mercoledì 16 marzo 2011

DAL SOL LEVANTE

Scelta di romanzi del ‘900 con uno sconfinamento nella narrativa contemporanea, rispettando un criterio cronologico. Escludendo volutamente autori arcinoti come Banana Yoshimoto e Haruki Murakami, Yukio Mishima, Kenzaburo Oe, che meriterebbero bibliografie a sé stanti.
Letteratura che alterna temi classici (l’amore in tutte le sue sfaccettature, la natura e la storia) all’impegno sociale e allo studio dell’io.

• VITA SEGRETA DEL SIGNORE BUSHU
Junichiro Tanizaki, Bompiani 2010 (edizione più recente), traduzione dal giapponese di Atsuko Ricca Suga, pagine 145, euro 8,50
Il Giappone del ‘500, percosso da battaglie e lotte intestine, eserciti, assedi, castelli e samurai da un lato e fantasie erotiche del protagonista, prima ragazzo e poi adulto, dall’altro. Temi ricorrenti nella narrativa del secolo scorso (il romanzo è del 1924), descritti con eleganza ed intensità.

• L’AMORE DI UNO SCIOCCO
Junichiro Tanizaki, Bompiani 2010 (edizione più recente), traduzione dal giapponese di Carlo De Dominicis, pagine 262, euro 9,00, introduzione di Alberto Moravia.
Un Giappone contemporaneo (scritto nel 1925), in cui oltre alla descrizione ambientale, si ritrovano altri due argomenti narrativi cari a Tanizaki: la scomparsa delle tradizioni e l’avvicinamento all’idea di Occidente vissuto come qualcosa di superiore. Il tutto attraverso una storia di amore e sesso, nella quale la psicologia dei personaggi supporta un’analisi sociologica.

• IL SOLE SI SPEGNE
Osamu Dazai, Feltrinelli 1959 (prima edizione italiana), traduzione Luciano Bianciardi dall’edizione americana, pagine 139, euro 7,50
Proveniente da una famiglia di ricchi proprietari terrieri, Dazai è uno dei più rappresentativi e tormentati scrittori della prima metà del ‘900.
In questo breve romanzo, pubblicato nel 1947, ritorna il tema già proposto da Tanizaki dello scontro fra tradizione ed evoluzione dei tempi, accentuato oltremodo dall’irrompere della seconda guerra mondiale: il mondo aristocratico che degenera nella nuova civiltà industriale, la disillusione di fronte ad un radicale cambiamento che in realtà non si verifica (e che Dazai, morto suicida nel 1948, non vedrà), i turbamenti personali e la sensazione di inadeguatezza danno struttura all’opera.

• LO SQUALIFICATO
Osamu Dazai, Feltrinelli 1962 (prima edizione italiana), traduzione di Marcella Bonsanti dalla versione americana, pagine 150, euro 7,50
Qui è ancora più evidente rispetto al romanzo precedente, nonostante sia passato solo un anno tra le due pubblicazioni, il senso di smarrimento, di inadeguatezza dell’individuo, ed in particolari di molti scrittori giapponesi del dopoguerra: esclusione e autoesclusione dalla società, che prostrano il protagonista. Interessante la trovata di Dazai di chiudere il romanzo, che si puo definire esistenzialista, spostando la visione narrativa all’esterno del personaggio.

• IL PAESE DELLE NEVI
Yasunari Kawabata, Einaudi 2002, traduzione di Luca Lamberti dalla versione in inglese, pagine 145, euro 9,50
Un piccolo capolavoro della letteratura giapponese, scritto nel 1947, descrive un mondo incantato, dai suoni ovattati e i colori tenui. Nel teatro di una località termale, la tradizione delle geishe e il gioco amoroso, fatto di passione e fantasie evanescenti.

• IL FUCILE DA CACCIA
Inoue Yasushi, Adelphi 2004, traduzione dalla versione inglese di Giorgio Amitrano, pagine 101, euro 9,00
Pubblicato nel 1949, è l’opera forse migliore di Yasushi, la più breve ma quella tecnicamente perfetta. Il tema centrale è quello delle relazioni sentimentali, che si mantengono in equilibrio armonico dalla prima all’ultima pagina, in una costante tensione che non altera tuttavia la tranquillità della vita dei quattro personaggi, un uomo e tre donne, coinvolti nel gioco amoroso.

• QUARTIERI LONTANI
Jiro Taniguchi, Coconino 2010, traduzione di Maria Chiara Migliore, pagine 411, euro 19,50.
Quella di Taniguchi è narrativa disegnata: Taniguchi è un autore di fumetti e attraverso il disegno racconta storie dei generi più vari (fantascienza, sport, western, storico). Spesso è anche autore dei testi, come nel caso di Quartieri lontani in cui descrive il passaggio dall’adolescenza all’età adulta del protagonista, che viene catapultato nel suo passato.
Allontanandosi dalla tradizione nipponica per avvicinarsi a quella europea, Taniguchi sembra congiungere i due estremi del mondo, come tecnica come contenuti come psicologia dei personaggi.

1 commento:

º¯`·.·•Ļμ¢ч.Åi•·.·´¯º ha detto...

Che bello che tu abbia nominato Jiro Taniguchi (molto spesso, credo, ridotto ad autore di fumetti). E' un autore che va letto almeno una volta...
Grazie grazieeeee
Consiglio:
"L'uomo che cammina"
"L'olmo" e "Gli anni dolci"
Un saluto primaverile,
Lucy