mercoledì 24 febbraio 2010

VIAGGIO IN SUDAMERICA

Viaggio in sudamerica, nel sudamerica che scrive in spagnolo: una scelta di autori del ‘900.
Il Cile di Roberto Ampuero e Pedro Lemebel
L’Argentina di Ernesto Sabato e Julio Cortazar
La Colombia di Alvaro Mutis

• IL CASO NERUDA
Roberto Ampuero, Garzanti 2010, traduzione di Stefania Cherchi, 18,60 euro
Ampuero nasce nel 1953 in Cile da una famiglia del ceto medio e di destra, frequenta le scuole superiori in un collegio tedesco di Valparaiso e si trasferisce a Santiago per gli studi universitari nel 1972. Entra nella Gioventù Comunista Cilena, studia antropologia e letteratura: nel ’73 quando la situazione politica precipita, parte dal Cile, si trasferisce a Cuba (dove resta fino al 1979) e poi nel 1983 nella Germania Orientale per l’interessamento del Consolato della DDR. Si guadagna da vivere come giornalista, traduttore, docente universitario… fino al 1993 quando rientra in Cile e pubblica il suo primo romanzo Chi ha ucciso Cristian Kustermann?: un romanzo poliziesco il cui protagonista Cayetano Brulè (Brulé è il secondo cognome di suo padre) sarà protagonista di altri polizieschi Bolero all’Avana (1994), Il tedesco di Atacama (1996), Appuntamento al Blu profondo (2004) e Il caso Neruda (2008, appena pubblicato in italiano):
La breve nota biografica è importante per tutti gli scrittori, e per gli artisti in generale: Ampuero conferma la regola. Nei suoi romanzi si ritrovano le sue esperienze di vita (Cuba, il governo di Allende e la dittatura di Pinochet, la Germania), il suo amore per il Cile e soprattutto per Valparaiso, che rivive sempre nella sua meravigliosa decadenza, le conoscenze letterarie: l’ultimo caso del detective Brulè, Il caso Neruda, attraversa Cuba, gli Stati Uniti, il Messico, racconta la vita politica dalla fine di Allende ai giorni nostri, parla del grande poeta e dei suoi amori, il tutto in un piacevole giallo.
Il passato politico del Cile è un passato troppo recente e troppo pesante per lasciare indifferenti gli scrittori: il ritorno agli anni bui della dittatura è una necessità con la quale fare i conti: Ampuero lo fa in forma non violenta, inserendo l’aspetto storico nel romanzo poliziesco.

• HO PAURA TORERO
Pedro Lemebel, Marcos y Marcos 2004, traduzione di Cortaldo e Mainolfi, 10,00 euro
Siamo sempre in Cile, sempre negli stessi anni di Ampuero (Lemebel nasce a Santiago nel 1955), cambiano le esperienze di vita e cambiano le storie, le storie raccontate dai due autori, non la storia che rimane a far da sfondo ai romanzi, che purtroppo non cambia.
Lemebel non lascia il Cile negli anni di Pinochet, li vive tutti sulla sua pelle da maricon e da letterato e li descrive con uno stile originalissimo che incanta per l’innovazione e la musicalità. In Ho paura torero descrive l’amore di un travestito con una delicatezza rara, racconta le giornate del Dittatore e della moglie con un’ironia meravigliosa. Un romanzo piacevolissimo, del quale molti elementi sono ripresi nella raccolta di racconti uscita nel 2008, sempre per i tipi di Marcos y Marcos. La storia di questa antologia dal titolo Baciami ancora, forestiero è curiosa: i due editori, in viaggio in Cile, entrano in una libreria di Santiago, la cui vetrina proponeva anche i libri di Lemebel, e raccontano al libraio di essere gli editori italiani di Lemebel. Il libraio è il libraio di Lemebel, lo chiama per telefono e combina l’incontro: da qui nasce il viaggio dei due editori in Cile sulle tracce delle indicazioni di Lemebel e inizia la scelta dei racconti da tradurre e pubblicare. Alcuni più visionari, alcuni più politici, alcuni d’amore: la magia di Lemebel ritorna, soprattutto nella raccolta Tappeto volante sul campo dell’orrore, che mostra un Lemebel oppositore creativo e tenace del regime, testimone disincantato di un cambiamento epocale, narratore fantasioso e originale.

• SOPRA EROI E TOMBE
Ernesto Sabato, Einaudi 2009, traduzione di Jaime Riera Rehen, 26,00 euro
Parlare di Sabato è impegnativo: è uno dei maggiori esponenti del mondo culturale del XX secolo, non solo per l’Argentina.
Nato nel 1911 nella provincia di Buenos Aires, approda all’Università de La Plata nel 1929 iscrivendosi alla facoltà di Scienze matematiche e si appassiona alla politica, impegnandosi nel movimento per la riforma universitaria ed entrando nella Federazione giovanile comunista, pur mantenendo uno sguardo critico sul comunismo stalinista. Viaggia per lavoro, in qualità di fisico esperto in meccanica quantistica, in Francia, negli Stati Uniti rientrando periodicamente in Argentina. Nel 1939 ha inizio la sua crisi esistenziale, che lo porta dapprima ad abbandonare gli ambienti accademici, a ritirarsi dal mondo per vivere dell’essenziale e finalmente a dedicarsi alle sue passioni, la scrittura e la pittura.
Articoli e traduzioni sono i suoi primi lavori, poi la narrativa: Sopra eroi e tombe è pubblicato nel 1961 ed è considerato uno dei migliori romanzi argentini del XX secolo. La vicenda narrata, in poco meno di 600 pagine, è quella di una famiglia borghese in decadenza, materiale e psicologica, in cui i personaggi sono sia cellule singole che parti di una struttura: affascina la psicologia dei personaggi, nel loro continuo passaggio da sentimenti estremi e contraddittori. Non mancano ovviamente i riferimenti storici, la critica al perdonismo, l’accenno agli eroi dell’Indipendenza.Quella proposta da Einaudi è la prima traduzione integrale (la precedente uscì per Feltrinelli nel 1965).
Sabato merita un posto fra i grandi della letteratura argentina, accanto a Borges e Bioy Casares.

• BESTIARIO
Julio Cortàzar, Einaudi 1974, traduzioni di Nicoletti rossigni e Martinetto, 10,00 euro
Con Cortazar inizio dalla fine, dalla fine della sua vita (mentre Sabato è ancora in vita, Cortazar è morto nel 1984) e quindi da Parigi, da cimitero di Montparnasse dove la sua tomba, quasi al pari di quella di Simone de Beauvoir è meta di pellegrinaggio, segno evidente della fama raggiunta dallo scrittore argentino nel mondo.
Il legame con l’Europa è forte: la sua famiglia era in Svizzera e poi in Spagna allo scoppio della prima guerra mondiale (Cortazar nasce a Bruxelles). Dopo la guerra rientra in Argentina dove completa gli studi universitari e inizia a lavorare come traduttore e giornalista: uno dei suoi primi racconti raccolti nel Bestiario, Casa occupata, viene apprezzato e pubblicato da Borges: è il 1947. Inizia la sua carriera di scrittore e la sua amicizia con Borges.
Impegnato nelle cause civili, estimatore del Che Guevara e di Allende, devolveva gli introiti dei diritti sulla pubblicazione dei suoi libri alle cause per la difesa dei prigionieri politici, non solo in Argentina, ma in tutto il Sudamerica.
Bestiario è un’antologia di racconti, che danno un saggio della variegata scrittura di Cortazar, che non si può ascrivere a nessun modello, che sfugge a definizioni temporali, che propone personaggi di rara profondità

• L’ULTIMO SCALO DEL TRAMP STREAMER
Alvaro Mutis, Adelphi 1991, traduzione di Gabriella Bonetta, 8,00 euro
Dopo l’infanzia in Europa (il padre era diplomatico a Bruxelles), Mutis rientra in Colombia, a Bogotà, alla morte improvvisa del padre: finita l’università si dedica al giornalismo e quindi alla scrittura, pubblicando poesie e romanzi: il successo internazionale arriva negli anni ’80 con le edizioni de La neve dell’ammiraglio, Ilona arriva con la pioggia,e L’ultimo scalo del Tramp Streamer, in cui l’amore e l’amore per il mare diventa l’elemento fondamentale della narrazione, sentimento romantico e decadente che trascina l’immaginazione in sogni quasi realizzabili.

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