giovedì 12 novembre 2009

BERLINO/DDR

Poiché ritengo che i narratori siano significativi quanto i saggisti nel raccontare gli eventi storici, propongo una seconda puntata dedicata a Berlino e alla DDr. Ai giornalisti ed agli storici aggiungo quindi due autori che sono testimoni, interpreti, registi e fotografi della vita oltre cortina:

• INGO SCHULZE
ADAM E EVELYN
Feltrinelli 2009, traduzione di Stefano Zangrando, 16,50 euro
Ingo Schulze è uno dei più importanti scrittori tedeschi ed europei contemporanei: nato a Dresda nel 1962, drammaturgo e redattore, si trasferisce a Berlino nel 1993. Inizia a scrivere nel 1995 pubblicando una raccolta di racconti, che mette in evidenza le sua doti di scrittore (in Italia esce con Mondatori nel 1999 33 momenti di felicità ).
- Semplici storie(1998, Mondadori 2001): piccolo capolavoro. Sono 29 storie, racconti legati fra loro nel tema della quotidianità della provincia dell’ex DDr all’indomani della caduta del Muro: piccole cose, semplici storie, come anticipa il titolo, di persone comuni che variamente cercano di sopravvivere ai cambiamenti che la riunificazione a portato (tipo corsi universitari che all’improvviso schierano professori diversi e mettono in difficoltà gli studenti prossimi alla laurea)
- Vite nuove (2005, Feltrinelli 2007): Germania 1990, a nemmeno un anno dalla caduta del Muro, la vita dei tedeschi dell’Est, da un lato le inadeguatezze del quotidiano a confronto con le vite extra blocco, dall’altro il desiderio di capitalismo da parte di alcuni, che vedono nel nuovo modello, tanto a lungo proibito e contrastato, la via più sicura per una vita felice.
- Bolero berlinese (2007, Feltrinelli 2008): tredici storie che riportano all’Ingo Schulze degli esordi. Storie che escono dalla DDr e vanno in giro per il mondo, per poi ritornare all’interno della Germania. Elementi tragicomici e delicatezze stilistiche non mancano.
- Adam e Evelyn (2008, Feltrinelli 2009): una coppia di tedeschi della Germania Est nell’estate del 1989, quando la situazione politica è in fermento, ma per i tedeschi dell’Est sono ancora chiuse le frontiere verso l’Occidente. Le possibilità di movimento sono verso i paesi del blocco orientale: è in Ungheria che si reca Evelyn dopo aver scoperto il compagno Adam in flagranza di tradimento. Ed è dall’Ungheria che Adam teme possa una fuga definitiva di Evelyn verso l’Occidente… Romanzo d’amore, in cui il contesto storico entra come protagonista negli eventi.


• FRIEDRICH CHRISTIAN DELIUS
LA PASSEGGIATA DA ROSTOCK A SIRACUSA
Sellerio 1998, traduzione di Dina Trapassi, 7,75 euro
Delius nasce a Roma nel 1943 da genitori tedeschi: di lui non si è conosciuto molto sulla nascita italiana fino alla pubblicazione del romanzo autobiografico pubblicato da Archinto proprio quest’anno: Ritratto della madre da giovane racconta dell’arrivo in Italia della donna, ventuenne, dalle coste del Baltico, all’ottavo mese di gravidanza, al seguito del marito, ufficiale della Wehrmacht improvvisamente richiamato in Africa.
Prima dell’opera autobiografica: Il mio anno da assassino (Spartaco 2008) e La domenica che vinsi i mondiali (Le lettere 2006), ma soprattutto nel 1998 La passeggiata.
Romanzo “storico”, che si basa su un fatto di cronaca: nell’estate del 1988 un cameriere di Rostock raggiunge le coste della Danimarca e quindi la RFD con l’intento di rifare il viaggio che il conterraneo Seume aveva fatto più di un secolo prima ed aveva raccontato nella sua Passeggiata fino a Siracusa nell’anno 1802.
Romanzo di viaggio, perché racconta la sorpresa del cameriere Gompitz nello scoprire le bellezze architettoniche e del paesaggio.
Romanzo politico, perché Gompitz di fatto fa una fuga turistica, vuole poi rientrare in DDr, mettondo in crisi il sistema ed incarnando il pensiero di molti tedeschi della DDr che chiedevano solo la libertà di viaggiare.
Piccolo gioiello della letteratura tedesca contemporanea, che nel ripercorrere l’antico viaggio, modifica lo schema stilistico.

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