venerdì 24 aprile 2015
24 APRILE 1915 - 24 APRILE 2015
E' la notte tra il 23 e il 24 aprile 1915, quando a Costantinopoli vengono eseguiti i primi arresti tra l'élite armane. E' l'inizio della tragedia.
Con le espressioni genocidio armeno, olocausto degli armeni o massacro degli armeni si può far riferimento a due eventi distinti: il primo risale al 1894-1896 quando inizia la campagna contro gli Armeni da parte del sultano ottomano Abdul Hamid, il secondo che gli storici definiscono più propriamente come 'genocidio' è quello del 1915-1916, in cui furono uccisi, in massacri e marce della morte (con relative conseguenze) più di un milione di Armeni.
Del genocidio e della sua memoria raccontano i romanzi come quelli di Antonia Arslan (l'ultimo pubblicato da Rizzoli è Il rumore delle perle di legno) e tanti altri scrittori armeni o figli di armeni sparsi per il mondo che ne danno testimonianza da lontano e nelle diverse lingue dei paesi che hanno dato loro asilo e cittadinanza.
poi ci sono le opere degli storici, che soprattutto in tempi recenti cercano di dare un contorno agli eventi del 1915 e nelle cui pubblicazioni ricorrono i termini massacro, genocidio, strage, olocausto.
Massacro: come nello studio di Guenter Lewy, Il massacro degli Armeni. Un genocidio controverso (Einaudi).
Genocidio: come in Cancellare un popolo. Immagini e documenti del genocidio armeno (Mimesis), in Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno (Giuntina), in Il martirio degli armeni. Un genocidio dimenticato di Marco Impagliazzo (La Scuola)
Strage: come nel recentissimo libro di Andrea Riccardi (Laterza), La strage dei cristiani. Mardin, gli Armeni e la fine del mondo.
Olocausto; come Alberto Rosselli in L'olocausto armeno (Mattioli).
Per non dimenticare una tragedia recente, che a cent'anni di distanza resta una pagina nera della storia, scomoda e controversa.
[il ritratto è dell'artista armeno Arshile Gorky, The artist and his mother, 1936, particolare]
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