venerdì 2 maggio 2008

L'AMERICA DI ROBERT CRUMB A RITMO DI BLUES

Sono gli anni '60 in America, gli anni della contestazione, gli anni della controcultura.
Si ascoltano i Doors, Janis Joplin, Lou Reed, Jimi Hendrix e i Rolling Stones. Al cinema si proiettano i film di Paul Morrissey e di Russ Meyer. Con Andy Warhol si afferma la Pop Art.
Sono gli anni della guerra del Vietnam.
In questo contesto accanto alla pubblicità, diventa espressione della nuova faccia dell'America, il fumetto. E fra gli altri quello irriverente e dissacratore di Robert Crumb. Fritz the cat, la sua opera più famosa (nel 1972 il regista Ralph Bakshi ne trae una sceneggiatura per il cinema: il primo cartone animato vietato a minori di 18 anni), racconta di un gatto-studente contestatore e libertino, sboccato e fricchettone, che riproduce il sentire dei giovani di quegli anni.
Nonostante gli interventi della polizia e la censura per bloccarne la circolazione, questo e altri "comics undergroun" continuano a circolare.
Dopo di allora, Crumb continua a lavorare, disegnando, inventando storie e personaggi (Mr. Natural), proponendo copertine per i dischi di vinile: sempre "contro", sempre indipendente. Il suo successo perdura: nel 1990 le sue tavole fanno ingresso al MoMa, nel 1994 il regista Terry Zwigoff gli dedica il film "Crumb".
Il volume Mister Nostalgia, ora pubblicato da Comma 22-Kappa, raccoglie alcuni dei lavori successivi a Fritz, quelli degli anni '70-'80 soprattutto, dove si scopre l'amore per le cose del passato, in primo luogo il blues.
(Mister Nostalgia, di Robert Crumb, Comma 22, 2008)

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