martedì 20 settembre 2016
GIONA: LA POESIA DEL MONDO LIQUIDO
L'onda
Ma l'onda non muore mai,
resta del mare, non si spegne
sulla riva e come un brivido
ritorna a sé, s'inabissa
così la duna, gemma di segreti
e silenziose movenze:
dello spirito divino la poesia
è riduzione
e così di questa
la preghiera
Contemplazione del movimento.
Acqua in movimento, acqua che scorre, acqua che culla.
Stormi di uccelli come onde, armonie sinussoidali che toccano il cielo.
Pendii accarezzati dal vento.
E il mare, che meraviglia, accoglie e restituisce.
Lo sguardo di Nicola Dal Falco accarezza la natura, la osserva con il cuore di chi vuole trovare in lei rifugio.
Le sue poesie sono quadri, acquarelli dalle tinte tenui, sfumate. Sono vibrazioni intense.
"Giona. Nella pancia del Pesce Cane" si compone di venti liriche (più una che è stata eletta a esergo), in cui sono gli elementi naturali i protagonisti. L'io del poeta è scelto a soggetto solo in due occasioni, altrimenti resta fuori dal quadro che ha creato e dalla natura che ha dato vita al quadro stesso.
Echi classici, di luoghi e di filosofie antiche, tracciano una mappa di ricordi ed emozioni.
Poesia di viaggio: poesia che nasce dal viaggio e porta al viaggio.
Nicola Dal Falco con "Giona. Nella pancia del Pesce Cane" (La vita felice) ha vinto il premio Montale Fuori di casa 2016.
Preziosa la prefazione di Grazia Shogen Marchianò.
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