giovedì 6 marzo 2008

UN GIARDINO, MILLE GIARDINI

Per chi ha un giardino e per chi, come me, lo sogna "Storie di insospettabili giardinieri" di Delfina Rattazzi (Cairo editore) racconta gli insoliti angoli di pace sparsi nel mondo di una trentina di personaggi celebri: da Chateaubriand alla Blixen, da Saint Laurent a Sting, da Mandela al sultano dell'Oman.
Cedri coltivati per le feste rituali, primule himalayane, aiuole con fiori rari o semplici orticelli coltivati con cura perchè, come dice Hermann Hesse, il giardinaggio serve "alla meditazione, alla tessitura dei fili della fantasia e alla concentrazione degli stati d'animo".
Orti e giardini nati in tempi di guerra, per sfamare ma anche per regalare uno spazio di transitoria bellezza, creando un mondo nuovo perdendone un altro.
Grandi paesaggisti al lavoro per progettare opere grandiose o semplici appassionati di piante rare e fiori profumati.
Il capitolo "Incenso e petali di rosa" racconta il disegno del sultano dell'Oman. Illuminato, colto, appassionato di musica e lungimirante il sultano, accolto da una pioggia di petali di rosa dai suoi sudditi, ha introdotto lo studio dell'inglese fin dal primo anno di scuola, costituito università frequentate in egual misura da uomini e donne, fondato un'orchestra sinfonica, costruito parchi e giardini lungo le aride zone costiere, ma soprattutto ha dato il via ad un'imponente opera: un enorme giardino botanico, esteso su 425 ettari, per raccogliere innumerevoli qualità di piante che verranno esposte in biosfere o habitat predisposti al'aria aperta. I lavori iniziati lo scorso ottobre, dovrebbero concludersi nell'arco di cinque anni per regalare all'Oman e ai turisti, che in numero sempre crescente (ma pur sempre modesto) si indirizzano alla sua scoperta, un'attrattiva naturalistica unica.
Un libro per trarre ispirazione, per scoprire segreti, per fantasticare.
(Storie di insospettabili giardinieri, di Delfina rattazzi, Cairo editore 2008)

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