martedì 29 luglio 2008

MONGOLIA. IL FASCINO DEL SILENZIO

Rientrata alla base. Dopo un viaggio meraviglioso.
Una pausa di silenzio stampa, pur con il desiderio di condividere le mie emozioni, per trovare il modo per farlo. Sembra strano, ma non mi è facile proporrne la descrizione.
I ritorni sono sempre difficili: perchè si ritrova la normalità. In realtà ho la fortuna di fare un lavoro bellissimo e di avere pure molta fantasia...
Ma il punto è che ogni ritorno è diverso e l'ultimo soprattutto. Grande malinconia per gli spazi sconfinati, ma anche grande tranquillità, profonda serenità.
Nell'immaginario comune la Mongolia è una landa desolata, semidesertica.
Nella realtà è esattamente così: spazi senza fine, orizzonti lontani, vallate interminabili, colori e silenzi inaspettati. E' natura allo stato primordiale. Incontaminata.
Ma questa terra, chiusa fra la Russia e la Cina, non mi ha dato solo bei panorami, incontri, greggi e mandrie, albe e tramonti indescrivibili. Sono le sensazioni generate dalle immagini ad assumere una valenza che supera le immagini stesse.

Itaca è sempre lontana, per fortuna. Il viaggio continua verso l'isola che non c'è.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti per la foto, il viaggio in posti così belli e lontani, ma soprattutto per il tuo sito che è veramente stupendo, ricco di spunti, emozioni, suggestioni tutte da vivere, coltivare.
Purtroppo non sempre si riesce a leggere quanto si vorrebbe, ma ogni volta che ci si riesce ci si arricchisce, si diventa forse migliori...
grazie per i tuoi "appunti-spunti".
Ciao
Anna