Sulle note del fado, con la voce di Cesaria Evora...
- Mentre Salazar dormiva. Memorie di una spia a
Lisbona, di Domingos Amaral,
ed. Cavallo di Ferro
Una doppia immagine di Lisbona. Nella prima, del
1941, la città è un'oasi di tranquillità in un'Europa flagellata dagli orrori
della guerra, dalla quale Salazar è riuscito a tener fuori il suo Paese
dichiarandone la neutralità. La seconda è la Lisbona di cinquant’anni dopo, dove torna il
protagonista, una spia filo britannica, alla ricerca dei suoi ricordi e di quel
mondo variegato in cui i rifugiati arrivavano a migliaia, affollando la città
di milionari, personalità di ogni genere, ebrei in fuga e, naturalmente, spie.
- Storia
dell’assedio di Lisbona, di José Saramago, ed. Einaudi
Un romanzo sul Portogallo, in cui Saramago
intreccia la storia dell’assedio di Lisbona, così come avvenne nel 1147 secondo
le cronache, con una revisione storica, in cui realtà e finzione si mescolano e
approdano nel XX secolo. Una storia da leggere, da studiare e forse da
riscrivere.
- Viaggio
in Portogallo,
di José Saramago, ed. Feltrinelli
Storia, viaggio, viaggiatori alla scoperta del
Portogallo. Le pagine trasudano dell’amore di Saramago per il suo paese e danno
vita ad una guida anomala, che va oltre la geografia della regione per
addentrarsi nella psicologia di un popolo. Un invito a perdersi, più che a
trovare la strada.
- Lisboa, di Fernando Pessoa, ed.
Voland
In una bibliografia, per quanto breve, dedicata
al Portogallo e a Lisbona non può mancare Pessoa.
Questa breve, ma affascinante pubblicazione, è
una guida scritta da Pessoa probabilmente nel 1925 e ritrovata fra le sue carte
solamente nel 1988. Un insolito percorso tra le bellezze e i misteri di
Lisbona. E’ disteso su sette colli,
altrettanti luoghi da cui godere esaltanti panorami, il vasto, irregolare e
multicolore insieme di case che costituisce Lisbona
- Il
libro dell’inquietudine di Bernardo Soares, di Fernando Pessoa, ed.
Feltrinelli
Progetto mai concluso cui si dedicò dagli anni ‘10
per almeno un ventennio, Il libro dell’inquietudine raccoglie centinaia di
frammenti che, nella loro grande maggioranza, raccontano l'autobiografia
"senza avvenimenti" di Vicente Guedes prima, di Bernardo Soares poi.
In particolare Soares, aiuto contabile in una ditta di Lisbona, è l'uomo
qualunque, prigioniero della quotidianità, stritolato dal ripetersi di giorni
sempre uguali e dalla mediocrità dei colleghi, l'uomo perennemente alla
finestra, le cui vie di fuga sono l'arte, il sogno, l'immaginazione.
- A Lisbona con Antonio Tabucchi, di Lorenzo Pini,
ed. Perrone
Un'omelette alle erbe e una limonata al Café
Orquidea in compagnia di Pereira. Una feijoada insieme al Guardiano del
Cemitério dos Prazeres. Una sosta al Café Brasileira sulle orme di Pessoa e
degli intellettuali portoghesi. A Lisbona
con Antonio Tabucchi non è solo una guida ma un'esplorazione urbana, culturale
e umana. La città è geografia, architettura, spazio urbano e memoriale, entro i
cui confini si sono consumati eventi privati e pubblici, esistenziali, storici
e politici.
- La spiegazione degli uccelli, di Antonio Lobo
Antunes, Feltrinelli
Un romanzo che parte da Lisbona e da una vicenda
familiare, per mostrare l'eccezionale
resa di un Portogallo negli anni settanta appena uscito da una dittatura lunga
cinquant'anni: il paesaggio, la sua intensa relazione con il mare,
l'appartamento della coppia, la loro vita quotidiana che accumula carte e
polvere.
Un grande autore portoghese, con una prosa pulita e
affascinante.
- Ovunque io sia, di Romana Petri, ed. Cavallo di Ferro
Sullo
sfondo di una Lisbona dalla bellezza magica e struggente, oppressa da una dittatura
che sembra senza fine, i destini di due famiglie, gli amori mancati e
sbagliati, la forza della maternità senza confini.
Un
romanzo corposo, che si legge d’un fiato, perdendosi nel meraviglioso affresco
di un paese dolete e tragicamente arretrato che inizia a trovare la sua
libertà.
- Il fado. Storia
e cultura della canzone portoghese, di Rui Vieira Nery, ed. Donzelli
Un genere musicale e al tempo stesso poetico. Una
danza che parte dal Brasile agli inizi dell'Ottocento per sbarcare nei salotti
borghesi come nel teatro satirico e nei locali malfamati della Lisbona tra la
fine del secolo e gli inizi del Novecento: il fado.
- Fado portugues, di Luis Pavao. Ed. Edel
La vera anima del Portogallo: la malinconia di
intense canzoni, di amori strazianti, di dolorosi addii che dai locali
malfamati e fumosi del porto di Lisbona di fine ‘800 arriva a permeare ogni
spazio dell’anima.
Le foto di Pavao e 4 cd musicali raccontano la
città e il suo spirito.
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