mercoledì 23 marzo 2011

HAIKU

Non vorrei che il mio nome
si divulgasse senza scopo
per una mano come guanciale
offertami solo per il sogno
di una notte di primavera


Componimento poetico del XI secolo d.c. di Suwo-no-Naishi, raccolto da Teika Fujiwara nella sua antologia La centura poetica, edito da Studio editoriale con la cura di Marcello Muccioli

mercoledì 16 marzo 2011

17 MARZO


Non ho mai esposto bandiere. Ricordo che la mia nonna esponeva il tricolore: ero bambina e non ricordo nemmeno in che occasione lo facesse. L'anziano vicino di casa dei miei genitori esponeva la bandiera. Per la sfilata degli alpini o il giro d'Italia. E si emozionava: i suoi occhi dietro gli occhiali fumé diventavano acquosi e la voce, sembrava a me piccina, gli si frenava in gola.
Non ho mai esposto prima la bandiera. Lunedì ho bardato per la prima volta la mia finestra preferita, quella che guarda verso l'Adige e le colline, con il tricolore. Poi, visto che la mia vita è la mia libreria (almeno per metà, anzi forse per un po' di più di metà), ho vestito anche la vetrina di bianco-rosso-verde.
E sono contenta.
Gaber cantava Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono: ecco io mi sento proprio così. E soprattutto in questi giorni: mi vergogno di molto, ma sono orgogliosa di molto di più.

Piccola bibliografia "patriottica":
- LA NOSTRA STORIA. CRONOLOGIA DELL'ITALIA UNITA. Volume 1 (1861-1945) e volume 2 (1946-2011), Simone Calofranceschi, Bompiani 2011
- TI RACCONTO L'ITALIA. Gli uomini, le battaglie, le prigioni: il risorgimento visto dai suoi protagonisti, a cura di Riccardo Reim, Castelvecchi 2011
- W LE FESTE. Le feste nazionali spiegate ai bambini, di Mario sala Gallini, Mondadori 2010
- ITALIANITA', a cura di Giulio Iachetti, Corraini 2008
- SALVIAMO L'ITALIA, di paul Ginsborg, Einaudi 2010
- ATLANTE CULTURALE DEL RINASCIMENTO. Lessico del linguaggio politico dal Settecento all'Unità, a cura di Banti - chiavistelli - Mannori - Meriggi, Laterza 2011
- STORIA LINGUISTICA DELL'ITALIA UNITA, di Tullio De Mauro, Laterza 2011 (prima edizione del 1963)
- GARIBALDI. Battaglie, amori, ideali di un contadino del mondo, di Alfonso Scirocco, Laterza 2007
- GARIBALDI. L'illusione italiana, di Nicola Fano, B.C.Dalai 2010
- GARIBALDI FU FERITO. Il mito, le favole, di Mario Isnenghi, Donzelli 2010
- GARIBALDI, di Andrea Possieri, Il Mulino 2010
- GARIBALDI, di Tuono pettinato, Rizzoli-Lizard 2011
- FIGLIE D'ITALIA. Poetesse patriote nel Risorgimento, di Maria teresa Mori, Carocci 2011
- NOI CREDEVAMO, di Anna Banti, Mondadori 2010
- LETTERATURA ITALIANA DEL RISORGIMENTO, di Gianfranco Contini, Rizzoli 2011
- LE FRASI CELEBRI NELLA STORIA D'ITALIA, di Antonello Capurso, Mondadori 2011
- LE CONFESSIONI DI UN ITALIANO, di Ippolito Nievo, Rizzoli 2011
- LE MIE PRIGIONI, di Silvio Pellico, Rizzoli 2011
- I VICERE', di Federico de Roberto, rizzoli 2011
- MEMORIE, di Giuseppe Garibaldi, Rizzoli 2008
- IL RISORGIMENTO ITALIANO, di Denis Mack Smith, Laterza 2010
- CAVOUR. L'uomo, l'opera, di italo De Feo, Mondadori 2011
- CAVOUR, di Luciano Cafagna, Il Mulino 2010
- CAVOUR E BISMARCK, di Gian enrico Rusconi, Il Mulino 2011
- GLI ULTIMI GIORNI DI GAETA. L'assedio che condannò l'Italia all'unità, Rizzoli 2010
- CONTROSTORIA DELL'UNITA' D'ITALIA, fatti e misfatti del Risorgimento, di Gigi di Fiore, Rizzoli 2007
- VIVA L'ITALIA, di Aldo Cazzullo, Mondadori 2010
- LA PATRIA BENE O MALE, di Fruttero - Gramellini, Mondadori 2010
- PATRIA, di Patrizia Cavalli
- GABER. L'ILLOGICA UTOPIA, a cura di Gaber - Harari, Chiarelettere 2010
- SAGGIO SULL'ARTE DI STRISCIARE, di Paul d'Holbach, Il Melangolo 2009

DAL SOL LEVANTE

Scelta di romanzi del ‘900 con uno sconfinamento nella narrativa contemporanea, rispettando un criterio cronologico. Escludendo volutamente autori arcinoti come Banana Yoshimoto e Haruki Murakami, Yukio Mishima, Kenzaburo Oe, che meriterebbero bibliografie a sé stanti.
Letteratura che alterna temi classici (l’amore in tutte le sue sfaccettature, la natura e la storia) all’impegno sociale e allo studio dell’io.

• VITA SEGRETA DEL SIGNORE BUSHU
Junichiro Tanizaki, Bompiani 2010 (edizione più recente), traduzione dal giapponese di Atsuko Ricca Suga, pagine 145, euro 8,50
Il Giappone del ‘500, percosso da battaglie e lotte intestine, eserciti, assedi, castelli e samurai da un lato e fantasie erotiche del protagonista, prima ragazzo e poi adulto, dall’altro. Temi ricorrenti nella narrativa del secolo scorso (il romanzo è del 1924), descritti con eleganza ed intensità.

• L’AMORE DI UNO SCIOCCO
Junichiro Tanizaki, Bompiani 2010 (edizione più recente), traduzione dal giapponese di Carlo De Dominicis, pagine 262, euro 9,00, introduzione di Alberto Moravia.
Un Giappone contemporaneo (scritto nel 1925), in cui oltre alla descrizione ambientale, si ritrovano altri due argomenti narrativi cari a Tanizaki: la scomparsa delle tradizioni e l’avvicinamento all’idea di Occidente vissuto come qualcosa di superiore. Il tutto attraverso una storia di amore e sesso, nella quale la psicologia dei personaggi supporta un’analisi sociologica.

• IL SOLE SI SPEGNE
Osamu Dazai, Feltrinelli 1959 (prima edizione italiana), traduzione Luciano Bianciardi dall’edizione americana, pagine 139, euro 7,50
Proveniente da una famiglia di ricchi proprietari terrieri, Dazai è uno dei più rappresentativi e tormentati scrittori della prima metà del ‘900.
In questo breve romanzo, pubblicato nel 1947, ritorna il tema già proposto da Tanizaki dello scontro fra tradizione ed evoluzione dei tempi, accentuato oltremodo dall’irrompere della seconda guerra mondiale: il mondo aristocratico che degenera nella nuova civiltà industriale, la disillusione di fronte ad un radicale cambiamento che in realtà non si verifica (e che Dazai, morto suicida nel 1948, non vedrà), i turbamenti personali e la sensazione di inadeguatezza danno struttura all’opera.

• LO SQUALIFICATO
Osamu Dazai, Feltrinelli 1962 (prima edizione italiana), traduzione di Marcella Bonsanti dalla versione americana, pagine 150, euro 7,50
Qui è ancora più evidente rispetto al romanzo precedente, nonostante sia passato solo un anno tra le due pubblicazioni, il senso di smarrimento, di inadeguatezza dell’individuo, ed in particolari di molti scrittori giapponesi del dopoguerra: esclusione e autoesclusione dalla società, che prostrano il protagonista. Interessante la trovata di Dazai di chiudere il romanzo, che si puo definire esistenzialista, spostando la visione narrativa all’esterno del personaggio.

• IL PAESE DELLE NEVI
Yasunari Kawabata, Einaudi 2002, traduzione di Luca Lamberti dalla versione in inglese, pagine 145, euro 9,50
Un piccolo capolavoro della letteratura giapponese, scritto nel 1947, descrive un mondo incantato, dai suoni ovattati e i colori tenui. Nel teatro di una località termale, la tradizione delle geishe e il gioco amoroso, fatto di passione e fantasie evanescenti.

• IL FUCILE DA CACCIA
Inoue Yasushi, Adelphi 2004, traduzione dalla versione inglese di Giorgio Amitrano, pagine 101, euro 9,00
Pubblicato nel 1949, è l’opera forse migliore di Yasushi, la più breve ma quella tecnicamente perfetta. Il tema centrale è quello delle relazioni sentimentali, che si mantengono in equilibrio armonico dalla prima all’ultima pagina, in una costante tensione che non altera tuttavia la tranquillità della vita dei quattro personaggi, un uomo e tre donne, coinvolti nel gioco amoroso.

• QUARTIERI LONTANI
Jiro Taniguchi, Coconino 2010, traduzione di Maria Chiara Migliore, pagine 411, euro 19,50.
Quella di Taniguchi è narrativa disegnata: Taniguchi è un autore di fumetti e attraverso il disegno racconta storie dei generi più vari (fantascienza, sport, western, storico). Spesso è anche autore dei testi, come nel caso di Quartieri lontani in cui descrive il passaggio dall’adolescenza all’età adulta del protagonista, che viene catapultato nel suo passato.
Allontanandosi dalla tradizione nipponica per avvicinarsi a quella europea, Taniguchi sembra congiungere i due estremi del mondo, come tecnica come contenuti come psicologia dei personaggi.

mercoledì 2 marzo 2011

POESIA CHE VIENE DALL'EST

Dammi la tua ombra
per la mia ombra

che sente freddo
nel suo nome.

Insegnami il tuo silenzio,
la mia follia ne ha bisogno
per inventare un Dio...

Fammi conoscere la neve.

Voglio nascondere,
sotto la sua pelle,
le parole mai dette

(da Corpo presente, di Gezim Hajdari, Besa 2011)

martedì 1 marzo 2011

ALBANIA: STORIE PER CONOSCERE L'AL DI LA' DEL MARE


Se è vero, come penso sia, che conoscere un paese non sia soltanto vederne le architetture, goderne il mare e le montagne, assaporarne la cucina,ma sia anche incontrarne la storia, le storie di chi in quel paese ci vive o ci ha vissuto… l’arte, la musica e la letteratura sono fondamentali per capire e amare.
Qui di seguito alcuni suggerimenti di lettura, una brevissima bibliografia di letteratura contemporanea albanese. Non tutti i titoli in commercio, solo alcuni, quelli che hanno aiutato me ad imparare qualcosa in più su questo piccolo paese.

• VERGINE GIURATA
di Elvira Dones, Feltrinelli 2007, euro 7,50
Un intenso romanzo, che affronta un fenomeno sociale circoscritto alle montagne dell’Albania settentrionale e del Kosovo e sancito dal diritto tradizionale, attraverso il quale le donne, per sfuggire ad un matrimonio combinato senza infangare il nome del clan di appartenenza possono fare giuramento di castità e perdere tutto quello che di femminile c’è in loro indossando abiti maschili, adottando comportamenti maschili e assumono un nome maschile. La Dones racconta la storia di Hana, che dopo quattordici anni di vita violenta fra le montagne non riesce più a sopprimere la sua vera identità, si ribella al giuramento e fugge negli Stati Uniti.

• BEVETE CACAO VAN HOUTEN!
di Ornella Vorpsi, Einaudi 2010, euro 12,50
Quattordici racconti in cui i protagonisti hanno lo sguardo oltre il mare, in cui l’Albania sembra la terra da cui partire per un mondo migliore, in cui il tempo sembra solo attesa di un qualcosa d’altro possibile in un altrove. Sono le nuove generazioni che si scontrano con chi ormai ha una vita alle spalle e lo sguardo rassegnato

• ROSSO COME UNA SPOSA
Di Anilda Ibrahimi, Einaudi 2008, euro 12,00
Circa un secolo di storia, dalla monarchia di re Zog al comunismo e all’Albania contemporanea attraverso gli occhi delle donne e le vicende di una numerosa famiglia. Un romanzo storico particolare in cui le tradizioni si stemperano con l’evoluzione della società, ma rimangono ancorate alla vita degli emigrati come desiderio di mantenere una prorpia identità nazionale.

A firmare questi libri sono tre donne, giovani donne albanesi che descrivono il paese dove non vivono più e lo descrivono in italiano, la lingua di adozione.
- Elvira Dones, è di Durazzo (1960), ha vissuto prima in Svizzera ed ora negli Stati Uniti. E’ autrice della lettera pubblicata su Repubblica ed indirizzata al Presidente del Consiglio per esprimere indignazione alle sue battute sulle belle ragazze albanesi e gli scafisti.
- Ornella Vorpsi, è nata a Tirana nel 1968, e dal 1991 vive in Italia.
- Anilda Ibrahimi è nata a Valona nel 1972, si è trasferita in Svizzera e poi in Italia.

Chiuderei i suggerimenti di lettura con due nomi fra i più famosi del panorama letterario del ‘900: Ismail Kadaré e Gezim Hajdari.

• CORPO PRESENTE
di Gezim Hajdari, Besa 2011, testo bilingue, 15,00 euro
Personaggio eclettico nel panorama culturale albanese, Hajdari ha scritto poesie, libri di viaggio, saggi. Vive da esule in Italia da quando è diventato scomodo per i regimi albanesi avendo denunciato crimini ed abusi imputabili al periodo comunista che ai governi successivi.
L’editore Besa edita le opere di Hajdari da più di dieci anni e adesso offre questa raccolta, pubblicata per la prima volta a Tirana nel 1999.
I temi della lontananza, dell’esilio, l’amore sono centrali.

• GENERALE DELL’ARMATA MORTA
di Ismail Kadaré, Longanesi 2009, euro 16,00
Pubblicato nel 1963 è uno dei romanzi di Kadaré che preferisco: la seconda guerra mondiale è finita e il generale deve riportare i corpi dei caduti italiani in patria (l’armata morta), ma la missione viene turbata dall’incontro con le popolazioni locali, che in quell’orrore porta l’uomo al desiderio di conoscere, di approfondire, di vedere. Una ricerca anche dentro se stesso, un guardare quello che non è più ma è ancora.