venerdì 16 marzo 2012

IL CAMERIERE DI BORGES


Il volto di Fabio Bussotti è noto. Lo conosciamo dagli anni Ottanta, l'abbiamo visto a teatro e al cinema, il suo nome appare a fianco di nome importanti come Gassman, Fellini, Cavani, Archibugi, Monicelli, sua è la firma di sceneggiature prestigiose. E oggi arriva in libreria, proprio a Pagina dodici, a presentare il suo ultimo romanzo,
Il cameriere di Borges.
Ho un'abitudine: appena prendo in mano un saggio, leggo sulla terza o la quarta di copertina le note sull'autore; con un libro di narrativa invece la prima cosa che leggo è la pagina iniziale: mi deve colpire lo stile, la costruzione del periodo, il lessico dell'autore. Più che il contenuto la forma. Poi inevitabilmente la storia irrompe fra le variabili che determinano il giudizio finale.
Per Il cameriere di Borges sono bastate poche righe per farmi cadere nel vortice della lettura.