giovedì 24 marzo 2016

CASA DISMAPPA: accoglienza su misura

CASA DISMAPPA

Immaginate di essere un turista in visita a Verona. Immaginate che piova, oppure che ci sia molto caldo, o ancora semplicemente di essere un po' stanchi e di aver voglia di riposare un po' in un ambiente accogliente, studiato apposta per voi. Una camera luminosa, un bagno pulito dove rinfrescarvi e cambiarvi d'abito, una stanza aperta con un tavolo dove appoggiare il computer per studiare l'itinerario della visita in santa pace...
Immaginate di essere su una sedia a rotelle.
Fino a qualche giorno fa, sareste stati abbandonati a voi stessi e ai pochi spazi di accoglienza senza barriere.
Da lunedì 21 marzo, non a caso il primo giorno di primavera, invece potete contare su Casa Dismappa, un progetto di accoglienza voluto e ideato da Nicoletta Ferrari, presidente dell'Associazione Dismappa, che dalla sua sedia a rotelle, ha pensato di aprire il proprio spazio casa al turista disabile di passaggio a Verona.
Ecco dunque una casa, ristrutturata e arredata tenendo in considerazione le esigenze di chi è in carrozzina. Una casa in centro storico (la collocazione è fondamentale per chi è obbligato alla corrozzina), resa disponibile da Agec, con il contributo del Comune e di Agsm. Una casa senza barriere, senza gradini, con il bagno adeguato, gli arredi alle giuste altezze, gli spazi studiati. Una casa in cui l'ospitalità è gratuita.
Funzionalità, gusto estetico e la disponibilità ad ospitare fanno di Casa Dismappa uno posto unico. Il primo esempio di accoglienza vera nei confronti di chi si trova su una sedia a rotelle.
Nicoletta Ferrari, giustamente fiera del suo progetto, si augura non solo che Casa Dismappa sia la prima di una serie di strutture simili, anche in altre città, ma addirittura che un giorno le varie Casa Dismappa, nate sull'esempio di quella in Corso Portoni Borsari, possano diventare inutili: quello sarà il giorno in cui le città saranno senza barriere e pure l'ospitalità tradizionale sarà senza barriere.

Casa Dismappa si trova in Corso Portoni Borsari 17 e da lunedì 21 marzo sono aperte le prenotazioni.

http://www.dismappa.it/

martedì 15 marzo 2016

ANTONELLA CILENTO a Pagina dodici

Il primo romanzo di Antonella Cilento che ho letto è stato Neronapoletano. Era in 2004.
Il 18 marzo alle 18,30 sarà ospite di Pagina dodici, per presentare La Madonna dei mandarini (NN editore)

Antonella Cilento, nata a Napoli nel 1970, inizia a scrivere giovanissima per “Il Mattino” di Napoli, con il quale tuttora collabora, dedicandosi pure giovanissima alla narrativa, ottenendo nel 1997 la segnalazione al Premio Calvino per gli esordienti.
I successi letterari si susseguono: nel 1998 è finalista al Premio Calvino, nel 1999 vince il Premio Pier Vittorio Tondelli, e via via di premio in premio arriva fra i finalisti del Premio Strega nel 2014 e nello stesso anno vince il Premio Boccaccio con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori).
Del 2015 sono Bestiario napoletano, edito da Laterza (dove le categorie umane e animali che abitano Napoli, nel tempo e nello spazio, prendono forma in una girandola di tipologie, dove i riti antichissimi di una città eterna accompagnano il lettore dentro e oltre i tanti luoghi comuni della napoletanità e di quell’umanità speciale che da sempre la abita. ) e La madonna dei mandarini, edito dalla promettente NN editore (un romanzo breve, che racconta il mondo della solidarità e del volontariato, nei suoi aspetti caritatevoli e nei suoi lati oscuri, attraverso personaggi semplici, tragici, sfrontati, ironici).
I suoi libri sono tradotti in inglese, francese, spagnolo, tedesco.
Vanta diverse collaborazioni con numerose testate (L'indice dei libri, Corriere del Mezzogiorno, Corriere della sera, Grazia, Marie Claire, Il Sole 24ore, Il Riformista, Panorama Travel).
Scrive testi teatrali (sceneggiature da testi di A.M. Ortese, Elsa Morante, Ian McEwan, Jean Jenet...) e collabora a programmi di Radio Rai.
Si occupa di scrittura creativa, organizzando incontri, laboratori e corsi. Sull'argomento scrive, con Piedimonte nel 2000 Scrivere. Guida ai mondi della parola scritta.
Dal 1993 il suo progetto LALINEASCRITTA (www.lalineascritta.it) propone corsi di formazione alla scrittura, arricchendosi anche di laboratori on-line.
Da quattro anni ha ideato e organizza STRANE COPPIE, in collaborazione con Institut Français de Naples, Goethe Institut, Instituto Cervantes.
I suoi libri:
Il cielo capovolto (Avagliano 2000)
La lunga notte (Guanda 2002)
Non è il paradiso (Sironi 2003)
Neronapoletano (Guanda 2004)
L'amore quello vero (Guanda 2005)
Napoli, il mare luccica (Laterza 2006)
Isole senza mare (Guanda 2009)
Asino chi legge (Guanda 2010)
La pura della lince (Rogiosi 2012)
Lisario (Mondadori 2014)
Bestiario napoletano (Laterza, 2015)
La Madonna dei mandarini (NN editore 2015)






mercoledì 9 marzo 2016

ARE WE HUMAN con LA STRADA COLLETTIVA

All'interno della ricca rassegna ARE WE HUMAN 2015-2016:
LA STRADA COLLETTIVA
di Francesca Proia, Anastasia Mostacci, Adele Cacciagrano. 
Il Vicolo Editore, collana: “Le Ricordanze”. Introduzione di Hshewa Sinbeauti, Luigi De Angelis. Postfazione di Marisa Zattini. Anno di pubblicazione: maggio 2015



Incontro in compagnia delle autrici e della prof.ssa Chiara Zamboni venerdì 11 marzo alle 18,30 in libreria.

«La strada collettiva è un progetto per il quale ho coinvolto undici artisti, provenienti da ambiti eterogenei, nella formazione di una micro comunità del sogno guidato, per sette giorni. (...) Sono stati predisposti due ambienti. Il primo, dedicato alla sperimentazione del sogno lucido, è stato preparato con una trapunta bianca che copriva l’intera superficie del pavimento. In un cerchio avevo disposto dodici lettini neri, di stoffa imbottita. Ogni lettino aveva un piccolo cuscino nero e uno grande cilindrico. (...) Al centro del cerchio, un giovane ulivo, cui ho attribuito un potere riverberante delle energie che si sarebbero addensate attraverso il lungo sostare insieme in forma di cerchio. Infine un grande cartello con la scritta DO NOT SLEEP. Attiguo a questo spazio, un secondo luogo predisposto per il riposo, il dialogo, la scrittura. Qui la scritta in grande, YOU ARE DREAMING invita a riconsiderare costantemente i confini tra realtà e sogno.» Francesca Proia

Francesca Proia danzatrice, coreografa, autrice. Laureata in Conservazione dei Beni Musicali. Inizia lo studio dello yoga nel 1992. Nel 2000 si diploma insegnante presso EFOA International, dove apprende la metodologia di André Van Lysebeth. Dal 2003 al 2007 è stata danzatrice e assistente alle coreografie per il progetto “Tragedia Endogonidia” di Socìetas Raffaello Sanzio. http://francescaproia.tumblr.com/

Anastasia Mostacci è laureata in filosofia del linguaggio con una ricerca sul corpo nel teatro di Grotowski, seguita da un master nell’ambito della performance, un tirocinio e un lavoro di tesi sul corpo sottile nel lavoro di Francesca Proia.

Adele Cacciagrano è dottore di ricerca in Studi Teatrali e Cinematografici presso Università degli Studi di Bologna. Con Piersandra Di Matteo ha curato per il biennio 2010- 2011 la redazione di “Visioni”, piattaforma critica online legata al Festival Natura Dèi Teatri. Ha ideato e co-curato con Laura Severini la prima edizione del festival Funzione Guerriera (Reggio Emilia, 28 febbraio-2 marzo 2014).https://adelecacciagrano.wordpress.com/

Chiara Zamboni insegna Filosofia del linguaggio all'Università di Verona e collabora con la comunità di filosofia femminile Diotima. Tra le sue ultime pubblicazioni: "Parole non consumate. Donne e uomini nel linguaggio" (Liguori, Napoli 2001), "Pensare in presenza. Conversazioni, luoghi, improvvisazioni" (Liguori, Napoli 2009). Ha inoltre curato: "Maria Zambrano. In fedeltà alla parola vivente" (Alinea ed., Firenze
2002) e "Il cuore sacro della lingua" (Il Poligrafo, Padova 2006).