martedì 9 febbraio 2016
DANILO DOLCI oggi
Ho
incontrato Danilo Dolci per caso, nella libreria di casa, più di
qualche anno fa, fra i libri di mia mamma. Quel libro è rimasto con
me. Il titolo era “Non esiste il silenzio”, in una vecchia edizione Einaudi.
E'
passato del tempo, ma ancora adesso gli scritti di Danilo Dolci mi
sembrano di una potenza e un'attualità straordinarie.
La
sua storia inizia negli anni '20 (Danilo nasce nel 1924 s Sesana, in
territorio allora triestino), come quella di Loris Malaguzzi, di
Gianni Rodari, di Mario Lodi, di don Lorenzo Milani, di Bruno Ciari,
di rocco Scodellaro, di Alberto Manzi.
Si
incrocia con quella di Piero Calamandrei, Aldo Capitini, Maria
Montessori, Carlo Levi, Norberto Bobbio.
Sono
nomi importanti, allora come adesso. Fanno parte del tessuto
culturale italiano (e non solo). Le loro idee riguardano noi e il
nostro quotidiano, ci hanno fatto crescere e faranno crescere le
generazioni future. Sono principi indiscutibili della società
civile, perchè parlano di educazione, cultura, non violenza,
partecipazione, progettualità, cambiamento, lavoro, rispetto.
Parlano di sprechi e di investimenti sul patrimonio umano.
Parlano
di vivere in un contesto di relazione e pace.
A
raccontare la storia di Danilo Dolci sono oggi sono Alessio Surian,
Diego Di Masi, Emiliano e Lorenzo Martino. Lo fanno nel graphic novel
Danilo Dolci. Verso un mondo nuovo, mediterraneo (Beccogiallo
edizioni). La forma grafica è un esperimento stupendamente riuscito:
le tappe della vita di Dolci, il suo coinvolgimento in un grande
progetto corale per lo sviluppo della società tradotti in questa
nuova veste diventano così appetibili anche ai lettori più giovani.
A
trent'anni dalla prima trasmissione di Radio Partinico libera, la
radio della nuova resistenza da cui ha trasmesso nel marzo 1970 “ai
siciliani, agli italiani, agli uomini di tutto il mondo”, le parole
di Danilo Dolci si possono ancora sentire vicine e mettere in
pratica.
Il libro viene presentato con gli autori venerdì 12 febbraio alle 18,30 in libreria.
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