lunedì 14 maggio 2007

RENE' CLAIR REGISTA GENTILUOMO

Nato a Parigi del 1898, René Chomette, in arte René Clair, nel primo dopoguerra inizia a lavorare come giornalista. Nel 1924 ha avvio la sua carriera come regista, distinguendosi con un cortometraggio dadaista tratto da un'idea del pittore Francis Picabia. In Francia, fino al 1934 firma i suoi film migliori: Intermezzo, appunto del 1924, Sotto i tetti di Parigi del 1930, Il Milione (1931), A me la libertà (1931), Per le vie di Parigi (1933), L'ultimo miliardario (1934). Poi il Regno Unito ed infine Hollywood, dove vive e lavora fino al dopoguerra (durante la seconda guerra mondiale viene privato della cittadinanza francese dalla Repubblica di Vichy). I film di questo periodo, per quanto ben costruiti e divertenti, non sono all'altezza dei precedenti, quasi il regista si senta privo di ambizione.
Quindi il rientro in Francia e i film dell'ultima fase produttiva, dove sono evidenti i segni del declino del grande regista e sceneggiatore.
Nel volumetto "Riflessioni sul cinema. Note per servire all'arte cinematografica", pubblicato per la prima volta in Italia nel 1953 dall'editore Nuvoletti ed ora fortunatamente ripubblicato da Excelsior 1881, René Clair raccoglie appunti sulla storia dell'arte cinematografica dal 1920 al 1950.
"Questa non è una Storia del cinematografo (e sarei anche incapace di farla); nella pagine raccolte in questo libro, non si troverà, forse, altro merito che una delle più palesi mancanze di oggettività, il che non sarebbe certo conveniente a uno storico.
In queste pagine non ho voluto sopprimere ciò che c'è di eccessivo né modificare, secondo i gusti d'oggi, ciò che porta i segni del tempo...
... Ho colto me stesso mentre discutevo con l'autore di questi vecchi articoli...
... E ciò che a me successe, fu di prender parte ad una grande avventura, di assistere alla creazione di un linguaggio, di un'arte, di un'industria, di qualche cosa che nessuno di questi vocaboli riesce a definire completamente e la cui complessa natura si presta all'equivoco. Tale equivoco, ho fatto del mio meglio per distruggerlo..." ( dalla prefazione dello stesso Clair).
(Riflessioni sul cinema, René Clair, Excelsior 1881).
René Clair è uno degli intramontabili principi dello schermo e ci accompagna nel continuo divenire del racconto per immagini che allo spettatore chiede di "imparare a vedere".

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