martedì 29 aprile 2008

L'AMORE E' SOPRAVVALUTATO DAVVERO?

Due libri a confronto: due donne che scrivono, due donne che parlano d'amore.
- Lidia Ravera ritorna alla narrativa con la casa editrice Nottetempo e Le seduzioni dell'inverno: romanzo breve o racconto lungo dove l'incapacità di amare si scontra con l'ineluttabilità dell'amore stesso, dove l'inverno del titolo corrisponde al gelo del cuore, al sentimento riposto nel congelatore umano e contrasta con il caldo afoso dell'estate che stravolge la vita dei protagonisti. Il racconto è in terza persona, il personaggio un uomo non troppo giovane, con un matrimonio fallito alle spalle, editor per mestiere, che, inizialmente refrattario ai rapporti duraturi, viene suo malgrado coinvolto in un gioco di seduzione che gli cambia la vita.
- Brigitte Giraud, algerina di nascita e francese di adozione, arriva in libreria con L'amore è sopravvalutato: undici racconti, undici riflessioni femminili sull'amore. Diversi aspetti, diversi i legami, ma sempre e comunque una profonda incomunicabilità tra uomo e donna. Due universi, almeno a quanto risulta dal breve testo pubblicato da Guanda, incompatibili. Due mondi che vengono a contatto, ma dopo un tempo più o meno lungo, con o senza la presenza di figli, cominciano a stridere e hanno l'unico destino della separazione.
Denominatore comune ai due libri: la figura maschile in crisi. Non è una novità e non a caso le autrici sono donne (e pure chi legge). Se non si può asserire sia una realtà, almeno un'opinione condivisa. Altro aspetto: l'amore, la cui presenza o assenza, cambia la visione delle cose.
(Le seduzioni dell'inverno, di Lidia Ravera, Nottetempo e L'amore è sopravvalutato, di Brigitte Giraud, Guanda, nella traduzione di Marcella Uberti-Bona).

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