"Se era stato un amore, il loro, risaliva a cinquant'anni prima, ma soltanto nella vecchiaia gli era stata concessa la libertà di viverlo. O forse non era amore, ma qualcosa di più raro, quella particolare amicizia che può legare un uomo a una donna per tutta la vita e che è l'unica cosa che sopravvive quando scompare tutto il resto" (pag. 106)
Vince Corso osserva Albert e Odette e coglie l'essenza del loro legame.
Siamo a Marsiglia, alla ricerca di un qualcuno che forse serve a Vince per ritrovare se stesso.
E' un romanzo tenero Notturno francese di Fabio Stassi (Sellerio), con il ritmo lento dei viaggi in treno, con lo sguardo curioso rivolto a luoghi che Vince ha solo sentito nominare ma che fanno parte della sua vita, con la poesia delle cartoline indirizzate sempre alla stessa persona, che non conosce.
Questa è la quarta avventura di Vince Corso, biblioterapeuta residente a Roma: il personaggio appare in La lettrice scomparsa (2016) e poi ritorna in Ogni coincidenza ha un'anima (2018), in Uccido chi voglio (2020) e infine (ma sarà davvero la fine?) in Notturno francese (2023).
Un libro breve, pieno di poesia.
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