FILOSOFIA IN BICICLETTA

Ciclosofica n.24
Edizione straordinaria aperitivo
Venerdì 25 ottobre2013


Che cosa rende le fatiche di Gino Bartali simili all’ascesi medievale e quelle di Fausto Coppi così 
prossime al meccanicismo cartesiano? Ce lo spiegherà pedalando con noi  Walter Bernardi:
Irreprensibile accademico tutto cattedra e biblioteca, già preside della facoltà di Lettere e filosofia 
all’Università di Siena, Walter Bernardi non ha più resistito all’ardente passione che covava in lui sotto 
la cenere fin dalla gioventù: e a quarant’anni si è comprato una bicicletta da corsa e si è messo a 
pedalare. Da quel momento ha praticato ogni giorno la sua personalissima ciclofilosofia dimostrando 
nei fatti quanto l’esercizio filosofico sia vicino alla pratica ciclistica. Con la leggerezza di uno scalatore, 
attraverso le pagine del suo libro, l’autore ci porterà in fuga con Talete di Mileto e Alfredo Binda, 
sfidando a cronometro Immanuel Kant ed Eddy Merckx e allo sprint Fiorenzo Magni e Friedrich 
Nietszche. 

Partenza ore 17,45 da piazza San Zeno. Prima tappa agli Orti di Spagna, all’Osteria “Al Manegheto”.
Poi, con una pedalata in città, faremo sosta alla libreria “Pagina dodici” di Corte Sgarzarie. 
Concluderemo la serata all’osteria “Dogana Vecia” di via Filippini, dove sarà anche possibile chiudere in bellezza con una cena in compagnia (prenotazioni in sede). Per l’aperitivo sarà richiesto un contributo minimo di un paio di euro. 
Km: pochissimi! Difficoltà: nulla! Saluti previstiintorno alle 20,30-21,00. 
Accompagnatori: Paolo Fabbri, Luciano Lorini, Donatella Miotto. 
In caso di maltempo raccoglieremo tre tappe in una, fermandocial “Manegheto”. 
Amici, dialoghi e vini da meditazione ci faranno dimenticare la pioggia!  

La filosofia va in bicicletta, di Walter Bernardi (Ediciclo editore)

martedì 17 settembre 2013

mercoledì 11 settembre 2013

SCATTI D'ACQUA

Opera sull’acqua
Bibliografia essenziale, a cura della libreria Pagina dodici, per la mostra fotografica di Carlo Malacchini.

L’acqua. Acqua che scorre, acqua tranquilla e placida, acqua che ribolle, acqua che concilia e acqua che divide, acqua da bere, acqua per nutrire, per coltivare, per pulire…
Anche acqua… da leggere: i primi libri che vengono in mente a Pagina dodici sull’argomento

  • Il grande fiume, di Giuseppe Conte, Mondadori
Conti ha risalito il tratto del Monviso, che conduce a Pian del re dove la scritta qui nasce il Po sancisce solennemente l'inizio del percorso, ha costeggiato il fiume lungo gli argini, ha raccolto curiosità e leggende dalla voce diretta delle persone, ha camminato tra campagne e città raccogliendo aneddoti e facendo rivivere la storia epica di un fiume che ha visto passare gli elefanti di Annibale, i cavalli di Attila, le armi dei Lanzichenecchi e le truppe dei cacciatori delle alpi di Garibaldi. Soprattutto Giuseppe Conte ha ripercorso la storia della letteratura che e' nata sulle sponde del grande fiume attraverso i miti, i volti, i personaggi e le anime che hanno tratto dal Po linfa vitale, ispirazione, energia. Un viaggio lungo il quale rileggere Ovidio, Virgilio, Petrarca, Ariosto e insieme tanta narrativa contemporanea scoprendo itinerari e cortocircuiti del tutto inattesi.

  • Morimondo, di Paolo Rumiz, Feltrinelli
Un altro libro sul Po, questa volta di Rumiz, per raccontare non solo il fiume, ma anche il microcosmo che anima le sue rive, fatto di colori, di persone, di sapori, di dialetti, sempre diversi, ma sempre indissolubilmente legati al Fiume.

  • Verso la foce, di Gianni Celati, Feltrinelli
Lo stesso fiume Po nelle parole di un altro autore italiano di grandi vedute e di grande poesia: chi legge questo libro parte con l'autore alla ricerca delle foci del Po seguendo le molte braccia del fiume in direzione del mare. Gianni Celati ama gli orizzonti, la soglia che porta altrove ma anche la frontiera, il luogo della foce. La meta del viaggiatore e' difficile da trovare e persino da riconoscere: ci sono le valli d'acqua e le lagune, i terreni vaghi e le acque morte, non si sa dove finisce il fiume e dove comincia il mare.

  • Il fiume lento, di Alessandro Sanna, Rizzoli
Un tratto diverso, quello di Sanna, che racconta il Po in uno splendido albo illustrato: ricordi e stralci di storie sedimentate nel tempo rivivono attraverso immagini colme di poesia. Lo scorrere del fiume come quello delle stagioni, dagli anni ’30 agli anni ’80.

  • Octave, di Chauvel – Alfred - Walter, Tunué
Cos’è Octave? Difficile dare una definizione: storia illustrata, fumetto, libro per bambini… Octave è un po’ questo e un po’ quello, ma soprattutto è un bambino che vive con la mamma su un’isoletta, ha una grande paura del mare, ma sa vincere questa paura e farsi protagonista di imprese coraggiose.

  • Sul lago di Garda, di D.H. Lawrence, Mattioli 1885
Fra il 1912 e il 1913, durante il soggiorno in Italia con la donna che sarebbe diventata sua moglie, Frieda von Richthofen, Lawrence tenne un diario di cui queste pagine, ora pubblicate da Mattioli, fanno parte. Un piacevole racconto di viaggio, con variegate riflessioni di diversa natura. Dalla musica ai giardini di limoni, dalle filatrici ai paesini sulle rive.

  • Di là dal fiume e fra gli alberi, di Ernest Hemingway, Mondadori
Il fiume come metafora della vita, la riva come sponda e come invito al guado. Ma soprattutto Venezia e la laguna: un’altra acqua, un sogno diverso, che si muove con la marea. Un racconto autobiografico in buona parte, dal qual quale si sprigiona il profumo della laguna.

  • L’uomo e il mare, di Ernest Hemingway, Mondadori
Ancora una volta Hemingway racconta il mare, la pesca, la vita all’aria aperta. Racconta di luoghi visti e di persone incontrate. Racconta con grande poesia l’indifferenza della natura.

  • I fiumi scendevano a oriente, di Leonard Clark, Garzanti
Un vecchio libro, un classico dell’avventura, in cui Clark racconta la propria impresa nella giungla peruviana alla ricerca del mitico El Dorado: i corsi d’acqua si susseguono in un intricato labirinto, che coinvolge l’autore in incredibili avventure con il miraggio delle città sepolte nella vegetazione tropicale.




Pochi suggerimenti di lettura. L’acqua è protagonista di innumerevoli romanzi e racconti.



martedì 3 settembre 2013

FINALISTI DELE PREMIO LETTERARIO SCRIVERE PER AMORE



Premio “Scrivere per Amore”,  ecco la terna dei finalisti:
Lucia Tancredi (La vita privata di  Giulia Schucht,  ev), Fabrizio Elefante (Il cuore  freddo di 
Blondie, Gaffi) e Marco Lodoli (Vapore, Einaudi)  sono  i tre finalisti della diciottesima edizione
del Premio Letterario Internazionale Scrivere per Amore. 
Questo il responso emerso dal voto espresso dalla giuria tecnica, presieduta dalla giornalista e scrittrice Loredana Lipperini. 
Tre storie  d’amore  di tre universi lontanissimi tra loro compongono la  terna di  qualità in attesa della serata finale  in cui, il  prossimo 19 ottobre,  verrà consegnato il Premio nel  Foyer del Teatro Nuovo di Verona.

“Tancredi ci consegna una grande storia, in un clima di indiscutibile sensibilità emotiva e culturale: sfumature tolstoiane, linguaggio inventivo, un periodo storico tragicamente coinvolgente. Un’autentica storia d’amore quella fra Giulia Schucht e Antonio Gramsci, un legame che riesce a superare le distanze geografiche, la diversa educazione familiare. Un libro meraviglioso, sofferto, spietato, dolcissimo.”

“Lodoli scrive un testo di grande profondità, una visione originale della vita in cui  non si può trovare nulla per sopravvivere. Nemmeno nel sogno e nella fantasia. Augusto, il protagonista, il mago Vapore, abile nel lanciare e riprendere in cerchio le palline colorate, a far sbocciare fiori finti, ad accendere la sua giacca di piccole lampadine rosse vede la vita come un gioco e fa innamorare la razionale Maria, insegnante di scienze. Indelebile è il segno, la concavità che il passaggio delle vite altrui lascia nel tessuto della nostra vita, o della nostra memoria .”

“Elefante in questo diario intimo, ricco di riflessioni colte e riferimenti filosofici, una specie di biblioteca che dal 
cinema alla letteratura, perfino alla televisione e ai social network, cita le massime fonti rendendole disponibili a 
una profonda riflessione sull'amore, sulla donna e sull'uomo, sul loro modo di ascoltarsi e viversi in relazione, sul 
loro essere "società". Ennesima battaglia persa in partenza, quella dell’autore che sceglie di amare a prescindere 
dalla realtà dell’oggetto amato e difende con convinzione il proprio autismo sentimentale.”

I finalisti incontreranno il pubblico alla Libreria Feltrinelli di Verona alle ore 18,00:
il 19 settembre Fabrizio Elefante dialoga con l’autore Marco Ongaro
il 27 settembre Lucia Tancredi presenta Guariente Guarienti
il 4 ottobre   Marco Lodoli introduce l’incontro Paola Azzolini

Proclamazione e premiazione del vincitore sabato 19 ottobre, ore 20.30 nel Foyer del Teatro Nuovo

venerdì 23 agosto 2013

SCRIVERE PER AMORE

La giuria del premio sta lavorando per selezionare la terna che entrerà in finale e si contenderà il primo premio...
Per seguire tutti gli sviluppi: http://www.premioscrivereperamore.it/index.php

mercoledì 3 luglio 2013

IL BAMBINO CHE MANGIAVA LE NUVOLE


Il bambino non ha nome, è un bambino come tanti, che vive in un grande palazzo dove nessuno si conosce. Trascorre le giornate da solo nella sua stanza e si annoia. Per questo motivo, un giorno, decide di mangiare una delle nuvole che vede sempre passare dalla sua finestra. Questo evento cambierà non solo la sua vita, ma coinvolgerà (e sconvolgerà) anche tutti gli abitanti della città in cui abita. È poetica l’immagine della discesa dalla scala su cui corre il bambino con la paletta in mano. Una lunga scala a chiocciola che sembra muoversi libera e sinuosa nell’aria, su cui viene voglia di scivolare a perdifiato. Il traguardo è la scoperta dei rapporti umani. Giocare con gli amici è il nuovo mondo che si offre al bambino e che lui decide di vivere. L’incontro con l’altro avviene, infatti, solo quando si è disposti ad affrontare il nuovo con entusiasmo e curiosità, con un pizzico d’intraprendenza e di coraggio.

Le illustrazioni particolareggiate di Aurélia Fronty riempiono le pagine con colori netti e decisi, che si contrappongono con forza gli uni agli altri a livello sensoriale. Le immagini interpretano il testo e lo rielaborano in una veste ricca di suggestioni grafiche che rimandano all’America Latina.
Una storia sul coraggio di divorare la solitudine.

Nella parole di Patrizia Gandolfo Il bambino che mangiava le nuvole, di Agnes de Lestrade e Aurelia Fronty, Jaca Book


sabato 22 giugno 2013

ERO UN BAMBINO

Bibliografia essenziale per la mostra fotografica Ero un bambino, dedicata alla triste realtà dei bambini soldato

  • Uccidi o sarai ucciso, di Donald H. Donson, Paoline editrice
Il territorio è quello dell’Uganda del nord, al confine con il Sudan. Una regione selvaggia, con poche strade di terra battuta, povertà e violenza. La realtà è quella dei bambini che vengono sottratti alle famiglie e trasformati in soldati, in carne da macello.
Ai contributi delle giovani vittime si intrecciano riflessioni di carattere storico e politico, ma soprattutto sociologico e psicologico.

  • Le ragazze di Aboke, di Els de Temmerman, Ares
Ancora l’Uganda per un avvenimento tragico accaduto nel 1996, quando un commando di guerriglieri rapisce da un collegio più di un centinaio di ragazze: è la seconda faccia (brutta) della guerra civile oltre al fenomeno dei bambini soldato.

  • Soldatini di piombo, di Giulio Albanese, Feltrinelli
Il dramma dei bambini-soldato in Uganda e in Sierra Leone, raccontati dal giornalista e missionario fondatore della MISNA, la Missionary Service News Agency, la più importante agenzia di informazione e controinformazione sulle aree più depresse del mondo.

  • I nuovi schiavi. La merce umana nell’economia globale, di Kevin Bales, Feltrinelli
I bambini soldato come merce a costo zero. Sono una delle nuove tipologie di schiavi: soggetti a bassissimo costo, sono "usa e getta", che rischiano la vita quotidianamente con lavori pericolosi o nella prostituzione, sono esposti a soprusi di ogni tipo, non più in base alla razza, bensì a causa della miseria.

  • Memorie di un bambino soldato, di Ishmael Beah, Neri Pozza
In prima persona Ishmael racconta i fatti del 1993: sarà catturato dall'esercito governativo della Sierra Leone, imbottito di droga, educato all'orrore, all'omicidio, alla devastazione.
Una testimonianza indimenticabile dal cuore dell'Africa, dove milioni di bambini muoiono di malattie curabili in Occidente e centinaia di migliaia sono mutilati o cadono in guerra.

  • Una bambina soldato, di Cjina Keitetsi, Marsilio
Ancora una testimonianza diretta, ancora L’Uganda. Questa volta è una bambina a raccontare i suoi dieci anni di inferno, da vittima a carnefice.

  • La gabbia vuota, di Ba Ka Khosa Ungulani, Edizioni Lavoro
Un altro paese africano teatro di guerre che coinvolgono bambini soldato è il Mozambico: gli anni sono quelli della guerra civile, dal 1957 al 1990 circa, susseguente all’indipendenza dal Portogallo.

  • I bambini soldato. Lo sfruttamento globale dell’infanzia, di Luciano Bertozzi, EMI
Questo libro affronta il problema dei bambini soldato in una visione mondiale, non nella realtà di una singola nazione, il problema dei minorenni arruolati nelle forze combattenti e le nuove norme della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia.

  • Passar la vita a Diol Kadd, di Gianni Celati, Feltrinelli

Un grande scrittore racconta la sua esperienza africana al seguito di un’organizzazione umanitaria (Cuamm). Non vede il combattimento, ma la guerra e quello che provoca, sia sui e nei soggetti coinvolti sia nell’intera area martoriata dagli scontri, dai passaggi dei soldati e dai traffici che fanno loro seguito. 

martedì 28 maggio 2013

IRENE NEMIROVSKY


In occasione dell'arrivo in libreria di La nemica di Irene Nemirovsky per l'editore Astoria, oggi pomeriggio alle 18 Annarosa Buttarelli, filosofa della Comunità filosofica Diotima e ideatrice di Festivaletteratura di Mantova,  e Cinzia Bigliosi, traduttrice del romanzo, parleranno dell'autrice, della figura della madre che attraversa tutta la sua opera e di traduzione.

venerdì 24 maggio 2013

giovedì 16 maggio 2013

venerdì 10 maggio 2013

POESIE DI VIA BISENZIO

Nicola Cinquetti, autore di romanzi per ragazzi e di albi illustrati, arriva in libreria con un nuovo piccolo gioiello: la raccolta Poesie di via Bisenzio (Scripta editrice).


Non solo conserve, marmellate,
damigiane e presepi imballati,
nelle nostre cantine incantate,
ma pure ammoniti, pesci fossili,
nummuliti e denti di squalo e trilobiti,
come se fosse agli albori fiorita
da sottosuolo di casa nostra
del cosmo la vita.

La presentazione del libro è sabato 11 maggio al Teatro di SS. Trinità, alle 17,00

(da Poesie di via Bisenzio, di Nicola Cinquetti, Scripta 2013)

UNA NUOVA NEMIROVSKY



Secondo romanzo della Némirovsky, è senza dubbio la matrice da cui l’autrice attingerà perDavid GolderIl ballo di Jézabel. Probabilmente perché si tratta del primo materiale in cui instilla questi temi, La nemica è un romanzo dove i dialoghi e i continui incontri dei personaggi sono attraversati da una tensione e una perfidia che nulla risparmiano, e che raramente si ritrovano nelle pagine di Irène Némirovsky.
cover
La nemica

“I figli iniziano amando i loro genitori, poi li giudicano, quasi mai li perdonano.” Queste parole dell’amato Wilde dovevano essere l’epigrafe, poi espunta, dellaNemica di Irène Némirovsky.
Il secondo romanzo dell’autrice, dapprima pubblicato con lo pseudonimo Pierre Nérey, è il racconto, serrato come un thriller psicologico, dell’odio viscerale che nutre Gabri, una bambina, poi adolescente, nei confronti della madre dissoluta. Nel tragico valzer che le due protagoniste intrecciano strette l’una all’altra, tra la Parigi degli anni venti e Biarritz, il volto della nemica assume, di piroetta in piroetta, i tratti prima della figlia, poi della madre, mentre nel vortice delle danze la violenza non è solo verbale, ma giunge a sorprendenti picchi letali. La nemica vuole dimostrare scientificamente l’impossibilità del perdono. La vendetta e il rancore graffiano le pagine del romanzo, scritto con uno stile fermo e pungente nel 1928, prima grande fucina da cui sarebbero nati i modelli di padri, madri e figli incarnati nei romanzi successivi, anche se la matrice originale era la famiglia naturale dell’autrice. Insipidi parvenu, avventurieri senza scrupoli, ridicole cocotte imbellettate come adolescenti fronteggiano le figlie assetate di vendetta e truccate da adulte: mentre nessuno è al proprio posto, la vita, veranemica di se stessa, scorre verso i più tragici risvolti, lasciando dietro di sé il silenzio di un destino consumato, della sterilità del tempo indifferente.
 

venerdì 19 aprile 2013

IMPERDONABILI?


Un libro dedicato a cinque grandi figure femminili del '900 che hanno scelto la poesia e la scrittura come mezzo espressivo e modo di vivere il proprio tempo: Milena Jesenska, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann e Cristina Campo. Imperdonabili, in quanto non catalogabili, non classificabili. Donne che anticipano i tempi o li seguono. Donne che attraverso la scrittura non fuggono la realtà ma la contrastano.
'Le imperdonabili' di Laura Boella (ed. Mimesis, che sostiutisce la precedente ormai esaurita da tempo ed. Le tre lune).

domenica 7 aprile 2013

ARRIVA UNA NUOVA PRIMAVERA


... e dopo i Racconti d'autunno, arrivano anche i Racconti di primavera: scrittori, narrazioni, libri.
Arte, vita, storia, giallo e poesia si mescolano in un nuovo arcobaleno.
Massimo Natale e Luca Bragaja tessono i fili della rassegna, cinque incontri letterari che si concludono con un bicchiere di vino proposto dalla Cantina di Castelnuovo del Garda.

mercoledì 27 marzo 2013

COSA PUO' FARE L'UOMO?

Oggi ho scelto un libro perché L'uomo può fare molto: l'uomo può imparare.



Bertolt Brecht e Thomas Mann.
La scrittura, la passione, l'ideologia. Il nazismo, l'esilio, la guerra.
La vita personale e pubblica di due voci immortali della letteratura sullo sfondo di un '900 travolto dal totalitarismo e dalla barbarie. Due scrittori, una sorte comune, quella dell'intellettuale posto di fronte alla sopraffazione e alla violenza della storia; quella dell'uomo costretto alla fuga e al ripensamento dei propri valori davanti alla follia del mondo.

Bert e il Mago, Fabrizio Pasanisi, Nutrimenti 2013

sabato 23 marzo 2013

PANI D'ORO


“I pani d’oro della vecchina”: l’eterno girotondo della Vita e della Morte.

 Punto di partenza è una favola tzigana che l’autrice ha riscritto, cambiando il finale. Punto d’arrivo è un libro che odora di neve e di spezie, che fa risuonare nelle nostre orecchie il fruscio del vento e il rumore dei mestoli nelle pentole. Un libro in cui vita e morte s’intrecciano seguendo il flusso naturale delle cose. Nonostante si possa pensare che il tema della morte non sia adatto ai bambini, questa storia può essere compresa anche da loro perché realizza una delle magie della letteratura: avvicinare i grandi misteri della vita agli uomini e permettere anche ai più piccoli di attribuirgli significato. Un testo che scorre lento e invita ad una lettura tranquilla, che assapora le parole. Immagini leggere come lo zucchero a velo, da sgranocchiare gustando il sapore pieno e coinvolgente che trasmettono.
Qualche settimana prima di Natale, in una cucina calda, profumata di miele e di farina, una vecchina incontra la Morte, venuta a prenderla perché è giunta la sua ora. Ma la vecchina riesce a farla aspettare fino al giorno di Natale, dopo averla conquistata con dolci ripieni d’amore e di gioia, dal sapore delle merende in compagnia. Può preparare così i suoi famosi Pani d’oro, attesi con trepidazione da tutti i bambini. Solo la vecchina, infatti, conosce le ricette e, prima di partire per il cammino misterioso con la Morte, trasmetterà il suo sapere ai bambini e non lascerà che si perda nella memoria. Ma dove la condurrà il nuovo viaggio che sta per compiere? Preparatevi ad un finale che vi lascerà un tenero sorriso nel cuore. 

Il testo è di Patrizia Gandolfo (grazie!)
(I pani d'oro della vecchina, di Annamaria Gozzi e Violeta Lopez, Topipittori 2012)

mercoledì 13 marzo 2013

VI PORTO A LISBONA


Sulle note del fado, con la voce di Cesaria Evora...


  • Mentre Salazar dormiva. Memorie di una spia a Lisbona, di Domingos Amaral, ed. Cavallo di Ferro
Una doppia immagine di Lisbona. Nella prima, del 1941, la città è un'oasi di tranquillità in un'Europa flagellata dagli orrori della guerra, dalla quale Salazar è riuscito a tener fuori il suo Paese dichiarandone la neutralità. La seconda è la Lisbona di cinquant’anni dopo, dove torna il protagonista, una spia filo britannica, alla ricerca dei suoi ricordi e di quel mondo variegato in cui i rifugiati arrivavano a migliaia, affollando la città di milionari, personalità di ogni genere, ebrei in fuga e, naturalmente, spie.

  • Storia dell’assedio di Lisbona, di José Saramago, ed. Einaudi
Un romanzo sul Portogallo, in cui Saramago intreccia la storia dell’assedio di Lisbona, così come avvenne nel 1147 secondo le cronache, con una revisione storica, in cui realtà e finzione si mescolano e approdano nel XX secolo. Una storia da leggere, da studiare e forse da riscrivere.

  • Viaggio in Portogallo, di José Saramago, ed. Feltrinelli
Storia, viaggio, viaggiatori alla scoperta del Portogallo. Le pagine trasudano dell’amore di Saramago per il suo paese e danno vita ad una guida anomala, che va oltre la geografia della regione per addentrarsi nella psicologia di un popolo. Un invito a perdersi, più che a trovare la strada.

  • Lisboa, di Fernando Pessoa, ed. Voland
In una bibliografia, per quanto breve, dedicata al Portogallo e a Lisbona non può mancare Pessoa.
Questa breve, ma affascinante pubblicazione, è una guida scritta da Pessoa probabilmente nel 1925 e ritrovata fra le sue carte solamente nel 1988. Un insolito percorso tra le bellezze e i misteri di Lisbona. E’ disteso su sette colli, altrettanti luoghi da cui godere esaltanti panorami, il vasto, irregolare e multicolore insieme di case che costituisce Lisbona

  • Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares, di Fernando Pessoa, ed. Feltrinelli
Progetto mai concluso cui si dedicò dagli anni ‘10 per almeno un ventennio, Il libro dell’inquietudine raccoglie centinaia di frammenti che, nella loro grande maggioranza, raccontano l'autobiografia "senza avvenimenti" di Vicente Guedes prima, di Bernardo Soares poi. In particolare Soares, aiuto contabile in una ditta di Lisbona, è l'uomo qualunque, prigioniero della quotidianità, stritolato dal ripetersi di giorni sempre uguali e dalla mediocrità dei colleghi, l'uomo perennemente alla finestra, le cui vie di fuga sono l'arte, il sogno, l'immaginazione.

  • A Lisbona con Antonio Tabucchi, di Lorenzo Pini, ed. Perrone
Un'omelette alle erbe e una limonata al Café Orquidea in compagnia di Pereira. Una feijoada insieme al Guardiano del Cemitério dos Prazeres. Una sosta al Café Brasileira sulle orme di Pessoa e degli intellettuali portoghesi. A Lisbona con Antonio Tabucchi non è solo una guida ma un'esplorazione urbana, culturale e umana. La città è geografia, architettura, spazio urbano e memoriale, entro i cui confini si sono consumati eventi privati e pubblici, esistenziali, storici e politici.

  • La spiegazione degli uccelli, di Antonio Lobo Antunes, Feltrinelli
Un romanzo che parte da Lisbona e da una vicenda familiare, per mostrare l'eccezionale resa di un Portogallo negli anni settanta appena uscito da una dittatura lunga cinquant'anni: il paesaggio, la sua intensa relazione con il mare, l'appartamento della coppia, la loro vita quotidiana che accumula carte e polvere.
Un grande autore portoghese, con una prosa pulita e affascinante.

  • Ovunque io sia, di Romana Petri, ed. Cavallo di Ferro
Sullo sfondo di una Lisbona dalla bellezza magica e struggente, oppressa da una dittatura che sembra senza fine, i destini di due famiglie, gli amori mancati e sbagliati, la forza della maternità senza confini.
Un romanzo corposo, che si legge d’un fiato, perdendosi nel meraviglioso affresco di un paese dolete e tragicamente arretrato che inizia a trovare la sua libertà.

  • Il fado. Storia e cultura della canzone portoghese, di Rui Vieira Nery, ed. Donzelli
Un genere musicale e al tempo stesso poetico. Una danza che parte dal Brasile agli inizi dell'Ottocento per sbarcare nei salotti borghesi come nel teatro satirico e nei locali malfamati della Lisbona tra la fine del secolo e gli inizi del Novecento: il fado.

  • Fado portugues, di Luis Pavao. Ed. Edel
La vera anima del Portogallo: la malinconia di intense canzoni, di amori strazianti, di dolorosi addii che dai locali malfamati e fumosi del porto di Lisbona di fine ‘800 arriva a permeare ogni spazio dell’anima.
Le foto di Pavao e 4 cd musicali raccontano la città e il suo spirito. 

giovedì 7 marzo 2013

FLORA E IL FENICOTTERO


Flora e il fenicottero: storia di un’amicizia a passo di danza.
 Il rosa è uno dei miei colori preferiti. I fenicotteri mi affascinano. Quando in libreria il mio occhio è caduto su “Flora e il fenicottero” sono rimasta conquistata...e mi sono fiondata tra le pagine di questa delicata ma intensa storia. Solo immagini, niente parole in questo pop-up che racconta come l’amicizia sia un legame fondato sulla fiducia e il rispetto, sulla graduale comprensione della diversità. Il libro si apre e si chiude proprio come un balletto: dall’entrata in scena dei due personaggi, ecco che assistiamo a uno scontro-incontro che si trasforma, tra piroettes e arabesque, in un elegante passo a due. Flora vuole imitare il fenicottero, muoversi con la sua stessa grazia ma all’inizio i risultati sono goffi e impacciati. Non riceve alcun aiuto dal fenicottero fino a quando, dopo un maldestro capitombolo, l’animale allunga un’ala per far alzare la piccola. Da quel momento i due personaggi volteggiano all’unisono e i loro movimenti si intrecciano in una armonia ritmica. E quest’amicizia danzante si consolida con un tuffo gioioso e vitale, in cui flora e fauna si completano.

La recensione è di Patrizia: grazie!
(Flora e il fenicottero, di Molly Idle, ed. Gallucci, 2013)

venerdì 1 marzo 2013

PER LA CULTURA: ARTICOLO 4

Articolo 4 dei Principi fondamentali della Costituzione:
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.



... mi rendo conto che forse sono perdente, ma continuo ad investire in in questo ideale. e quest'investimento tutto sommato il suo rendimento ce l'ha: a fine giornata sono contenta!
oggi è il primo giorno di marzo: riconfermo il mio proposito

sabato 23 febbraio 2013

UN VOTO PER LA CULTURA E' UN VOTO PER IL FUTURO DELLA NOSTRA SOCIETA'

Domenica 24 febbraio Pagina dodici, insieme a molte altre libreria italiane, aderisce all'iniziativa proposta dall'Associazione Forum del Libro e dall'editore Laterza:

DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
LA PAROLA AI LETTORI
LIBRERIE APERTE IN TUTTA ITALIA
“Le nazioni dove più si legge sono le nazioni più civili. Si legge per crescere da cittadini, capire il mondo, conoscere l’infinita quantità di cose che ignoriamo. Una casa senza libri è una casa che non ha futuro.” Andrea Camilleri, scrittore

E/LEGGIAMO: UN VOTO PER PROMUOVERE LA LETTURA
Firma la lettera aperta ai candidati alle elezioni politiche
del 24-25 febbraio 2013
sul sito www.forumdellibro.org

Chiediamo a chi si candida per governare il Paese un impegno concreto a operare nella prossima legislatura a favore del libro e della lettura.
Invieremo il documento “5 punti per far crescere l’Italia che legge”, assieme alle adesioni raccolte, al Presidente della Repubblica, ai Presidenti e ai Capigruppo di Camera e Senato, al nuovo Governo.
1. SCUOLA
Proponiamo che le biblioteche scolastiche siano riconosciute come parte qualificante del processo formativo e siano presenti in tutte le scuole, e che venga istituita e prevista in organico la figura del bibliotecario scolastico, selezionato su competenze relative sia alla gestione della biblioteca scolastica sia al suo uso come risorsa didattica.
2. BIBLIOTECHE E CITTADINANZA
La biblioteca pubblica è spesso l'unico presidio culturale presente sul territorio, un fattore di qualificazione urbana e uno strumento fondamentale per combattere l'analfabetismo funzionale, che sempre più danneggia ed emargina fasce rilevanti della popolazione. Occorre adeguare i bilanci delle biblioteche, in modo da consentire loro di offrire servizi di qualità.
3. LIBRERIE DI QUALITÀ
La libreria è un centro essenziale per incontrare i libri di ieri e di oggi, specialistici e di interesse generale, romanzi, saggi, manuali. Proponiamo che le librerie impegnate nella promozione della lettura abbiano un riconoscimento come librerie di qualità, che comporti fra l’altro l’accesso ad agevolazioni fiscali legate anche alla locazione delle sedi e garantisca priorità nella fornitura alle biblioteche.
4. LEGGERE IN RETE
La diffusione della lettura, e in particolare della lettura di testi articolati e complessi, è una priorità anche nell’ambiente digitale. Proponiamo che ai libri elettronici sia pienamente riconosciuta la natura di prodotti culturali, anche dal punto di vista fiscale, e che vengano varate norme che favoriscano la lettura in digitale e la tutela della proprietà letteraria.
5. UN PIANO PER LA LETTURA
È essenziale coordinare le politiche pubbliche, statali, regionali e locali, in un piano per la lettura, fondato anche sul partenariato pubblico/privato. A questo scopo va pensato un nuovo assetto del Centro per il libro e la lettura, finora dotato di risorse risibili.

venerdì 22 febbraio 2013

AMELIE NOTHOMB E BARBABLU'

Un nuovo libro di Amelie Nothomb!
Una nuova storia, la ventunesima dell'autrice belga. Un romanzo che rivendica il diritto ad avere dei segreti e che indaga i meccanismi dell’amore, il cannibalismo sentimentale e la doppiezza della natura umana. Un romanzo che restituisce al personaggio di Perrault tutta la sua nobiltà.
Cibi raffinati, abiti eleganti, una giovane donna e un eccentrico signore... a Parigi.

(Barbablù di Amelie Nothomb, traduzione di Monica Capuani, Voland 2013)

VENERDI' IN PROSA


Approda a Verona un progetto editoriale nato in Sud America.
Il primo progetto di editoria solidale nasce in Argentina nel 2003 con il nome di Eloisa Cartonera. L'anno successivo in Perù prende vita Sarita Cartonera con lo scopo di pubblicare artigianalmente letteratura latinoamericana di qualità, creando copertine con cartone reciclato decorato a mano dal team cartonero, composto da adolescenti e giovani. I libri realizzati trovano spazio nelle librerie e nelle fiere, per promuovere la lettura e richiamare l'attenzione sui problemi ambiantali e sulla snaturalizzazione dell'arte.
Condividendo la proposta e lo spirito del progetto, un gruppo di giovani veronesi fonda FernAnda Pappettrice.
Oggi pomeriggio FernAnda Pappetrice si presenta ufficialmente in città e nel panorama editoriale italiano con il primo libro, vincitore del concorso per narratori e poeti indetto dalla stessa FernAnda, Le uniche schegge di Giovanni Piazza.
Appuntamento alle 18,00 alla libreria Pagina dodici!


mercoledì 20 febbraio 2013

GIOVEDI' POESIA, VENERDI' PROSA... E SABATO CHISSA'


Bugie e silenzi.
Viaggio di mercanti,
cavalcano bestie nobili,
ben sellate.
Sconosciuta delizia del nero sguardo.
Eccellenza che par di primavera.
Senza remore
si vibra.

(Cavalli da Ensemble, di Annalisa Nocenti, Albratos 2010)
presentazione del libro con Marco Ongaro alle 18,00 di giovedì 21. Lettura di Stefano di Simone

venerdì 25 gennaio 2013

LETTURE PER GENNAIO


Ecco qui i miei consigli con una variante: due righe che spiegano la scelta e quindi possono orientare meglio lettrici e lettori

- Per la narrativa:
1) Ryszard Kapuscinski, Se tutta l'Africa, Feltrinelli 2012: dieci reportage apparsi dal 1962 al 1966 quando Kapuscinski era corrispondente dall'Africa, dieci testimonianze straordinarie. Non sono andato in Africa in cerca di avventure, a caccia di elefanti o per trovarci i diamanti.
2) Avrom Bendavid-Val, I cieli sono vuoti, Guanda 2013: il racconto di una città fantasma, Trochenbrod, che i nazisti fecero scomparire dalla faccia della terra fra l'agosto e il settembre 1942. L'autore, americano per nascita, raccoglie le memorie di suo padre, sopravvissuto all'eccidio.

- Per la saggistica:
1) Ruewn Ogien, Del profumo dei croissants caldi e delle sue conseguenze sulla bontà umana, Laterza 2012: un libro ambizioso che vuole fornire attrezzi utili per affrontare i dubbi morali, senza farsi intimidire dalle grandi parole e dalle roboanti dichiarazioni di principio
2) Dora Russell, Ipazia e la guerra tra i sessi, La Tartaruga 2012: un libro che, a partire da figure di donne e uomini storici e mitologici, si esprime sulle relazioni umane, i rapporti di genere ed intergenerazionali (il titolo originale del libro, scritto nel 1925, è meno banale dell'italiano: Hypatia. Or Woman and knowledge)

- Per la poesia:
1) Maestro zen Sengai, Poesie e disegni a china, Guanda 2012: una raccolta di 'poesie illustrate' collocabili temporalmente fra XVIII e XIX secolo del grande maestro zen che abbandono la vita religiosa ufficiale per trasfondere lo spirito zen nella poesia e nella pittura.
2) Daniele Martino, Zen session, Marcos y Marcos 2012: un viaggio poetico nella vita quotidiana, nel sesso e nell'amore attraverso i grandi maestri zen, i versi meravigliosi di Eihei Dogen, Daichi e Ryokan

- Per l'illustrazione e la graphic novel:
1) Pierre paquet e Tony Sandoval, Oltre il muro, Tunué 2012: una graphic novel, il cui protagonista undicenne affronta il mondo sconosciuto, passa al di là di un muro e guarda, anzi vede e si confronta con saggezza con il mondo adulto. Non salire troppo in fretta i gradini della vita, lascia che siano i capricci dell'amore a cercarti