giovedì 26 novembre 2009
ALLA RICERCA DEL SE', VIAGGIANDO
Libri che parlano di un viaggio: non viaggio motivato da ragioni professionali, non viaggio per turismo, né per motivi religiosi, né viaggio per motivi di istruzione.
Eppure, considerando che si parla di “spostamenti da un punto di partenza ad un punto di arrivo”, quelli che vengono descritti nei libri raccontati qui sotto sono a tutti gli affetti viaggi. Stati Uniti da est ad ovest, dal Canada al Messico, da Parigi al lago Baikal, in furgone, in camper, in treno, con mezzi di fortuna. Ma sono viaggi anche e soprattutto in senso metaforico: sono viaggi di conoscenza, percorsi che i protagonisti fanno ala ricerca di un sé perduto.
• MIRIAM TOEWS
IN FUGA CON LA ZIA
Marcos y Marcos 2009, traduzione dall’inglese di Claudia Tarolo (una degli editori), 15,50 euro
In fuga con la zia è il secondo libro pubblicato in Italia della Toews: la scrittrice canadese affronta il tema dell’adolescenza, del rapporto genitori figli, dei legami familiari, delle famiglie a maglie larghe in cui i legami si allentano e poi si ricuciono. Argomenti già trattati nel precedente Un complicato atto d’amore (2004, pubblicato da Adelphi nel 2005), il suo primo libro tradotto in Italia. Ma nei quattro anni che sono intercorsi tra un lavoro e l’altro, sembra che la visione della scrittrice sia cambiata, sia maturata: l’adolescente, che suscitava sentimenti di compassione perché sola, incompresa, abbandonata a se stessa dagli adulti ora è cresciuta, nonostante la tenera età è adulta, fa sorridere il contrasto fra gli abiti da bambina e le caramelle spiaccicate sulla maglietta e la saggezza dei suoi discorsi.
La storia è quella di una giovane zia, che decide di accompagnare i due nipoti adolescenti (15 e 11 anni) dal padre: la loro mamma è ricoverata in ospedale (ennesimo ricovero per la donna che soffre da sempre di crisi depressive, con minacce di suicidio) e lei, appena rientrata da Parigi dopo un fallimento amoroso, non si sente in grado di affrontare la situazione diversamente. Dal Manitoba al Messico, durante un rocambolesco viaggio, le cose cambiano e come nelle migliori favore, o forse come sono nei film americani, le cose cambiano. Tutti gli attori subiscono una trasformazione, prendono coscienza di sé e affrontano la vita: gli adulti diventano adulti, gli adolescenti diventano adolescenti (nel senso che rallentano il loro ingresso nel mondo dei grandi nel quale erano stati prematuramente buttati).
Personaggi ben definiti, con piccole invenzioni per alleggerire la trama. Discorsi diretti ed indiretti che si confondono, quasi a denunciare una necessità di corrispondenza fra parola e pensiero.
Autobiografico per quel che riguarda la complessità dei legami familiari (la Toews in continuo contrasto con i genitori, abbandona molto giovane la casa paterna ed inizia a viaggiare per il mondo), forse con un desiderio malcelato di riabilitare il suo passato.
Appassionata di cinema, si cala anche nel ruolo di attrice nel 2007 interpretando una pellicola messicana presentata a Cannes lo stesso anno ed ottenendo in Messico l’Ariel Awards come miglior attrice.
• MICHAEL ZADOORIAN
IN VIAGGIO IN CONTROMANO
Marcos y Marcos 2009, traduzione dall’inglese di Caludia Tarolo, 16,50 euro
Seconda prova anche per Zadoorian con il pubblico italiano: con il precedente Second hand, pubblicato nel 2008 (MyM), aveva conquistato i lettori americani ed europei con l’originalità del racconto, con la delicata storia d’amore, con l’ironia. Con In viaggio in contromano ritroviamo lo stesso stile per una storia dolce-amara. Da Detroit a Disneyland in camper, una coppia di anziani signori lungo la Route 66.
Lui, John affetto da demenza senile, alla guida e Ella, stanca di lottare con un male incurabile: se da questi elementi ci potrebbe dedurre una trama triste, in realtà il racconto di Zadoorian è tutt’altro. La serie di circostanze, di invenzioni, di atti sconsiderati che i due simpatici vecchietti mettono in atto, consapevolmente o meno, lungo le strade americane, fra incontri sorprendenti e telefonate a casa per tranquillizzare i figli spaventati dalla loro fuga, rendono la lettura piacevole e commovente.
La scelta di ripercorrere (da cui il contromano) le orme di un viaggio fatto tanti anni prima con i bimbi piccoli, l’idea di farlo ormai oltre i limiti d’età (di nuovo in contromano), superando i limiti convenzionali: Zadoorian ridà ai suoi personaggi quella forza e alla fine anche dignità umana, che la quotidianità della vita da anziani a tolto loro.
Racconto esilarante.
• MICHELE LESBRE
IL CANAPE’ ROSSO, Sellerio 2009, 11.00 euro
La Lesbre inizia a scrivere non giovanissima: prima si sposa, mette al mondo dei figli, lavora come istitutrice in una scuola materna… e poi si mette a scrivere. Esordisce con brevi storie noir per poi approdare al romanzo breve di dimensione più intima.
Con Una ragazza tutta sola (Excelsior 1881, 2007) e Il canapé rosso (Sellerio 2009) la Lesbre ci parla di donne e di solitudine: solitudine come spazio per ritrovarsi, nel primo romanzo pubblicato in Italia era uno spazio fisico circoscritto alla casa in cui la protagonista decide di trasferirsi, nel Canapé è uno spazio senza confini.
Il canapé rosso è il punto di partenza per un altrove molto lontano, nell’immaginario e nella realtà: dal divano rosso dell’appartamento parigino dove la nostra protagonista racconta ad un’anziana signora di donne forti, coraggiose, che hanno lasciato un segno nella storia in contrasto che la sua “normalità”, al viaggio in Transiberiana verso il lago Baikal.
Il raccontare di eroine fa scattare una spinta improvvisa per cambiare la situazione: un viaggio, ma non uno qualsiasi, un viaggio difficile, in una terra sconosciuta, in cui i silenzi incombono come il destino. E davanti al finestrino la donna vede scorrere le praterie e le steppe, ma vede anche il riflesso di se stessa. Il Baikal non è più lo scopo del viaggio: è il punto di ritorno, la rinascita, la nuova vita.
Pulito nello stile, affascinante per i paesaggi che seppure non fanno da protagonisti, conferiscono al racconto un tocco di piacevole esotismo, profondo nell’affrontare le paure dell’anima.
Eppure, considerando che si parla di “spostamenti da un punto di partenza ad un punto di arrivo”, quelli che vengono descritti nei libri raccontati qui sotto sono a tutti gli affetti viaggi. Stati Uniti da est ad ovest, dal Canada al Messico, da Parigi al lago Baikal, in furgone, in camper, in treno, con mezzi di fortuna. Ma sono viaggi anche e soprattutto in senso metaforico: sono viaggi di conoscenza, percorsi che i protagonisti fanno ala ricerca di un sé perduto.
• MIRIAM TOEWS
IN FUGA CON LA ZIA
Marcos y Marcos 2009, traduzione dall’inglese di Claudia Tarolo (una degli editori), 15,50 euro
In fuga con la zia è il secondo libro pubblicato in Italia della Toews: la scrittrice canadese affronta il tema dell’adolescenza, del rapporto genitori figli, dei legami familiari, delle famiglie a maglie larghe in cui i legami si allentano e poi si ricuciono. Argomenti già trattati nel precedente Un complicato atto d’amore (2004, pubblicato da Adelphi nel 2005), il suo primo libro tradotto in Italia. Ma nei quattro anni che sono intercorsi tra un lavoro e l’altro, sembra che la visione della scrittrice sia cambiata, sia maturata: l’adolescente, che suscitava sentimenti di compassione perché sola, incompresa, abbandonata a se stessa dagli adulti ora è cresciuta, nonostante la tenera età è adulta, fa sorridere il contrasto fra gli abiti da bambina e le caramelle spiaccicate sulla maglietta e la saggezza dei suoi discorsi.
La storia è quella di una giovane zia, che decide di accompagnare i due nipoti adolescenti (15 e 11 anni) dal padre: la loro mamma è ricoverata in ospedale (ennesimo ricovero per la donna che soffre da sempre di crisi depressive, con minacce di suicidio) e lei, appena rientrata da Parigi dopo un fallimento amoroso, non si sente in grado di affrontare la situazione diversamente. Dal Manitoba al Messico, durante un rocambolesco viaggio, le cose cambiano e come nelle migliori favore, o forse come sono nei film americani, le cose cambiano. Tutti gli attori subiscono una trasformazione, prendono coscienza di sé e affrontano la vita: gli adulti diventano adulti, gli adolescenti diventano adolescenti (nel senso che rallentano il loro ingresso nel mondo dei grandi nel quale erano stati prematuramente buttati).
Personaggi ben definiti, con piccole invenzioni per alleggerire la trama. Discorsi diretti ed indiretti che si confondono, quasi a denunciare una necessità di corrispondenza fra parola e pensiero.
Autobiografico per quel che riguarda la complessità dei legami familiari (la Toews in continuo contrasto con i genitori, abbandona molto giovane la casa paterna ed inizia a viaggiare per il mondo), forse con un desiderio malcelato di riabilitare il suo passato.
Appassionata di cinema, si cala anche nel ruolo di attrice nel 2007 interpretando una pellicola messicana presentata a Cannes lo stesso anno ed ottenendo in Messico l’Ariel Awards come miglior attrice.
• MICHAEL ZADOORIAN
IN VIAGGIO IN CONTROMANO
Marcos y Marcos 2009, traduzione dall’inglese di Caludia Tarolo, 16,50 euro
Seconda prova anche per Zadoorian con il pubblico italiano: con il precedente Second hand, pubblicato nel 2008 (MyM), aveva conquistato i lettori americani ed europei con l’originalità del racconto, con la delicata storia d’amore, con l’ironia. Con In viaggio in contromano ritroviamo lo stesso stile per una storia dolce-amara. Da Detroit a Disneyland in camper, una coppia di anziani signori lungo la Route 66.
Lui, John affetto da demenza senile, alla guida e Ella, stanca di lottare con un male incurabile: se da questi elementi ci potrebbe dedurre una trama triste, in realtà il racconto di Zadoorian è tutt’altro. La serie di circostanze, di invenzioni, di atti sconsiderati che i due simpatici vecchietti mettono in atto, consapevolmente o meno, lungo le strade americane, fra incontri sorprendenti e telefonate a casa per tranquillizzare i figli spaventati dalla loro fuga, rendono la lettura piacevole e commovente.
La scelta di ripercorrere (da cui il contromano) le orme di un viaggio fatto tanti anni prima con i bimbi piccoli, l’idea di farlo ormai oltre i limiti d’età (di nuovo in contromano), superando i limiti convenzionali: Zadoorian ridà ai suoi personaggi quella forza e alla fine anche dignità umana, che la quotidianità della vita da anziani a tolto loro.
Racconto esilarante.
• MICHELE LESBRE
IL CANAPE’ ROSSO, Sellerio 2009, 11.00 euro
La Lesbre inizia a scrivere non giovanissima: prima si sposa, mette al mondo dei figli, lavora come istitutrice in una scuola materna… e poi si mette a scrivere. Esordisce con brevi storie noir per poi approdare al romanzo breve di dimensione più intima.
Con Una ragazza tutta sola (Excelsior 1881, 2007) e Il canapé rosso (Sellerio 2009) la Lesbre ci parla di donne e di solitudine: solitudine come spazio per ritrovarsi, nel primo romanzo pubblicato in Italia era uno spazio fisico circoscritto alla casa in cui la protagonista decide di trasferirsi, nel Canapé è uno spazio senza confini.
Il canapé rosso è il punto di partenza per un altrove molto lontano, nell’immaginario e nella realtà: dal divano rosso dell’appartamento parigino dove la nostra protagonista racconta ad un’anziana signora di donne forti, coraggiose, che hanno lasciato un segno nella storia in contrasto che la sua “normalità”, al viaggio in Transiberiana verso il lago Baikal.
Il raccontare di eroine fa scattare una spinta improvvisa per cambiare la situazione: un viaggio, ma non uno qualsiasi, un viaggio difficile, in una terra sconosciuta, in cui i silenzi incombono come il destino. E davanti al finestrino la donna vede scorrere le praterie e le steppe, ma vede anche il riflesso di se stessa. Il Baikal non è più lo scopo del viaggio: è il punto di ritorno, la rinascita, la nuova vita.
Pulito nello stile, affascinante per i paesaggi che seppure non fanno da protagonisti, conferiscono al racconto un tocco di piacevole esotismo, profondo nell’affrontare le paure dell’anima.
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