martedì 18 novembre 2014

UMBERTO DEI

Non una bicicletta qualunque, una Umberto Dei, un mito.
A raccontare la sua 'biografia non autorizzata', Michele Marziani per Ediciclo editore.
Mercoledì 19, alle 18,30 autore, editore, storia, emozioni ciclistiche e non in libreria.

lunedì 29 settembre 2014

JUAN GELAM + Pagina/12



Juan Gelman

El poeta, traductor y periodista argentino había nacido en Buenos Aires el 3 de mayo de 1930. Hijo de emigrantes judíos ucranios, ejerció diversos oficios antes de dedicarse al periodismo. Por su actividad profesional y política vivió en el exilio entre 1975 y 1988, residiendo alternativamente en Roma, Madrid, Managua, París, Nueva York y México, donde murió. En 1997 ganó el Premio Nacional de Poesía en Argentina; el Juan Rulfo en 2000; en 2004 el Premio Iberoamericano de Poesía Ramón López Velarde; en 2005 los premios Iberoamericano Pablo Neruda y Reina Sofía de Poesía. Columnista de Página/12 desde su primer número, en 2007 ganó el Premio Cervantes.

En su juventud colaboró en el periódico Rojo y negro. Fue uno de los fundadores del grupo de poetas "El pan duro" y fue secretario de redacción de Crisis, director del suplemento cultural de La Opinión y jefe de redacción de Noticias.
De su producción poética se destacan Violín y otras cuestiones, El juego en que andamos, Velorio del solo, Gotán, Sefiní o Cólera Buey, así como Los poemas de Sidney West, Traducciones, Fábulas, Relaciones, Hechos y relaciones o Si tan dulcemente. Escribe Exilio en colaboración con Osvaldo Bayer. Citas y comentarios, Hacia el sur, Composiciones, Carta a mi madre y País que fue será, forman parte de su obra.
El 24 de agosto de 1976 su hijo Marcelo fue secuestrado en Buenos Aires junto con María Claudia García Iruretagoyena. Ella tenía 19 años y estaba embarazada de siete meses. La pareja fue llevada al centro clandestino de detención “Automotores Orletti”, una sede del Plan Cóndor. Los restos de Marcelo fueron encontrados en 1989 por el Equipo Argentino de Antropología Forense (EAAF). De María Claudia se supo que fue trasladada por oficiales de la Fuerza Aérea uruguaya al Servicio de Información de Defensa (SID). María Claudia y Macarena estuvieron juntas hasta aproximadamente diciembre de 1976 en esa dependencia de Montevideo. Los represores dejaron el 14 de enero de 1977 a la beba en una cesta en la puerta de la casa de la familia del expolicía Angel Tauriño. Después de años de búsqueda, su abuelo Juan la encontró en los primeros meses de 2000.

sabato 30 agosto 2014

APPETITO?

eccovi servito un buffet prelibato:


- 'La verità del momento' di Bernardo Valli: reportages dal 1956 al 2014 redatti da un grande giornalista per illustrare... il mondo (Mondadori).
- Il quarto degli 'Episodios de una guerra interminable' di Almudena Grandes: 'I tre matrimoni di Manolita' (Guanda), perché l'amore è la migliore forma di resistenza.
- 'La città ai confini del cielo' di Elif Şafak / Elif Shafak (Rizzoli): a Istanbul non riesco a resistere. Mai!
- per un tuffo nella storia 'I 900 giorni' di Harrison E. Salisbury (Saggiatore): l'epopea dell'assedio di Leningrado.
- 'A passeggio con John Keats' di Julio Cortazar: per perdersi nella letteratura, nella storia, nell'arte sulle orme di Keats con il grande Cortazar, moderno Virgilio, a fianco (Fazi editore, nella splendida collana Campo dei Fiori)
- che non manchi il cinema! Peter Ackroyd ci regala Charlie Chaplin (Isbn): l'uomo nascosto dietro il personaggio mito, attraverso una biografia che è romanzo come la vita del suo protagonista.
- un tocco d'estate e un pizzico di autunno: 'La danza sotto il mare' di Franco Fresi e 'Lo splendore dei funghi' di Giancarlo Pauletto (entrambi per Ediciclo)
- 'Questioni di cuore' (Bao Publishing): da tratto di Bastien Vivès l'amore in tutte le sue declinazioni. Spassoso.
- per chiudere con una nota verde: 'Green smoothies' di Fern Green, per preparare ottimi succhi con ingredienti di uno quotidiano, ma abbinati in modo originale e gustoso (Guido Tommasi editore)

che ne dite? vi ho invogliato? vi sedete alla mia tavola?

martedì 26 agosto 2014

MITI LADINI

Ricevere un racconto per posta e perdersi fra le sue righe, dimenticare per un attimo dove si è e in che tempo si vive. 
Mi piace condividere il dono inaspettato: eccolo


Na oùta, una volta
di Nicola Dal Falco

Na oùta, una volta, quando le guerre iniziavano d’estate, si combatteva per un tetto, un pascolo, un bosco. Non c’era tempo di aspettare, tutto doveva essere finito all’arrivo dei primi freddi.
Chi vinceva si prendeva il posto e la roba dell’altro.
È ciò che successe na oùta, una volta, tra due re abbastanza potenti da darsi battaglia.
Allora, fu il re di pianura a vincere sul re dei monti.
Vinse e si prese tutto.
Il re vinto venne risparmiato, ma dovette andarsene e per chi perdeva il regno l’unica via era quella delle crode.
Uscire dal mondo e finire i propri giorni tra i camosci.
Da allora, quel re sfortunato divenne per tutti il re dei baranci.
Un titolo di scherno, visto i luoghi impervi dove gli alberi, simili ad arbusti, si adattano a vivere.
Na oùta, una volta, trent’anni dopo, passò di lì uno stagnino.
Girava per riparare conche di rame e, cercando di abbreviare il cammino, incrociò il re dei baranci.
Nessuno dei due poteva dire di aver fretta e li venne naturale di sedersi, incominciando a discorrere.
A un certo punto, dopo lunghi e cortesi preamboli come è uso fare tra viandanti, il re dei baranci pose allo stagnino una domanda che aveva da tempo sulla punta delle labbra.
Chiese, con discrezione, ma anche con un pizzico di amor proprio, se, girando per il mondo, avesse conosciuto il re che regnava al suo posto.
«Si – gli rispose l’uomo – sono stato da lui per certi lavori e l’ho conosciuto abbastanza bene.
«E come sta»? – aggiunse il re dei baranci.
«Ho saputo dai servi che non è amato e che presto lo uccideranno – disse lo stagnino - morirà quando meno se lo aspetta, al momento del bagno».
«Una sorte crudele – osservò il re dei baranci – e ingiusta. Il re che mi ha battuto è un grande re, un
uomo valente e coraggioso, non può finire così senza potersi difendere, per mano di un sicario».
«Ascolta bene – continuò – prendi questo anello e portaglielo. Digli che lo invito e che sarà mio ospite.
Sali su quel cavallo e raggiungi il mio nemico, io lo aspetterò all’inizio del sentiero».
Na oùta, una volta, si vide una cosa mai vista, uno stagnino dalle gambe corte e svelto di parola montare a cavallo, salire in groppa ad un morello peloso e scattante con due occhi che tagliavano l’aria.
Giunto alla reggia, scorse il re dei monti nella sala del bagno e sentì le guardie ripetere che quello sarebbe stato l’ultimo bagno del re.
Lo stagnino riuscì ad avvicinarsi alla finestra e a chiamarlo.
Il re dei monti aveva il viso stanco, i pensieri vuoti, un’aria più che afflitta, rassegnata. Forse immaginava già cosa gli sarebbe accaduto.
«Sire – lo incitò – sire fuggite. Ho un buon cavallo per tutti e due…».
Ma, in quel momento, il morello scartò di lato, tirò le redini e s’imbizzarrì.
Il re, preoccupato per la sorte del cavallo, si rivestì in fretta e uscì.
Ormai, c’era gente in giro che guardava, che domandava e lo stagnino non sapeva più che fare. Provò a rimontare, ma il morello scalciò e sbuffò.
«Non sei proprio capace – gli disse il re – guarda come si fa». E con un salto salì in groppa.
Lo stagnino era piccolo, ma agile e subito si acchiappò al braccio che il re gli porgeva.
Na oùta, una volta, nessuno avrebbe immaginato che un cavallo potesse correre così veloce e sicuro in mezzo alla notte.
Mentre galoppavano ventre a terra, il re dei monti chiese allo stagnino:
«Dove stiamo andando»?
«Andiamo – gli rispose – dal re dei baranci. Questo è il suo anello».
Arrivarono al limite del bosco, dove inizia il sentiero e dove l’altro re aspettava il suo antico rivale. Si abbracciarono, commossi, risalendo insieme lungo il pendio.
Il destino li aveva riavvicinati più vecchi e con un peso sul cuore.
Na oùta, una volta, due re, il re di pianura e il re dei monti, fecero ammenda del proprio orgoglio, scegliendo di vivere in pace l’ultimo scorcio di vita.
E, na oùta, una volta, le crode fiorirono di rose come un giardino.


Miti ladini delle Dolomiti
Enrosadira
di Nicola Dal Falco
con le glosse e il saggio
Le rose del ricordo di Ulrike Kindl

Istitut Ladin Micurà de Rü
Palombi Editori, Roma 2014

giovedì 3 luglio 2014

ERBE ORTAGGI FRUTTI... TUTTI DA LEGGERE

ORTO BELLO 2014
ortoscambio e orto emozioni
orto sinegico e orto classico, orto colettivo e orto biodinamico
suggerimenti di lettura per coltivare, curare, condividere
un orto, un giardino, un’anima

• Manuale pratico di fitodepurazione
di Bresciani – Masi, Terra Nuova 2013
Un manuale pratico per trattare e recuperare le acque di scarico, usando le piante e altri sistemi naturali

• Agricoltura sinergica
di Emilia Hazelip, Terra Nuova 2014
Agile manuale, rivolto ad un pubblico non di soli esperti, per sfruttare al meglio i processi naturali e produrre alimenti sani, evitando l’uso di prodotti chimici e riducendo l’impatto sull’ambiente

• Manuale pratico di agricoltura biodinamica
di Pierre Masson, Terra Nuova 2011
per una agricoltura pulita e una alimentazione sana, valorizzando e salvando la terra

• Impronta ecologica. Come ridurre l’impatto dell’uomo sulla terra
Wackernagel – Rees, Ambiente 2013
pietra miliare nella formazione di una cultura ambientale diffusa, per valutare l’impatto delle nostre attività sugli ecosistemi della Terra

• Guida all’autosufficienza. L’orto e il giardino secondo natura
John Seymour, Electa 2012
Perché autosufficienza non vuol dire fare un passo indietro, ma puntare ad un tenore di vita migliore, a cibi freschi e buoni, ad un ambiente piacevole, alla salute del corpo e alla pace della mente

• Vie dell’orto. Coltivare verdura e frutta sul balcone
di Pia Pera, Terre di mezzo 2012
Un viaggio fra storie di orti e ortolani, alla scoperta di stili di vita alternativi e alla portata di tutti

• Mangia sano e leggi l’etichetta
di Bill Statham, Terre di mezzo 2014
Una piccola guida per riconoscere aromi, coloranti e conservanti... e pensare alla giusta alternativa di produrre e/o utilizzare prodotti il più possibile sani

• Lezioni di ecostile
di Andrea Segré, Bruno Mondadori 2010
Una serie di semplici, efficaci lezioni sui corretti comportamenti alimentari: sprechi, consumi e stili di vita

• Prati di painura
di Marcolin – Zanetti, Edicilo 2012
L’importanza dei prati non è di tipo meramente estetico o paesaggistico, ma di natura soprattutto ecologica, in quanto habitat custodi di biodiversità specifica e tale da arricchire in termini significativi l’agro-ecosistema

• Botanica del desiderio
di Micheal Pollan, Saggitore 2013
Scegliere e coltivare le piante. Ma, se rovesciando la prospettiva, fossero le piante a scegliere l’uomo, facendo leva sulle sue esigenze e adattandosi ad esse?

• Il milleortaggi
di Romano Ronchi, Il Millepiante 2013
Dall’aglio alla zucchina, la schedatura completa di tutti gli ortaggi italiani con foto dettagliate
• Urbi et orti
di Josep Valles, Nuovi equilibri 2010
Anche se privi di qualsiasi nozione di botanica e orticoltura, è possibile per chiunque coltivare ortaggi su balconi, terrazze e nei cortili della propria abitazione. Completa il manuale la descrizione degli ortaggi adatti alla coltivazione in contenitore

• Orto. Dal balcone al campo
di Davide Ciccarese, Ponte alle grazie 2013
Una guida e un manuale, per principianti e coltivatori esperti, che racconta tutte le soluzioni pratiche per realizzare, progettare e coltivare il proprio orto (sul balcone, in campagna, in città o didattico nelle scuole), con semplicità, con tecniche biologiche e naturali, seguendo i ritmi delle stagioni, senza tralasciare storie e aneddoti di vita da ‘ortisti’

• Armonia selvatica. Semi coraggiosi
di Naj Oleari, Ponte alle grazie 2014
Un libro poetico e sapienziale sul rapporto uomo-natura: racconta di un modo nuovo di fare agricoltura, selvatico appunto, perché non prevede costrizioni, violenze, concimi, diserbanti, veleni, ma ascolto, accompagnamento, non fare

• Guida geniale per i vostri piccoli spazi
di Arrigo Bettini, Il Millepiante 2013
Dal calendario di semine e raccolta, alla potatura, alle serre, al manto erboso. Piante da interno ed esterno, commestibili ed ornamentali in una corretta armonia

• Rivoluzione del filo di paglia 
di Masanobu Fukuoka, Libreria editrice fiorentina 2009 
Dal padre della agricoltura naturale o del non fare, come lui stesso la definisce un breve trattato che spiega come fare attenzione ai rapporti fra tutte le cose, alle cause e agli effetti e come essere responsabili per quello che si conosce: obiettivo della sua ricerca è ridurre al minimo gli interventi dell’Uomo sui processi naturali. Quando cambiamo il modo di coltivare il nostro cibo, cambiamo il nostro cibo, cambiamo la società, cambiamo i nostri valori 

• Come fare un orto o un giardino condiviso 
aa.vv., Terre di mezzo 2012 
Poche ma utilissime pagine scritte dai fondatori dello StudioUap, specializzato in progettazione di spazi pubblici: se una città verde è più bella, questa è una guida pratica per realizzare passo dopo passo uno spazio partecipato, per fare di un terreno incolto in mezzo ai palazzi un orto o un giardino incantato

• Pecoranera 
di Denis Bonanni, Marsilio 2012 
Il sogno diventa realtà: l’autore, ventenne originario della Carnia, abbandona la vita ‘normale’ per rifugiarsi nella natura e vivere in sintonia con essa. L’inizio è un orto, poi il progetto di vivere ‘diversamente’ si allarga e diventa autosufficienza alimentare accompagnata da uno stile di vita frugale ed ecosostenibile. Un misto di anrchia contadina e sensibilità ecologica

• Il mio orto biologico
di Accorsi - Beldì, TerraNuova 2011
Un pratico manuale dedicato a tutti coloro che desiderano 
coltivare ortaggi senza ricorrere a concimi e pesticidi di sintesi. Consigli pratici ed efficaci per coltivare l’orto con i suggerimenti del metodo biologico, dell’agricoltura sinergica e della permacultura

• L’orto sul terrazzo
di Alex Mitchell, Corbaccio 2012
Come trasformare gli spazi esterni di case ed appartamenti, guarnendoli di piante ornamentale e commestibili, utilizzando materiali riciclati e di recupero per ottenere frutta e verdura fresca ogni giorno dell’anno
• Frutta e verdura. 1001 usi e virtù 
di Nathalie Cousin, vallardi 2012
Da una specialista in naturopatia, un vero e proprio prontuario per trarre i massimi benefici da frutta e verdura, non soltanto nell’alimentazione

• Piante spontanee in cucina 
di Cristina Michieli, TerraNuova 2008 
Come riconoscere, raccogliere e utilizzare a scopo alimentare le erbe selvatiche più comuni. Oltre 150 ricette a base di fiori, foglie, radici e frutti selvatici

• Orto e l’anima
di Paola Violani, Vallardi 2011
La nascita dell’orto e del giardino e il loro influsso sull’evoluzione della civiltà: dai canali di irrigazione egizi agli orti operai, la storia delle tecniche agricole (concimazione irrigazione ecc.), la diffusione dei semi, le nuove varietà delle americhe, le coltivazioni biologiche, 50 schede sui principali ortaggi

• 250 quesiti sul giardinaggio,
di Mameli - Calvino, Donzelli 2011
I genitori di Italo Calvino, entrambi scienziati, esperti agronomi a livello mondiale, per circa trent’anni diressero la sezione sperimentale di floricoltura di Sanremo e nel 1940 pubblicarono un utilissimo libretto con domande e risposte di floricoltura, ora riproposto da Donzelli

• Memorie di un vecchio giardiniere
di Reginald Arkell, Elliot 2012
Ristampato dopo cinquant’anni in Gran Bretagna viene finalmente tradotto per la prima volta anche in Italia questo umoristico romanzo dedicato al giardinaggio come arte di vivere: il protagonista, autore del volume, da apprendista diventa uno dei giardinieri più famosi in Europa, capace di ottenere le fragole in aprile e fiori d’ogni genere nella fretta Inghilterra

• E il giardino creò l’uomo 
di Jorn de Precy, Ponte alle grazie 2012
Quale giardino può raccontare un uomo di metà Ottocento di stirpe bretone e nato in Islanda? Un luogo selvatico, un po’ utopia un po’ realtà, in cui il legame fra uomo e natura ritorna alla sua forma originaria. Un libretto meraviglioso, un manifesto ribelle e sentimentale per filosofi giardinieri

• Coltiviamo la città
di Massimo Acanfora, Ponte alle grazie 2012 
Orti da balcone e giardini urbani per contadini senza terra: ricette per imparare a coltivare ortaggi, frutta e fiori nei ristretti spazi cittadini, per cogliere ed apprezzare il valore sociale, alimentare, educativo e terapeutico che cresce negli orti condivisi, di adozione, scolastici… 

• Elogio delle erbacce
di Richard Mabey, Ponte alle grazie 2012
Una storia naturale delle erbacce, di queste strane creature che vivono ai margini della società vegetale, ma sono così importanti per il sistema immunitario del pianeta e per le loro proprietà curative. Dodici capitoli per dodici erbacce e per infiniti piaceri

• Elogio delle vagabonde 
di Gilles Clément, Derive Approdi 2010 
Per imparare ad amare anche le erbe senza fissa dimora, quelle chiamate erbacce, piante selvatiche, piante infestanti: Clément, paesaggista francese, inventore del giardino in movimento, ne racconta la storia, le origini, il modo in cui le ha incontrate… e rende loro giustizia

martedì 1 luglio 2014

ORTO BELLO 2014

L'edizione Orto bello 2014 ha inizio! Venghino venghino, signori
c'è anche un pizzico di Pagina dodici...

sabato 21 giugno 2014

E' ESTATE... E SI LEGGE


LETTI DI NOTTE 2014


Nella notte del solstizio d'estate
a Pagina dodici
dalle 20,00 alle 23,00
si gioca con l'INCIPIT

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la letteratura è un'immortalità all'indietro.
Umberto eco

Per giocare con la letteratura:

  1. entra in libreria
  2. compra un libro
  3. scegli un biglietto
  4. indovina l'autore
  5. vinci

mercoledì 18 giugno 2014

CHE L'ESTATE ABBIA INIZIO... CON LETTI DI NOTTE


Insieme a Letti di notte, la notte del solstizio d'estate, il 21 giugno, anche Pagina dodici partecipa al programma di iniziative per il sostegno e la promozione della lettura.

Si gioca con l'incipit!

Compra un libro + scegli un biglietto + indovina l'autore dell'incipit + vinci nuove letture.
Un libro è solo l'inizio...

La storia è lunga. 
Le storie sono tante.
E' ora di cominciare.
E' ora di scoprire.


venerdì 16 maggio 2014

MATTEO STRUKUL e LA GIOSTRA DEI FIORI SPEZZATI

Manca poco e la giostra arriva, con il suo angelo sterminatore.
Giovedì 22 alle 18,30 appuntamento in libreria con Matteo Strukul

mercoledì 7 maggio 2014

giovedì 24 aprile 2014

LETTURE RESISTENTI

Brevi, intensi, di recente pubblicazione: buoni consigli per leggere e rileggere la Resistenza

- UOMINI E COMANDANTI di Giulio Questi, edito da Einaudi: come commenta Sergio Luzzato "I suoi partigiani hanno la sovrana piccolezza dei personaggi di Gogol e la dubbia grandezza degli eroi di Tarantino. Attraverso la sua voce di novantenne, la letteratura della Resistenza rinasce a nuova vita".
- UN AMORE PARTIGIANO di Mirella Serri, edito da Longanesi: una ricostruzione che rivede la storia, sullo sfondo le drammatiche giornate che precedono la fine della guerra, e una vicenda che rappresenta una ferita ancora aperta nella Resistenza.
- DIARIO PARTIGIANO di Ada Gobetti, edito da Einaudi: pubblicato nel 1956, un libro di lotta, coraggio, passione e speranza, scritto da Ada Prospero, vedova di Piero Gobetti, martire del primo antifascismo italiano.
- L'INVERNO DI DIEGO di Roberto Baldazzini, edito da Fandango: una graphic novel in quattro quadri per raccontare la Resistenza
- LA GUERRA NON ERA FINITA, di Francesco Trento, edito dal Laterza: Milano 1945, i giovanissimi partigiani della Volante Rossa impegnati in una lotta senza quartiere contro i rinati gruppi neofascisti.
- MA IL MITO SONO IO di Laura Artioli, edito da Aliberti: la sotira e le sotire di Lucia Sarzi, attrice e partigiana, antifascista per indole e vocazione.
- ERAVAMO FATTE DI STOFFA BUONA, a cura di MT Sega, edito da Nuovadimensione: donne e Resistenza in Veneto. Non ci sono solo madri, ma anche ragazze e perfino bambine in quel movimento di rigetto di un regime violento e di una cultura di morte.
- GIOVANNI E NORI, di Daniele Bianchessi, edito da Laterza: partigiano lui, Giovanni Pesce comandante responsabile dei Gap di Torino e Milano, partigiana lei, Onorina Brambilla, ufficiale di collegamento, torturata nel carcere di Monza e deportata nel campo di Bolzano.

Buon 25 aprile!

venerdì 7 marzo 2014

CHARLOTTE DELBO: un incontro a Pagina dodici



ARMILLA associazione culturale e IL FILO D'ARIANNA editrice con Istituto della Resistenza di Bergamo
il 21 marzo alle 18,30
sono ospiti di Pagina dodici per presentare

Charlotte Delbo, il percorso di una donna per raccontare il Novecento.

Dialogo con Elisabetta Ruffini, direttrice Isrec, Rosanna Sfragara attrice,  Olivia Guaraldo, docente di Filosofia Politica, Alessia Rotta,parlamentare  e gli artisti di Murmure


Figlia dell’emigrazione italiana, Charlotte Delbo impara dalla mamma Erminia Morero, “l’italienne”, a scegliere per la cultura intesa come conoscenza, possibilità di emancipazione, strumento per dare voce al mondo e alle donne e agli uomini che lo vivono. Resistente, deportata a Auschwitz, sopravvissuta, diventa testimone dell’universo concentrazionario perché scrittrice. Tuttavia non si rinchiuse mai nella memoria di Auschwitz, non ne restò prigioniera, né uso tale memoria per assicurarsi un ruolo nello spazio pubblico. Con la sua sensibilità di sopravvissuta, attraversò il ‘900 e lo raccontò: dalla Grecia dei colonnelli, alle donne di Plaza de Mayo, dai fatti di Praga alla Spagna franchista. Spettri, miei compagni è  la lunga lettera indirizzata all’attore e regista Louis Jouvet, appena tradotta in italiano, in cui Delbo ritorna sulla sua esperienza di donna, di resistente, di deportata e di sopravvissuta. E con straordinario rigore e passione propone una riflessione che, a partire dall’universo concentrazionario, si allarga ai temi universali della memoria, dell’amore, dell’amicizia, dell’arte e del teatro. Tutta l’esperienza storica delle donne e degli uomini della nostra epoca è messa alla prova di una radicale esigenza di distinzione tra verità, illusione, falsità. Presentare Spettri, miei compagni a Verona per l’8 marzo è l’occasione per riflettere sulla letteratura in una prospettiva femminile e di emancipazione culturale e morale. Per Delbo infatti la letteratura è sempre stata quel paziente lavoro di elaborazione sul e nel linguaggio in grado di “portare a coscienza” il vissuto, il mondo, comunicando con gli altri. E nella letteratura ha saputo dare voce a “tutto ciò che il cuore di una donna può sopportare”.

lunedì 17 febbraio 2014

DAL PO ALL'ALBANIA

Beppe Muraro dialoga con Maria Rita Bruschi autrice del libro 'Dal Po all'Albania. 1943-1949. Un medico mantovano tra guerra e prigionia' (Scripta edizioni). 
Attraverso un fitto epistolario, Maria Rita Bruschi ricostruisce non solo una sua storia personale, ma soprattutto un pezzo della storia italiana del '900: la vicenda riguarda suo padre Vittorio, ufficiale medico al seguito dell'Esercito italiano di stanza in Albania, trattenuto poi forzatamente a guerra finita nello Stato albanese.

martedì 21 gennaio 2014

GIORNO DELLA MEMORIA 2014: terza puntata

Altri libri, altri editori, testimoni e storie:

- Vittore Bocchetta. Una vita contro, di Giuliana Adamo (Cuec editrice)
- La notte, di Elie Wiesel (Giuntina)
- Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo, di Donatella di Cesare (Melangolo)
- Quando si spengono le luci, di Erka Mann (Saggiatore)

venerdì 17 gennaio 2014

GIORNO DELLA MEMORIA 2014: seconda puntata

L'elenco di pubblicazioni si allunga, ma non si esaurisce:

- Il popolo che disse no, di Bo Lidegaard (Garzanti)
- Contro il giorno della memoria, di Elena Loewenthal (Add)
- Esercizi di sopravvivenza, di Jorge Semprun (Guanda)
- Quanta stella c'è nel cielo, di Edith Bruck (Garzanti)
- Scorze, di Georges Didi-Huberman (Nottetempo)
- Questo è stato, di Piera Sonnino (Saggiatore)
- Il fascismo e gli ebrei, di Angelo Ventura (Donzelli)

mercoledì 15 gennaio 2014

GIORNO DELLA MEMORIA 2014

Bozza per una bibliografia.
Le novità/ristampe, che arrivano in libreria in questi giorni.
Per imparare, approfondire, studiare, conoscere, capire (se si potesse capire).

- La seconda generazione, di Michel Kichka (Rizzoli)
- L'irritante questione delle camere a gas. Logica del negazionismo, di Valentina Pisanty (Bompiani)
- Treblinka 1942-1943, di Chil Rajchman (Bompiani)
- Hitler, il mio vicino, di Edgar Feuchtwanger (Rizzoli)
- Ballando ad Auschwitz, di Paol Glaser (Bompiani)
- Rumkowski e gli orfani di Lodz, di Lucille Eichegreen (Marsilio)
- Jan Karski, l'uomo che scoprì lì'olocausto, di Rizzo - Bonaccorso (Rizzoli)

Solo un elenco 'illogico' per un triste denominatore comune