mercoledì 18 maggio 2011
VOCE DELL'ARIA: KATHERINE MANSFIELD... quando ero uccello
Ma ecco che giunge quel raro momento
in cui, senza ch'io sappia la causa,
le lievi voci dell'aria
risuonano sul mare e nel vento.
Il mare e il vento allora obbediscono,
sospirando a lungo note doppie,
come contrabbassi, lieti di suonare
un accordo uniforme per quelle piccole gole -
Le piccole gole che cantano e si levano
in su, verso la luce, con adorabile naturalezza,
prese come per incanto dal dolce stupore
di ascoltarsi, riconoscersi in queste -
in queste lievi voci: l'ape, la mosca,
la foglia che picchietta, il guscio che si rompe,
la brezza sopra ai ciuffi d'erba, chini,
il suono stridulo e rapido dell'insetto.
(Voci dell'aria, da Quando ero uccello e altre poesie, di Katherine Mansfield, Passigli 2010, a cura di Federico Mazzocchi)
in cui, senza ch'io sappia la causa,
le lievi voci dell'aria
risuonano sul mare e nel vento.
Il mare e il vento allora obbediscono,
sospirando a lungo note doppie,
come contrabbassi, lieti di suonare
un accordo uniforme per quelle piccole gole -
Le piccole gole che cantano e si levano
in su, verso la luce, con adorabile naturalezza,
prese come per incanto dal dolce stupore
di ascoltarsi, riconoscersi in queste -
in queste lievi voci: l'ape, la mosca,
la foglia che picchietta, il guscio che si rompe,
la brezza sopra ai ciuffi d'erba, chini,
il suono stridulo e rapido dell'insetto.
(Voci dell'aria, da Quando ero uccello e altre poesie, di Katherine Mansfield, Passigli 2010, a cura di Federico Mazzocchi)
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