mercoledì 27 marzo 2013

COSA PUO' FARE L'UOMO?

Oggi ho scelto un libro perché L'uomo può fare molto: l'uomo può imparare.



Bertolt Brecht e Thomas Mann.
La scrittura, la passione, l'ideologia. Il nazismo, l'esilio, la guerra.
La vita personale e pubblica di due voci immortali della letteratura sullo sfondo di un '900 travolto dal totalitarismo e dalla barbarie. Due scrittori, una sorte comune, quella dell'intellettuale posto di fronte alla sopraffazione e alla violenza della storia; quella dell'uomo costretto alla fuga e al ripensamento dei propri valori davanti alla follia del mondo.

Bert e il Mago, Fabrizio Pasanisi, Nutrimenti 2013

sabato 23 marzo 2013

PANI D'ORO


“I pani d’oro della vecchina”: l’eterno girotondo della Vita e della Morte.

 Punto di partenza è una favola tzigana che l’autrice ha riscritto, cambiando il finale. Punto d’arrivo è un libro che odora di neve e di spezie, che fa risuonare nelle nostre orecchie il fruscio del vento e il rumore dei mestoli nelle pentole. Un libro in cui vita e morte s’intrecciano seguendo il flusso naturale delle cose. Nonostante si possa pensare che il tema della morte non sia adatto ai bambini, questa storia può essere compresa anche da loro perché realizza una delle magie della letteratura: avvicinare i grandi misteri della vita agli uomini e permettere anche ai più piccoli di attribuirgli significato. Un testo che scorre lento e invita ad una lettura tranquilla, che assapora le parole. Immagini leggere come lo zucchero a velo, da sgranocchiare gustando il sapore pieno e coinvolgente che trasmettono.
Qualche settimana prima di Natale, in una cucina calda, profumata di miele e di farina, una vecchina incontra la Morte, venuta a prenderla perché è giunta la sua ora. Ma la vecchina riesce a farla aspettare fino al giorno di Natale, dopo averla conquistata con dolci ripieni d’amore e di gioia, dal sapore delle merende in compagnia. Può preparare così i suoi famosi Pani d’oro, attesi con trepidazione da tutti i bambini. Solo la vecchina, infatti, conosce le ricette e, prima di partire per il cammino misterioso con la Morte, trasmetterà il suo sapere ai bambini e non lascerà che si perda nella memoria. Ma dove la condurrà il nuovo viaggio che sta per compiere? Preparatevi ad un finale che vi lascerà un tenero sorriso nel cuore. 

Il testo è di Patrizia Gandolfo (grazie!)
(I pani d'oro della vecchina, di Annamaria Gozzi e Violeta Lopez, Topipittori 2012)

mercoledì 13 marzo 2013

VI PORTO A LISBONA


Sulle note del fado, con la voce di Cesaria Evora...


  • Mentre Salazar dormiva. Memorie di una spia a Lisbona, di Domingos Amaral, ed. Cavallo di Ferro
Una doppia immagine di Lisbona. Nella prima, del 1941, la città è un'oasi di tranquillità in un'Europa flagellata dagli orrori della guerra, dalla quale Salazar è riuscito a tener fuori il suo Paese dichiarandone la neutralità. La seconda è la Lisbona di cinquant’anni dopo, dove torna il protagonista, una spia filo britannica, alla ricerca dei suoi ricordi e di quel mondo variegato in cui i rifugiati arrivavano a migliaia, affollando la città di milionari, personalità di ogni genere, ebrei in fuga e, naturalmente, spie.

  • Storia dell’assedio di Lisbona, di José Saramago, ed. Einaudi
Un romanzo sul Portogallo, in cui Saramago intreccia la storia dell’assedio di Lisbona, così come avvenne nel 1147 secondo le cronache, con una revisione storica, in cui realtà e finzione si mescolano e approdano nel XX secolo. Una storia da leggere, da studiare e forse da riscrivere.

  • Viaggio in Portogallo, di José Saramago, ed. Feltrinelli
Storia, viaggio, viaggiatori alla scoperta del Portogallo. Le pagine trasudano dell’amore di Saramago per il suo paese e danno vita ad una guida anomala, che va oltre la geografia della regione per addentrarsi nella psicologia di un popolo. Un invito a perdersi, più che a trovare la strada.

  • Lisboa, di Fernando Pessoa, ed. Voland
In una bibliografia, per quanto breve, dedicata al Portogallo e a Lisbona non può mancare Pessoa.
Questa breve, ma affascinante pubblicazione, è una guida scritta da Pessoa probabilmente nel 1925 e ritrovata fra le sue carte solamente nel 1988. Un insolito percorso tra le bellezze e i misteri di Lisbona. E’ disteso su sette colli, altrettanti luoghi da cui godere esaltanti panorami, il vasto, irregolare e multicolore insieme di case che costituisce Lisbona

  • Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares, di Fernando Pessoa, ed. Feltrinelli
Progetto mai concluso cui si dedicò dagli anni ‘10 per almeno un ventennio, Il libro dell’inquietudine raccoglie centinaia di frammenti che, nella loro grande maggioranza, raccontano l'autobiografia "senza avvenimenti" di Vicente Guedes prima, di Bernardo Soares poi. In particolare Soares, aiuto contabile in una ditta di Lisbona, è l'uomo qualunque, prigioniero della quotidianità, stritolato dal ripetersi di giorni sempre uguali e dalla mediocrità dei colleghi, l'uomo perennemente alla finestra, le cui vie di fuga sono l'arte, il sogno, l'immaginazione.

  • A Lisbona con Antonio Tabucchi, di Lorenzo Pini, ed. Perrone
Un'omelette alle erbe e una limonata al Café Orquidea in compagnia di Pereira. Una feijoada insieme al Guardiano del Cemitério dos Prazeres. Una sosta al Café Brasileira sulle orme di Pessoa e degli intellettuali portoghesi. A Lisbona con Antonio Tabucchi non è solo una guida ma un'esplorazione urbana, culturale e umana. La città è geografia, architettura, spazio urbano e memoriale, entro i cui confini si sono consumati eventi privati e pubblici, esistenziali, storici e politici.

  • La spiegazione degli uccelli, di Antonio Lobo Antunes, Feltrinelli
Un romanzo che parte da Lisbona e da una vicenda familiare, per mostrare l'eccezionale resa di un Portogallo negli anni settanta appena uscito da una dittatura lunga cinquant'anni: il paesaggio, la sua intensa relazione con il mare, l'appartamento della coppia, la loro vita quotidiana che accumula carte e polvere.
Un grande autore portoghese, con una prosa pulita e affascinante.

  • Ovunque io sia, di Romana Petri, ed. Cavallo di Ferro
Sullo sfondo di una Lisbona dalla bellezza magica e struggente, oppressa da una dittatura che sembra senza fine, i destini di due famiglie, gli amori mancati e sbagliati, la forza della maternità senza confini.
Un romanzo corposo, che si legge d’un fiato, perdendosi nel meraviglioso affresco di un paese dolete e tragicamente arretrato che inizia a trovare la sua libertà.

  • Il fado. Storia e cultura della canzone portoghese, di Rui Vieira Nery, ed. Donzelli
Un genere musicale e al tempo stesso poetico. Una danza che parte dal Brasile agli inizi dell'Ottocento per sbarcare nei salotti borghesi come nel teatro satirico e nei locali malfamati della Lisbona tra la fine del secolo e gli inizi del Novecento: il fado.

  • Fado portugues, di Luis Pavao. Ed. Edel
La vera anima del Portogallo: la malinconia di intense canzoni, di amori strazianti, di dolorosi addii che dai locali malfamati e fumosi del porto di Lisbona di fine ‘800 arriva a permeare ogni spazio dell’anima.
Le foto di Pavao e 4 cd musicali raccontano la città e il suo spirito. 

giovedì 7 marzo 2013

FLORA E IL FENICOTTERO


Flora e il fenicottero: storia di un’amicizia a passo di danza.
 Il rosa è uno dei miei colori preferiti. I fenicotteri mi affascinano. Quando in libreria il mio occhio è caduto su “Flora e il fenicottero” sono rimasta conquistata...e mi sono fiondata tra le pagine di questa delicata ma intensa storia. Solo immagini, niente parole in questo pop-up che racconta come l’amicizia sia un legame fondato sulla fiducia e il rispetto, sulla graduale comprensione della diversità. Il libro si apre e si chiude proprio come un balletto: dall’entrata in scena dei due personaggi, ecco che assistiamo a uno scontro-incontro che si trasforma, tra piroettes e arabesque, in un elegante passo a due. Flora vuole imitare il fenicottero, muoversi con la sua stessa grazia ma all’inizio i risultati sono goffi e impacciati. Non riceve alcun aiuto dal fenicottero fino a quando, dopo un maldestro capitombolo, l’animale allunga un’ala per far alzare la piccola. Da quel momento i due personaggi volteggiano all’unisono e i loro movimenti si intrecciano in una armonia ritmica. E quest’amicizia danzante si consolida con un tuffo gioioso e vitale, in cui flora e fauna si completano.

La recensione è di Patrizia: grazie!
(Flora e il fenicottero, di Molly Idle, ed. Gallucci, 2013)

venerdì 1 marzo 2013

PER LA CULTURA: ARTICOLO 4

Articolo 4 dei Principi fondamentali della Costituzione:
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.



... mi rendo conto che forse sono perdente, ma continuo ad investire in in questo ideale. e quest'investimento tutto sommato il suo rendimento ce l'ha: a fine giornata sono contenta!
oggi è il primo giorno di marzo: riconfermo il mio proposito