Vi ricordate "Ogni mattina a Jenin", pubblicato in Italia nel 2011? Il romanzo raccontava la storia della Palestina intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi. Sessant'anni di storia e di vita, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro.
Ecco adesso è arrivato in libreria fresco di stampa il secondo libro dell'autrice palestinese: "Nel blu tra il cielo e il mare" (Feltrinelli, con la traduzione dall'inglese di Silvia Rota Sperti). Sono gli occhi di un bambino, Kemal (in Ogni mattina a Jenin era una bambina, Amal) a raccontare un'altra storia familiare, una storia di donne, di resistenza, di dolore, in cui l'aspetto autobiografico non è del tutto mascherato
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