martedì 16 febbraio 2016

AFRODITE

« ποικιλόθρον' ἀθανάτ' Αφρόδιτα, παῖ Δίος δολόπλοκε, λίσσομαί σε, μή μ' ἄσαισι μηδ' ὀνίαισι δάμνα, πότνια, θῦμον »

« Afrodite, immortale che siedi
sopra il trono intarsiato,
figlia di Zeus, tessitrice di inganni
ti supplico: non domare il mio cuore
con ansie, tormenti, o divina. »

Così Saffo invoca la dea
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martedì 9 febbraio 2016

DANILO DOLCI oggi


Ho incontrato Danilo Dolci per caso, nella libreria di casa, più di qualche anno fa, fra i libri di mia mamma. Quel libro è rimasto con me. Il titolo era “Non esiste il silenzio”, in una vecchia edizione Einaudi.
E' passato del tempo, ma ancora adesso gli scritti di Danilo Dolci mi sembrano di una potenza e un'attualità straordinarie.

La sua storia inizia negli anni '20 (Danilo nasce nel 1924 s Sesana, in territorio allora triestino), come quella di Loris Malaguzzi, di Gianni Rodari, di Mario Lodi, di don Lorenzo Milani, di Bruno Ciari, di rocco Scodellaro, di Alberto Manzi.
Si incrocia con quella di Piero Calamandrei, Aldo Capitini, Maria Montessori, Carlo Levi, Norberto Bobbio.
Sono nomi importanti, allora come adesso. Fanno parte del tessuto culturale italiano (e non solo). Le loro idee riguardano noi e il nostro quotidiano, ci hanno fatto crescere e faranno crescere le generazioni future. Sono principi indiscutibili della società civile, perchè parlano di educazione, cultura, non violenza, partecipazione, progettualità, cambiamento, lavoro, rispetto. Parlano di sprechi e di investimenti sul patrimonio umano.
Parlano di vivere in un contesto di relazione e pace.

A raccontare la storia di Danilo Dolci sono oggi sono Alessio Surian, Diego Di Masi, Emiliano e Lorenzo Martino. Lo fanno nel graphic novel Danilo Dolci. Verso un mondo nuovo, mediterraneo (Beccogiallo edizioni). La forma grafica è un esperimento stupendamente riuscito: le tappe della vita di Dolci, il suo coinvolgimento in un grande progetto corale per lo sviluppo della società tradotti in questa nuova veste diventano così appetibili anche ai lettori più giovani.

A trent'anni dalla prima trasmissione di Radio Partinico libera, la radio della nuova resistenza da cui ha trasmesso nel marzo 1970 “ai siciliani, agli italiani, agli uomini di tutto il mondo”, le parole di Danilo Dolci si possono ancora sentire vicine e mettere in pratica.

Il libro viene presentato con gli autori venerdì 12 febbraio alle 18,30 in libreria.