lunedì 21 settembre 2015

DOPO L'8 SETTEMBRE DEL '43

Sono ventotto persone, nate nella Valpolicella o legate a quella regione collinare. Attraverso la ricostruzione delle loro vite, Roberto Bonente racconta uno spaccato della Seconda guerra mondiale in territorio veronese nel volume "Domani partiamo per non so dove", edito da Cierre.
Un titolo enigmatico: resta sospeso il luogo, resta sospeso il tempo (c'è una partenza certa, non un ritorno). Sono un luogo e un tempo prevedibili, come chiaramente mostra l'immagine scelta per la copertina, opera di Vittore Bocchetta. 
Dall'introduzione di Stefano Biguzzi:
Per risultare in qualche modo comprensibile, il mosaico della storia ha bisogno di tutte le sue tessere, dalle più grandi alle più piccole. Molto spesso sono proprio le ricerche concentrate su realtà locali, in ambiti geograficamente delimitati, a fornire eccellenti chiavi di lettura per inquadrare e restituire con emozionante vivezza al nostro disattento presente eventi di portata epocale. A questo genere di ricerche appartiene senza dubbio il saggio che Roberto Bonente ha dedicato ai deportati della Valpolicella mettendo a frutto la solida esperienza maturata nello studio della materia e un meticoloso lavoro di indagine archivistica incrociato a quello non meno importante sulle fonti orali".

Giovedì 24 settembre alle 18,00, Roberto Bonente è ospite della libreria per la presentazione del libro. 

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