sabato 15 settembre 2018

TOCATI' 2018


Mentre i giochi impazzano nelle piazze e nelle strade della città, la libreria resta un piccolo spazio dove si intrecciano i percorsi di anatre, elefanti, orsi e scimpanzé con quelli di bimbe e bimbi con gli occhi curiosi e i sorrisi sinceri.
E se alla porta bussa una balena, le si fa spazio, perché anche lei ha qualcosa da raccontare.

mercoledì 1 agosto 2018

COPERTINA DI MAGGIO: QUEL PAVONE DELLO SCIA'

La copertina che ho scelto per il mese di maggio è floreale e pennuta.
L'ultimo romando di Kader Abdolah, iraniano di nascita e olandese di adozione (non proprio adozione, essendo rifugiato politico dal 1988 residente nei Paesi Bassi), porta in Persia il lettore.
Come in tutti i suoi romanzi, sono le radici, la terra natale abbandonata per l'esilio forzato, il tema principale. Con Uno scià alla corte d'Europa c'è una piccola variante: è l'universo persiano che entra in quello europeo (il titolo originale del libro è Salam Europa!), è lo scià di Persia che viaggia attraverso l'Europa di fine '800.
Quale copertina migliore di quella scelta da Iperborea? Un meraviglioso pavone contornato di peonie.

Una copertina elegante, che fa pensare al trono dello scià, alla simbologia del pavone nell'islam in un mare fiorito.
"Salam significa salve, pace e salute, quindi alla tua!.
Il mio nome è Seyed Jamal e sono il narratore di questa storia.
Si racconta che una volta c'era un re persiano che un giorno lasciò tutto per fare un viaggio in Europa. E io vorrei provare a mettere per iscritto la storia di quel viaggio, ovvero le fiabe che aveva vissuto..." (pag. 9)
C'era una volta uno scià... ecco la sua storia.

Uno scià alla corte d'Europa, di Kader Abdolah, tradotto dal nederlandese da Elisabetta Svaluto Moreolo per Iperborea.

martedì 31 luglio 2018

IL BARONE SECONDO S

Il barone rampante è il secondo libro della trilogia araldica scritta da Italo Calvino ed è ritenuto universalmente uno dei capolavori letterari del '900. Inizialmente pubblicato da Einaudi nel giugno del 1957, ora i diritti sono in mano a Mondadori fino al 2055, anno in cui scadranno i 70 anni dalla morte dell'autore. Il libro, probabilmente ispirato a un consiglio che un collega diede a Calvino, racconta della vita del Barone Cosimo Piovasco di Rondò che, pur di non mangiare le lumache preparate dalla sorella e per fare dispetto al padre, decide di passare il resto della vita sugli alberi. La vicenda è ambientata nella seconda metà del '700 ad Ombrosa, paese immaginario che si trova , a giudicare dal paesaggio descritto, sulla costa ligure.

La critica ha cercato di trovare una morale nel romanzo, tuttavia non arrivò mai ad una conclusione univoca. Chi diceva fosse un manifesto alla disobbedienza civile, chi sosteneva il contrario , chi invece lo credeva un'allegoria del poeta, fatto sta che Calvino non proferì mai parola a riguardo.
Personalmente ho trovato questo romanzo triste: la libertà dal padre e dalle altre persone che Cosimo riesce ad ottenere lasciando il suolo e vivendo sugli alberi diventa col tempo la sua prigione. Ciò viene anche rimarcato dal tono con cui il narratore, il fratello del Barone, spiega gli avvenimenti: se inizialmente tra le righe si poteva leggere una certa gelosia per la libertà di Cosimo, alla fine si può notare come lui guardi il fratello con uno sguardo compassionevole.

Recensione di Sebastiano.

mercoledì 27 giugno 2018

DOMENICA con BALENA

Era una domenica d'inizio estate, di quelle rare con il cielo azzurro intenso, nuvole spumose di passaggio, aria tersa e tiepida.
Una giornata silenziosa: gli abitanti della città rimpiazzati da fiumi di turisti in abiti chiari e succinti, infradito e spalle arrossate dal sole potente e sottovalutato dei giorni precedenti.
In una domenica così, l'ideale era andare a caccia di Moby Dick.
Troppo semplice scendere verso il mare e scrutare l'orizzonte per cercare la sua pinna.
Salire, seguendo il corso del fiume, verso nord, verso le valli e i monti rendeva l'impresa più degna di essere vissuta.
E lì in mezzo ai molti, per bizzarre circostanze, la balena ha fatto mostra di sé. Un primo avvistamento, gli esperti di mare lo sapevano (anche quelli che vivono fra i monti), era atteso al Circolo operaio per l'ora di pranzo.
Insolito nocchiere, Alessandro Zaccuri dalle pagine di Melville, tradotte da Pavese, ha indicato la presenza del grosso cetaceo al pubblico attonito.
Come non letto è il titolo che Zaccuri ha scelto per un saggio stuzzicante, pubblicato un anno fa da Ponte alle Grazie: dieci classici da don Chisciotte a Dracula, da leggere, da rileggere, da farsi raccontare. E se a raccontarli è Zaccuri, è dolce il naufragare fra le onde della letteratura.

Letteratura come un mare in fermento, un mare agitato che avvolge, stravolge, culla e abbandona su rive sconosciute.
Avvistata Moby Dick, è stato un attimo imbarcarsi come Ismaele, per vedere nuove parti di mondo, a bordo di una baleniera con Roberto Abbiati e Una tazza di mare in tempesta.

La prima domenica d'estate è trascorsa, tra monti e mari, in buona, ottima, compagnia, lasciando il desiderio di vivere nuove avventure, di gonfiare le vele verso nuovi lidi e nuovi romanzi. Da leggere e rileggere.
I luoghi: Rovereto, il Circolo operaio santa Maria e la chiesa di Sant'Osvaldo
Le persone: Alessandro Zaccuri, Roberto Abbiati, Roberto Keller
L'occasione: Osvaldo, il filo rosso che per cinque giorni ha attraversato via Santa Maria a Rovereto.

sabato 23 giugno 2018

LO STUPORE CHE STUPISCE LO STUPITO

"La settimana scorsa ho assistito alla presentazione de Lo stupore della notte, l'ultimo noir di Piergiorgio Pulixi (Rizzoli): non avevo ancora letto il libro, ma che ha suscitato il mio interesse.

Il romanzo sembra il frutto di uno studio molto approfondito di tematiche, luoghi e personaggi oltre che della ricerca della più totale verosimiglianza con la realtà.
Originale è la scelta dell'autore nel posizionare la protagonista ai piani alti delle gerarchie di potere nella società, cosa che succede ancora molto raramente: Rosa Lopez è a capo della squadra antiterrorismo e viene presentata come una donna tutta d'un pezzo e con un forte carattere, pronta a tutto per la causa, anche a sacrificare la propria vita sociale, gli amori, la famiglia.
Il tema principale della vicenda, ambientata a Milano, è il terrorismo di stampo islamico e la lotta contro di esso sul suolo italiano.
Il romanzo suggerisce inoltre uno spunto di riflessione personale: cosa ciascuno di noi è disposto a fare per "il bene superiore" qualunque cosa noi reputiamo esso sia?"

La recensione è dello stagista discreto (che non vuole ancora rivelare il suo nome), sul quale Lo stupore della notte e il suo autore hanno indubbiamente fatto colpo.

venerdì 22 giugno 2018

COPERTINA DI APRILE: Salvare le ossa

Con molto ritardo arriva la copertina di aprile.
Non per difficoltà nella scelta, ma per emergenze lavorative che di giorno in giorno hanno rinviato la comunicazione ufficiale.
 Il quarto mese dell'anno è stato immediatamente abbinato al verde tenero di Salvare le ossa di Jesmyn Ward, pubblicato da NN editore. Nessun dubbio: è la copertina più bella.
Dal verde del fondo, emerge morbido il volto di una giovane donna di colore, rigato di lacrime, gli occhi chiusi, un'enorme massa di capelli sulla quale si sovrappone una foresta di arbusti.
E' l'espressione del viso che mi ha colpito: se non fosse per le lacrime, sembrerebbe che la ragazza dorma. Ha un'aria placida. Perché? Come conciliare il volto impassibile con le lacrime?
La domanda andrebbe posta all'autrice della foto, Tawny Chatmon, i cui scatti sono vere opere d'arte.
Sta di fatto che questa foto, oltre ad essere in sé un capolavoro, rappresenta il contenuto del romanzo di Jesmyn Ward in modo stupefacente.
Perfetta corrispondenza.  
Vittoria indiscussa.



La foto è di Tawny Chatmon, il progetto grafico  dello studio 46xy.
https://www.tawnychatmon.com



mercoledì 20 giugno 2018

LA ZIA JULIA di VARGAS LLOSA


La zia Julia e lo scribacchino è un romanzo scritto da Mario Vargas Llosa, pubblicato in Perù nel 1977, arrivato in Italia due anni dopo, edito da Einaudi con la traduzione e cura di Angelo Morino.
La storia è ambientata nella Lima della seconda metà del '900 e racconta l'amore contrastato tra Mario (lo scribacchino), diciottenne (al tempo ancora minorenne), studente di legge e direttore delle informazioni di radio Panamerica, e sua zia Julia, trentaduenne, divorziata e alla ricerca di un nuovo marito.
Accanto alla storia principale, vengono raccontati i romanzi radiofonici di un altro dei personaggi, Pedro Camacho, romanziere boliviano e tessitore di trame drammatiche e torbide.


Recensione di Sebastiano, lo stagista discreto

sabato 26 maggio 2018

KNUD RASMUSSEN secondo il diapason

La mia passione per il Nord è risaputa.
Condivido la recensione di Aua di Knud Rasmussen, pubblicata su  https://ildiapasonblog.wordpress.com/2018/05/26/knud-rasmussen-aua/




martedì 24 aprile 2018

UN MONDELLO IN LIBRERIA: LAURA PARIANI

Ebbene sì, Laura Pariani è fra i tre vincitori del Premio Mondello per la sezione Opera italiana!


Il romanzo con cui vince il premio è Di ferro e d'acciaio, appena pubblicato da NN.
Storia intensa, distopica, costruita come un quadro surrealista.
I riferimenti all'antico si mischiano ad invenzioni fantascientifiche.
Nella costanza di una madre alla ricerca del figlio scomparso si ritrova l'eco di Maria e Jesus, il paesaggio in cui si muovono i personaggi pur risultando per molti aspetti catapultato nel futuro, trattiene termini e definizioni antiche.
La lettura conduce in un girone infernale, una Geenna, senza tempo.

Laura Pariani, dialogando con Laura Bertolotti, giovedì 26 aprile alle 18,30, racconta i retroscena, l'idea del romanzo che ruota intorno alla parola "passione", che le è stata affidata per inaugurare la collana CroceVia di NN.

lunedì 23 aprile 2018

COPERTINA DI MARZO

Mi sono innamorata subito della copertina di marzo, quella che metterò fra le dodici più belle dell'anno.
L'ho tenuta per me per qualche giorno, poi l'ho esposta e mi sono resa conto che conquista anche l'occhio distratto.

Anche in questo caso la copertina è un tutt'uno con il contenuto: l'argomento è la Turchia, l'autrice è Ece Temelkuran, vittima di una pesante storia di censura nel suo paese. Giornalista di fama internazionale, che vanta collaborazioni con le più importanti testate dal Guardian al New York Times e ha collezionato premi per la sua attività di giornalista e scrittrice, la Temelkuran è stata licenziata dal suo giornale per aver scritto articoli critici sull'operato del governo di Erdogan.
Il libro, che la copertina di marzo veste, si intitola Turchia folle e malinconica e racconta il passato e il presente del paese con cura e precisione di date e avvenimenti, lasciando un grande punto interrogativo sul futuro.
L'editore è Spider & Fish e la copertina è di Marina Brunelli

venerdì 20 aprile 2018

PRELUDIO A UN BACIO

Attore di teatro e di cinema, scrittore e pure sassofonista, Tony Laudadio fa tappa per la seconda volta a Pagina dodici per presentare il suo nuovo romanzo Preludio a un bacio (NNeditore).

La storia di Emanuele, barbone che suona il sax, perché "il sassofono è tutto quello che ho" corre su due binari: amore e musica. Amore per la musica e amore con la musica.
"Ho fatto un buon liceo, niente di più, ma ho sempre avuto una passione per i libri, e le librerie sono un luogo ideale dove passare il tempo... Negli ultimi anni ho trascorso quasi ogni giorno almeno un paio d'ore a leggere a sbafo sulle poltroncine di quella sul corso..." (pag. 22): è un uomo colto, Emanuele, che fra le sue poche cose contenute in un borsone ha anche un libro di Nietzsche.
Nella sua vita sono tre le cose importanti: la musica, Maria e Angela. Non sempre in quest'ordine.
Il romanzo è un crescendo: un crescendo di musica e di sentimenti. Un romanzo di amori, più che di amore. Fa sorridere e commuovere.
Sabato 21 aprile, alle 18,00, Tony Laudadio con il suo sax suona Preludio a un bacio
Per accompagnare la lettura del romanzo:
https://open.spotify.com/user/paginadodici/playlist/70VGGxoJpJ84gq7d3mAoLm?si=aeoi-78jQKanYJwhr1stSg

martedì 17 aprile 2018

PACO ROCA in pigiama e non solo


IL GIOCO LUGUBRE
Il primo lavoro di Paco Roca ad arrivare in Italia è "Il gioco lugubre": nella Spagna del 1936, storia politica e artistica si fondono nella figura di Salvador Dalì.
La copertina nella foto è quella dell'edizione del 2012 per Tunué, che riporta il formato a quello dell'edizione spagnola originale (2001) e propone al lettore non una ristampa dell'edizione per Alessandro ed. del 2002, ma una vera e propria riedizione, in cui l'autore ha ripensato a colori nuovi e più aderenti alla storia.

IL FARO
Dopo il gioco lugubre è arrivato in Italia "Il faro": la realtà storica si confonde con la fantasia. Francisco in fuga dalla guerra civile incontra l'anziano guardiano di un vecchio faro in disuso, proprio di fronte all'isola di Laputa, l'isola immaginaria dei Viaggi di Gulliver...
Pubblicato in Spagna nel 2004, la prima edizione italiana è del 2006, l'ultima del 2017 riprende la copertina dell'edizione originale.

RUGHE
Il 2007 è l'anno di "Rughe", che arriva in Italia nel 2008, sempre per Tunué.
Il tema è l'Alzheimer, che Paco tratta con delicatezza e affetto, raggiungendo il cuore di ogni lettore.
Il successo è mondiale, i premi arrivano a pioggia da ogni parte del mondo, tanto che nel 2011 il regista Ignacio Ferreras ne trae il film d'animazione Arrugas-Rughe.


POI ARRIVA L'INVERNO
Ancora una storia legata alla Guerra Civile. Con "L'inverno del disegnatore" Paco Roca ritorna sul capitolo doloroso della storia spagnola, raccontando di cinque disegnatori che si ribellano al sistema di censura, che imponeva criteri rigidissimo su storie e personaggi.
Personalmente il parallelo immediato è con "Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi.
L'edizione spagnola ed italiana (Tunué) sono del 2011
Due anni più tardi, con "I solchi del destino" (2013) il desiderio di Paco Roca di lasciare il segno del ricordo dà voce a chi, avendo partecipato attivamente alla guerra animato da ideali di patriottismo e antifascismo, guarda alla Spagna del dopoguerra e non ci si trova.


L'UOMO IN PIGIAMA
L'uomo in pigiama è l'alter ego di Paco Roca, che a questo personaggio, un quarantenne che realizza il sogno infantile di starsene a casa tutto il giorno appunto in pigiama, dona la sua innata vis comica e lo sguardo acuto sul quotidiano.
"Confessioni di un uomo in pigiama", la novità in uscita per Tunué, che il 18 aprile porta Paco (in carne e ossa) in libreria, arriva dopo "Memorie di un uomo in pigiama" e "Avventure di un uomo in pigiama". 
Le Confessioni sono 16 storie, tutte finora inedite in italiano: 14 apparse su El Paìs Semanal e Academia. Revista del Cine Español, più 2 storie originali.

LA CASA
"La casa" è una storia bellissima, che al tema malinconico del ricordo, della famiglia, di una vita che finisce e di altre vite che guardano al futuro, accompagna come sempre nei lavori di Paco Roca illuminati da toni pastello originalissimi un sentimento di amore profondo, che coinvolge il lettore e il suo vissuto.
L'edizione spagnola è del 2015. Quella italiana per Tunuè del 2016, mantiene il formato orizzontale originale.

mercoledì 11 aprile 2018

PACO ROCA: a Pagina dodici l'Uomo in pigiama

Cosa succede se l'editore ti chiama per portare nella tua libreria uno dei tuoi autori preferiti?
"I tempi saranno purtroppo ristretti, per riuscire ad incastrare l'arrivo in aereo e gli appuntamenti serali, ma lui (l'autore prediletto) ha detto che gli farebbe piacere..."
Io galleggio nell'aria per la contentezza.
L'occasione è l'uscita del nuovo graphic novel Confessioni di un uomo in pigiama, il terzo capitolo dell'Uomo in pigiama.
La data è mercoledì 18 aprile, l'orario dalle 19 alle 20. Anteprima nazionale. A Pagina dodici!
Lui è Paco Roca, fumettista spagnolo di fama mondiale.

L'ho incontrato con Strade di sabbia, l'ho conosciuto con Il faro e L'inverno del disegnatore, l'ho amato con Rughe e La casa, ho iniziato a vivere con lui con le Avventure di un uomo in pigiama.
Mercoledì 18 aprile porte aperte per Paco Roca con il suo Uomo in pigiama.
(tutti i titoli dei graphic novel citati di Paco Roca sono di Tunué)
https://www.facebook.com/events/1017856808368530/

sabato 31 marzo 2018

COPERTINA DI FEBBRAIO

La scelta della copertina di febbraio è stata difficile, molto meditata.
A volte ci sono copertine che colpiscono al primo sguardo, altre che hanno bisogno di un pensiero più profondo per essere colte nel loro significato relativo al contenuto del libro che vestono. Altre volte ancora ci sono copertine che respingono o che attraggono per la bizzarra composizione.
Per la seconda copertina dell'anno, l'amore è stato a prima vista: Zucchero nero di Miguel Bonnefoy, pubblicato da 66thand2nd.




















Amo questa casa editrice coraggiosa e di gran qualità, che prende decisioni ardite per proporre un catalogo speciale. La cura grafica merita senza alcun dubbio grande plauso, sempre.
I libri di 66thand2nd sono oggetti belli, da guardare e da tenere fra le mani.
Per Zucchero nero è stato mantenuta l'armonia della copertina del precedente libro di Bonnefoy, Il meraviglioso viaggio di Octavio, pubblicato nel 2015.
Copertina monocroma, autore e titolo in un riquadro che richiama le etichette d'antan, fascia policroma disgiunta con illustrazione di Martin Haake.
Risultato straordinario!

mercoledì 28 febbraio 2018

COPERTINA DI GENNAIO

Ho sempre pensato che le copertine dei libri siano spesso dei capolavori.
Capolavori di grafica, arte, ingegno.
Dal 2018 preparo un piccolo album di quelle che mi sembrano le migliori. Gusto personale.
Non scelta istintiva, ma meditata. Non guardo all'editore, e nemmeno se lo stesso editore mi colpisce con due o più copertine.
Saranno 12 quadri, uno per ogni mese dell'anno. Alla fine, sottoporrò la selezione ai lettori che eleggeranno quella che troveranno più seducente.
Per gennaio la copertina è quella di Cuori cicatrizzati, che l'editore Keller ha scelto per vestire il romanzo dell'ebreo romeno Max Blecher.