Mentre gli altri facevano guerre
o negoziavano la pace, oppure giacevano
in scomodi letti di ospedale
o su qualche campo, lui per giorni interi
eseguiva le sonate di Beethoven,
e le sue magre dita, come quelle di un avaro,
toccavano grandi ricchezze
che non erano sue.
(La morte di un pianista, tratta dall'antologia Dalla vita degli oggetti di Adam Zagajewski, a cura di Krystyna Jaworska, Adelphi 2012)
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