mercoledì 13 marzo 2013

VI PORTO A LISBONA


Sulle note del fado, con la voce di Cesaria Evora...


  • Mentre Salazar dormiva. Memorie di una spia a Lisbona, di Domingos Amaral, ed. Cavallo di Ferro
Una doppia immagine di Lisbona. Nella prima, del 1941, la città è un'oasi di tranquillità in un'Europa flagellata dagli orrori della guerra, dalla quale Salazar è riuscito a tener fuori il suo Paese dichiarandone la neutralità. La seconda è la Lisbona di cinquant’anni dopo, dove torna il protagonista, una spia filo britannica, alla ricerca dei suoi ricordi e di quel mondo variegato in cui i rifugiati arrivavano a migliaia, affollando la città di milionari, personalità di ogni genere, ebrei in fuga e, naturalmente, spie.

  • Storia dell’assedio di Lisbona, di José Saramago, ed. Einaudi
Un romanzo sul Portogallo, in cui Saramago intreccia la storia dell’assedio di Lisbona, così come avvenne nel 1147 secondo le cronache, con una revisione storica, in cui realtà e finzione si mescolano e approdano nel XX secolo. Una storia da leggere, da studiare e forse da riscrivere.

  • Viaggio in Portogallo, di José Saramago, ed. Feltrinelli
Storia, viaggio, viaggiatori alla scoperta del Portogallo. Le pagine trasudano dell’amore di Saramago per il suo paese e danno vita ad una guida anomala, che va oltre la geografia della regione per addentrarsi nella psicologia di un popolo. Un invito a perdersi, più che a trovare la strada.

  • Lisboa, di Fernando Pessoa, ed. Voland
In una bibliografia, per quanto breve, dedicata al Portogallo e a Lisbona non può mancare Pessoa.
Questa breve, ma affascinante pubblicazione, è una guida scritta da Pessoa probabilmente nel 1925 e ritrovata fra le sue carte solamente nel 1988. Un insolito percorso tra le bellezze e i misteri di Lisbona. E’ disteso su sette colli, altrettanti luoghi da cui godere esaltanti panorami, il vasto, irregolare e multicolore insieme di case che costituisce Lisbona

  • Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares, di Fernando Pessoa, ed. Feltrinelli
Progetto mai concluso cui si dedicò dagli anni ‘10 per almeno un ventennio, Il libro dell’inquietudine raccoglie centinaia di frammenti che, nella loro grande maggioranza, raccontano l'autobiografia "senza avvenimenti" di Vicente Guedes prima, di Bernardo Soares poi. In particolare Soares, aiuto contabile in una ditta di Lisbona, è l'uomo qualunque, prigioniero della quotidianità, stritolato dal ripetersi di giorni sempre uguali e dalla mediocrità dei colleghi, l'uomo perennemente alla finestra, le cui vie di fuga sono l'arte, il sogno, l'immaginazione.

  • A Lisbona con Antonio Tabucchi, di Lorenzo Pini, ed. Perrone
Un'omelette alle erbe e una limonata al Café Orquidea in compagnia di Pereira. Una feijoada insieme al Guardiano del Cemitério dos Prazeres. Una sosta al Café Brasileira sulle orme di Pessoa e degli intellettuali portoghesi. A Lisbona con Antonio Tabucchi non è solo una guida ma un'esplorazione urbana, culturale e umana. La città è geografia, architettura, spazio urbano e memoriale, entro i cui confini si sono consumati eventi privati e pubblici, esistenziali, storici e politici.

  • La spiegazione degli uccelli, di Antonio Lobo Antunes, Feltrinelli
Un romanzo che parte da Lisbona e da una vicenda familiare, per mostrare l'eccezionale resa di un Portogallo negli anni settanta appena uscito da una dittatura lunga cinquant'anni: il paesaggio, la sua intensa relazione con il mare, l'appartamento della coppia, la loro vita quotidiana che accumula carte e polvere.
Un grande autore portoghese, con una prosa pulita e affascinante.

  • Ovunque io sia, di Romana Petri, ed. Cavallo di Ferro
Sullo sfondo di una Lisbona dalla bellezza magica e struggente, oppressa da una dittatura che sembra senza fine, i destini di due famiglie, gli amori mancati e sbagliati, la forza della maternità senza confini.
Un romanzo corposo, che si legge d’un fiato, perdendosi nel meraviglioso affresco di un paese dolete e tragicamente arretrato che inizia a trovare la sua libertà.

  • Il fado. Storia e cultura della canzone portoghese, di Rui Vieira Nery, ed. Donzelli
Un genere musicale e al tempo stesso poetico. Una danza che parte dal Brasile agli inizi dell'Ottocento per sbarcare nei salotti borghesi come nel teatro satirico e nei locali malfamati della Lisbona tra la fine del secolo e gli inizi del Novecento: il fado.

  • Fado portugues, di Luis Pavao. Ed. Edel
La vera anima del Portogallo: la malinconia di intense canzoni, di amori strazianti, di dolorosi addii che dai locali malfamati e fumosi del porto di Lisbona di fine ‘800 arriva a permeare ogni spazio dell’anima.
Le foto di Pavao e 4 cd musicali raccontano la città e il suo spirito. 

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