Fino a qui, una storia, romanzata, ma fondata sulla verità.
Ma un'altra storia si svolge in quegli stessi anni in cui la musica di Ravel (come quella di Debussy) è sempre presente nei programmi dei grandi teatri, in quella stessa Parigi ha luogo un processo che attira l'attenzione della vecchia Europa: una donna sul banco degli imputati, una donna bella ed elegante, è accusata dell'omicidio di un giovane uomo. Il clamore è grande soprattutto perchè quella donna è stata, per la sua giovinezza, il suo fascino, la sua ricchezza e, non ultimo, il numero dei suoi amanti (veri o presunti che siano) a lungo protagonista della scena mondana. I pettegolezzi abbondano su Jezabel, gli sguardi di tutti sono su di lei, sulla sua vita, ricostruita dall'adolescenza all'età matura, da quando giovane e bella ha cominciato a sedurre per il solo piacere di farlo.
Una storia di fantasia quest'ultima narrata con maestria da Irene Nemirowsky (già nota al pubblico per Il ballo e Suite francese).
(Ravel, di Jean Echenoz e Jezabel, di Irene Nemirowsky, entrambi editi per Adelphi)
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