mercoledì 27 giugno 2018

DOMENICA con BALENA

Era una domenica d'inizio estate, di quelle rare con il cielo azzurro intenso, nuvole spumose di passaggio, aria tersa e tiepida.
Una giornata silenziosa: gli abitanti della città rimpiazzati da fiumi di turisti in abiti chiari e succinti, infradito e spalle arrossate dal sole potente e sottovalutato dei giorni precedenti.
In una domenica così, l'ideale era andare a caccia di Moby Dick.
Troppo semplice scendere verso il mare e scrutare l'orizzonte per cercare la sua pinna.
Salire, seguendo il corso del fiume, verso nord, verso le valli e i monti rendeva l'impresa più degna di essere vissuta.
E lì in mezzo ai molti, per bizzarre circostanze, la balena ha fatto mostra di sé. Un primo avvistamento, gli esperti di mare lo sapevano (anche quelli che vivono fra i monti), era atteso al Circolo operaio per l'ora di pranzo.
Insolito nocchiere, Alessandro Zaccuri dalle pagine di Melville, tradotte da Pavese, ha indicato la presenza del grosso cetaceo al pubblico attonito.
Come non letto è il titolo che Zaccuri ha scelto per un saggio stuzzicante, pubblicato un anno fa da Ponte alle Grazie: dieci classici da don Chisciotte a Dracula, da leggere, da rileggere, da farsi raccontare. E se a raccontarli è Zaccuri, è dolce il naufragare fra le onde della letteratura.

Letteratura come un mare in fermento, un mare agitato che avvolge, stravolge, culla e abbandona su rive sconosciute.
Avvistata Moby Dick, è stato un attimo imbarcarsi come Ismaele, per vedere nuove parti di mondo, a bordo di una baleniera con Roberto Abbiati e Una tazza di mare in tempesta.

La prima domenica d'estate è trascorsa, tra monti e mari, in buona, ottima, compagnia, lasciando il desiderio di vivere nuove avventure, di gonfiare le vele verso nuovi lidi e nuovi romanzi. Da leggere e rileggere.
I luoghi: Rovereto, il Circolo operaio santa Maria e la chiesa di Sant'Osvaldo
Le persone: Alessandro Zaccuri, Roberto Abbiati, Roberto Keller
L'occasione: Osvaldo, il filo rosso che per cinque giorni ha attraversato via Santa Maria a Rovereto.

sabato 23 giugno 2018

LO STUPORE CHE STUPISCE LO STUPITO

"La settimana scorsa ho assistito alla presentazione de Lo stupore della notte, l'ultimo noir di Piergiorgio Pulixi (Rizzoli): non avevo ancora letto il libro, ma che ha suscitato il mio interesse.

Il romanzo sembra il frutto di uno studio molto approfondito di tematiche, luoghi e personaggi oltre che della ricerca della più totale verosimiglianza con la realtà.
Originale è la scelta dell'autore nel posizionare la protagonista ai piani alti delle gerarchie di potere nella società, cosa che succede ancora molto raramente: Rosa Lopez è a capo della squadra antiterrorismo e viene presentata come una donna tutta d'un pezzo e con un forte carattere, pronta a tutto per la causa, anche a sacrificare la propria vita sociale, gli amori, la famiglia.
Il tema principale della vicenda, ambientata a Milano, è il terrorismo di stampo islamico e la lotta contro di esso sul suolo italiano.
Il romanzo suggerisce inoltre uno spunto di riflessione personale: cosa ciascuno di noi è disposto a fare per "il bene superiore" qualunque cosa noi reputiamo esso sia?"

La recensione è dello stagista discreto (che non vuole ancora rivelare il suo nome), sul quale Lo stupore della notte e il suo autore hanno indubbiamente fatto colpo.

venerdì 22 giugno 2018

COPERTINA DI APRILE: Salvare le ossa

Con molto ritardo arriva la copertina di aprile.
Non per difficoltà nella scelta, ma per emergenze lavorative che di giorno in giorno hanno rinviato la comunicazione ufficiale.
 Il quarto mese dell'anno è stato immediatamente abbinato al verde tenero di Salvare le ossa di Jesmyn Ward, pubblicato da NN editore. Nessun dubbio: è la copertina più bella.
Dal verde del fondo, emerge morbido il volto di una giovane donna di colore, rigato di lacrime, gli occhi chiusi, un'enorme massa di capelli sulla quale si sovrappone una foresta di arbusti.
E' l'espressione del viso che mi ha colpito: se non fosse per le lacrime, sembrerebbe che la ragazza dorma. Ha un'aria placida. Perché? Come conciliare il volto impassibile con le lacrime?
La domanda andrebbe posta all'autrice della foto, Tawny Chatmon, i cui scatti sono vere opere d'arte.
Sta di fatto che questa foto, oltre ad essere in sé un capolavoro, rappresenta il contenuto del romanzo di Jesmyn Ward in modo stupefacente.
Perfetta corrispondenza.  
Vittoria indiscussa.



La foto è di Tawny Chatmon, il progetto grafico  dello studio 46xy.
https://www.tawnychatmon.com



mercoledì 20 giugno 2018

LA ZIA JULIA di VARGAS LLOSA


La zia Julia e lo scribacchino è un romanzo scritto da Mario Vargas Llosa, pubblicato in Perù nel 1977, arrivato in Italia due anni dopo, edito da Einaudi con la traduzione e cura di Angelo Morino.
La storia è ambientata nella Lima della seconda metà del '900 e racconta l'amore contrastato tra Mario (lo scribacchino), diciottenne (al tempo ancora minorenne), studente di legge e direttore delle informazioni di radio Panamerica, e sua zia Julia, trentaduenne, divorziata e alla ricerca di un nuovo marito.
Accanto alla storia principale, vengono raccontati i romanzi radiofonici di un altro dei personaggi, Pedro Camacho, romanziere boliviano e tessitore di trame drammatiche e torbide.


Recensione di Sebastiano, lo stagista discreto