Il primo romanzo di Salomé Esper tradotto in italiano (da Carlo Alberto Montaldo per le edizioni Sur) racconta di una seconda vita.
Con la magia, il sapiente mix di realtà e finzione, che contraddistingue la narrativa sudamericana, facendoci innamorare di storie fantasiose e personaggi in bilico fra concretezza e illusione, l'argentina Salomé Esper scrive con penna frizzante un romanzo breve e profondo che racconta seconde possibilità, attimi fuggenti, amori immortali, morte e vita, accoglienza e possibilità.
La seconda venuta di Hilda Bustamente è tutto questo e molto di più.
"Pochi metri ci separano da cose indicibili, da un'altra vita. Non rendiamo a dovere giustizia a ciò che ci separa dalle cose belle perché crediamo che il tratto da percorrere sia solo nostro, ma quelli cattivi, i metri cattivi, i metri carichi di sventura e di dolore fanno male e continuano a far male perché tracciano segni indelebili" (pag. 143)
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