giovedì 26 novembre 2009

ALLA RICERCA DEL SE', VIAGGIANDO

Libri che parlano di un viaggio: non viaggio motivato da ragioni professionali, non viaggio per turismo, né per motivi religiosi, né viaggio per motivi di istruzione.
Eppure, considerando che si parla di “spostamenti da un punto di partenza ad un punto di arrivo”, quelli che vengono descritti nei libri raccontati qui sotto sono a tutti gli affetti viaggi. Stati Uniti da est ad ovest, dal Canada al Messico, da Parigi al lago Baikal, in furgone, in camper, in treno, con mezzi di fortuna. Ma sono viaggi anche e soprattutto in senso metaforico: sono viaggi di conoscenza, percorsi che i protagonisti fanno ala ricerca di un sé perduto.

• MIRIAM TOEWS
IN FUGA CON LA ZIA
Marcos y Marcos 2009, traduzione dall’inglese di Claudia Tarolo (una degli editori), 15,50 euro
In fuga con la zia è il secondo libro pubblicato in Italia della Toews: la scrittrice canadese affronta il tema dell’adolescenza, del rapporto genitori figli, dei legami familiari, delle famiglie a maglie larghe in cui i legami si allentano e poi si ricuciono. Argomenti già trattati nel precedente Un complicato atto d’amore (2004, pubblicato da Adelphi nel 2005), il suo primo libro tradotto in Italia. Ma nei quattro anni che sono intercorsi tra un lavoro e l’altro, sembra che la visione della scrittrice sia cambiata, sia maturata: l’adolescente, che suscitava sentimenti di compassione perché sola, incompresa, abbandonata a se stessa dagli adulti ora è cresciuta, nonostante la tenera età è adulta, fa sorridere il contrasto fra gli abiti da bambina e le caramelle spiaccicate sulla maglietta e la saggezza dei suoi discorsi.
La storia è quella di una giovane zia, che decide di accompagnare i due nipoti adolescenti (15 e 11 anni) dal padre: la loro mamma è ricoverata in ospedale (ennesimo ricovero per la donna che soffre da sempre di crisi depressive, con minacce di suicidio) e lei, appena rientrata da Parigi dopo un fallimento amoroso, non si sente in grado di affrontare la situazione diversamente. Dal Manitoba al Messico, durante un rocambolesco viaggio, le cose cambiano e come nelle migliori favore, o forse come sono nei film americani, le cose cambiano. Tutti gli attori subiscono una trasformazione, prendono coscienza di sé e affrontano la vita: gli adulti diventano adulti, gli adolescenti diventano adolescenti (nel senso che rallentano il loro ingresso nel mondo dei grandi nel quale erano stati prematuramente buttati).
Personaggi ben definiti, con piccole invenzioni per alleggerire la trama. Discorsi diretti ed indiretti che si confondono, quasi a denunciare una necessità di corrispondenza fra parola e pensiero.
Autobiografico per quel che riguarda la complessità dei legami familiari (la Toews in continuo contrasto con i genitori, abbandona molto giovane la casa paterna ed inizia a viaggiare per il mondo), forse con un desiderio malcelato di riabilitare il suo passato.
Appassionata di cinema, si cala anche nel ruolo di attrice nel 2007 interpretando una pellicola messicana presentata a Cannes lo stesso anno ed ottenendo in Messico l’Ariel Awards come miglior attrice.

• MICHAEL ZADOORIAN
IN VIAGGIO IN CONTROMANO
Marcos y Marcos 2009, traduzione dall’inglese di Caludia Tarolo, 16,50 euro
Seconda prova anche per Zadoorian con il pubblico italiano: con il precedente Second hand, pubblicato nel 2008 (MyM), aveva conquistato i lettori americani ed europei con l’originalità del racconto, con la delicata storia d’amore, con l’ironia. Con In viaggio in contromano ritroviamo lo stesso stile per una storia dolce-amara. Da Detroit a Disneyland in camper, una coppia di anziani signori lungo la Route 66.
Lui, John affetto da demenza senile, alla guida e Ella, stanca di lottare con un male incurabile: se da questi elementi ci potrebbe dedurre una trama triste, in realtà il racconto di Zadoorian è tutt’altro. La serie di circostanze, di invenzioni, di atti sconsiderati che i due simpatici vecchietti mettono in atto, consapevolmente o meno, lungo le strade americane, fra incontri sorprendenti e telefonate a casa per tranquillizzare i figli spaventati dalla loro fuga, rendono la lettura piacevole e commovente.
La scelta di ripercorrere (da cui il contromano) le orme di un viaggio fatto tanti anni prima con i bimbi piccoli, l’idea di farlo ormai oltre i limiti d’età (di nuovo in contromano), superando i limiti convenzionali: Zadoorian ridà ai suoi personaggi quella forza e alla fine anche dignità umana, che la quotidianità della vita da anziani a tolto loro.
Racconto esilarante.

• MICHELE LESBRE
IL CANAPE’ ROSSO, Sellerio 2009, 11.00 euro
La Lesbre inizia a scrivere non giovanissima: prima si sposa, mette al mondo dei figli, lavora come istitutrice in una scuola materna… e poi si mette a scrivere. Esordisce con brevi storie noir per poi approdare al romanzo breve di dimensione più intima.
Con Una ragazza tutta sola (Excelsior 1881, 2007) e Il canapé rosso (Sellerio 2009) la Lesbre ci parla di donne e di solitudine: solitudine come spazio per ritrovarsi, nel primo romanzo pubblicato in Italia era uno spazio fisico circoscritto alla casa in cui la protagonista decide di trasferirsi, nel Canapé è uno spazio senza confini.
Il canapé rosso è il punto di partenza per un altrove molto lontano, nell’immaginario e nella realtà: dal divano rosso dell’appartamento parigino dove la nostra protagonista racconta ad un’anziana signora di donne forti, coraggiose, che hanno lasciato un segno nella storia in contrasto che la sua “normalità”, al viaggio in Transiberiana verso il lago Baikal.
Il raccontare di eroine fa scattare una spinta improvvisa per cambiare la situazione: un viaggio, ma non uno qualsiasi, un viaggio difficile, in una terra sconosciuta, in cui i silenzi incombono come il destino. E davanti al finestrino la donna vede scorrere le praterie e le steppe, ma vede anche il riflesso di se stessa. Il Baikal non è più lo scopo del viaggio: è il punto di ritorno, la rinascita, la nuova vita.
Pulito nello stile, affascinante per i paesaggi che seppure non fanno da protagonisti, conferiscono al racconto un tocco di piacevole esotismo, profondo nell’affrontare le paure dell’anima.

lunedì 23 novembre 2009

GIALLO MITTELEUROPEO CON TOCCO ESOTICO

Senza nulla togliere agli scrittori scandinavi che da qualche tempo monipolizzano il panorama del Giallo, alla ricerca di nuove suggestioni, spostando l'attenzione un po' più a sud, un po' più ad est...
• VEIT HEINICHEN (Germania)
LA CALMA DEL PIU’ FORTE
E/O 2009, traduzione di Silvia Montis, 18.00 euro
Nato a Stoccarda nel 1957, Heinichen è prima di tutto un libraio e un editore (co-fondatore nel della Berlin Verlag, vincitrice del premio Casa editrice dell’anno nel 1994 e nel 1999). Dal 1997 risiede in Italia, a Trieste, dove ambienta una serie di gialli il cui protagonista è il Commissario Laurenti.
I morti del Carso (e/o 2003): Trieste città di confine, fa da sfondo alla storia che introduce il commissario Proteo Laurenti sulla scena del crimine europeo: un nuovo personaggio del giallo e una nuova città si fanno spazio a pieno diritto fra altri protagonisti del genere letterario. Una scrittura appassionata, che entra nella città, ne fa sentire la bora e il calore dei caffè, fa percepire le soglie di confine fra il buono e il cattivo, fra l’Italia e la Slovenia.
Morte in lista di attesa (e/o 2004): politica, chirurgia estetica, traffico di organi sono gli ingredienti del secondo capitolo del commissario Laurenti. Squallore, ricchezza e immancabile ironia ad alleggerire la trama.
A ciascuno la sua morte (e/o 2005): il mare di Trieste e un delitto irrisolto del passato che prende nuova vita. Non forse la storia migliore di Heinichen, ma sempre con uno stile impeccabile che rende piacevole la lettura
Le lunghe ombre della morte (e/o 2006): armi, munizioni e documenti della Seconda Guerra Mondiale che portano le indagini dal presente al passato, dagli anni ’70 di nuovo al presente con le indagini che riportano stranamente a csa dello stesso Laurenti.
Danza macabra (e/o 2008): ancora Trieste. Il tema è quello dei rifiuti e del loro commercio. Si incrociano delinquenti serbi, addetti del consolato corrotti (consolato di un piccolo e sconosciuto paese dell’Est), sangue e violenza, in un ambiente eterogeneo ed indefinibile di una terra senza una precisa identità se non quella mitteleuropea
La calma del più forte (e/o 2009): mafia e alta finanzia, politici corrotti, crisi finanziaria e speculazione edilizia. Temi di attualità per la sesta indagine del commissario Laurenti. Trieste ancora punto di incontro e scontro, città di grandi traffici e di dubbie frequentazioni, nella quale Laurenti si muove sulle tracce del cane Argo.


• ZORAN DRVENKAR (Croazia)
SORRY,
Fazi 2009, traduzione dal tedesco di Vincenzo Gallico, Fabio Lucaferri, Violeta Marotta, 19.00 euro
Drvenkar nasce in Croazia nel 1967 e si trasferisce nel 1970 a Berlino con la famiglia. Scrive in tedesco, esordendo con libri per bambini e ragazzi, per i quali ottiene numerosi riconoscimenti.
L’idea di Sorry è originale: un’agenzia di servizi, che offre un servizio molto molto particolare. Un servizio di scusa, chiedere scusa: se non c’è il tempo di chiedere personalmente perdono, per qualcosa che si è fatto o non fatto o qualcosa che si è detto o non detto, ci si può rivolgere all’agenzia e pagare perché qualcuno lo faccia al posto del diretto responsabile. Sostanzialmente i clienti si rivolgono all’agenzia perché qualcuno chieda perdono in loro vece. E i servizi dell’agenzia sono talmente richiesti da alimentare buoni guadagni per i quattro berlinesi che hanno avuto l’idea di fondarla. Il mondo sembra aver trovato una via d’uscita, un modo per liberarsi la coscienza, ma chi si assume l’onere, per quanto ben remunerato, non riesce a rimanere estraneo alle responsabilità altrui. Interviene nei quattro protagonisti il coinvolgimento personale, soprattutto quando si trovano di fronte al cadavere di una donna: la spinta ad analizzare le motivazioni che spingono i clienti a chiede scusa diventa allora necessità di sapere le ragioni del delitto, necessità di indagine senza via d’uscita, partecipazione diretta al caso giudiziario.


• VILMOS KONDOR (Ungheria)
BUDAPEST NOIR,
E/O 2009, traduzione dall’ungherese di Laura Sgarioto, 18,00 euro
Nato nel 1954 in Ungheria, Kondor ritorna nel suo paese natale dopo il conseguimento della laurea in Ingegneria chimica alla Sorbona. Insegna matematica e fisica e nel frattempo scrive romanzi: Budapest noir è il suo quarto manoscritto, ma è il suo primo libro pubblicato (nel 2008 in Ungheria, ma i diritti sono stati acquistati in Polonia, Germania, Francia Olanda, nel 2009 viene pubblicato in Italia). Sono stati venduti i diritti per la trasposizione cinematografica.
Budapest noir è ovviamente ambientato a Budapest: Kondor ama l’Ungheria e ama Budapest e la racconta gli anni ’30 –’40 – ’50.
Nel 1936 inizia il racconto di Budapest noir e l’avventura di Zsigmond Gordon, il giornalista di cronaca giudiziaria che diventa l’investigatore di Kondor: l’omicidio di una ragazza, senza documenti ma con una copia di un libro di preghiere femminili ebraiche porta Gordon ad indagare nei bassifondi della città ma anche negli ambienti dell’alta società. Una storia romantica e tragica, in cui non mancano pregiudizi razziali e religiosi e grossi interessi economici. Il tutto alla soglia della seconda guerra mondiale, con le tensioni politiche, le intolleranze e le aggressività del fascismo emergente. Sullo sfondo una grande capitale europea, con i suoi fasti ed i suoi vizi.
Condor ha già pubblicato in Ungheria il seguito di Budapest noir (la traduzione del titolo potrebbe essere Il peccato di Budapest): una storia ambientata nel 1939, in cui Gordon indaga sull’uccisione di un collega e Sandor Nemes, detective in pensione, indaga su un traffico di cocaina. Le due indagini si sovrappongono e rivelano il coinvolgimento dipoliziotti corrotti e politici aderenti al nazismo Ungherese.
La particolarità di Condor, che si ispira a Hammet, Thompson e Willford, è di raccontare in terza persona e di non esprimere giudizi ma di indurre il lettore a formularli, in una sorta di lettura interattiva.


• MEHMET MURAT SOMER (Turchia)
SCANDALOSO OMICIDIO A ISTANBUL
Sellerio 2009, traduzione dal turco di Anna Lia Proietti Ergun, 13,00 euro
Nato ad Ankara nel 1959, Murat Somer è uno degli scrittori di punta della nuova narrativa turca. Famoso per le sue crime story, ambientate a Istanbul, dove lo stesso Somer risiede dal 1982.
Il detective di Somer parla in prima persona (si espone), e racconta la sua vita come bella di notte e uomo di giorno, perché il detective è in realtà un travestito: di giorno tecnico di computer (Somer ha lavorato come ingegnere alla Sony), giovane, bello, economicamente benestante, con una posizione sociale, di notte lavore nel suo locale notturno nel quartiere malfamato di Istanbul.
Quelle di Somer sono storie che, diventendo e sdrammatizzando, raccontano le due facce della realtà, due aspetti che rivendicano gli stessi diritti alla vita e alla dignità. Attraverso la storia dai toni noir, Somer vuole rendere pubblica la diversa umanità che popola Istanbul e non solo, vuole lottare attraverso il suo protagonista, che non ha caso è senza nome, per avere uno spazio.
La trama è costruita scientificamente, bilanciando momenti intimi ad altri corali, pause silenziose a spazi congestionati di persone.
Una ragazza, un uomo potente, un omicidio, il disinteresse della polizia mettono il nostro curioso detective sulle tracce dei responsabili, fra gente normale, organizzazioni criminali e gente insospettabile.
Si sorride leggendo Somer, pur calati in un noir movimentato e coinvolgente.

giovedì 12 novembre 2009

BERLINO/DDR

Poiché ritengo che i narratori siano significativi quanto i saggisti nel raccontare gli eventi storici, propongo una seconda puntata dedicata a Berlino e alla DDr. Ai giornalisti ed agli storici aggiungo quindi due autori che sono testimoni, interpreti, registi e fotografi della vita oltre cortina:

• INGO SCHULZE
ADAM E EVELYN
Feltrinelli 2009, traduzione di Stefano Zangrando, 16,50 euro
Ingo Schulze è uno dei più importanti scrittori tedeschi ed europei contemporanei: nato a Dresda nel 1962, drammaturgo e redattore, si trasferisce a Berlino nel 1993. Inizia a scrivere nel 1995 pubblicando una raccolta di racconti, che mette in evidenza le sua doti di scrittore (in Italia esce con Mondatori nel 1999 33 momenti di felicità ).
- Semplici storie(1998, Mondadori 2001): piccolo capolavoro. Sono 29 storie, racconti legati fra loro nel tema della quotidianità della provincia dell’ex DDr all’indomani della caduta del Muro: piccole cose, semplici storie, come anticipa il titolo, di persone comuni che variamente cercano di sopravvivere ai cambiamenti che la riunificazione a portato (tipo corsi universitari che all’improvviso schierano professori diversi e mettono in difficoltà gli studenti prossimi alla laurea)
- Vite nuove (2005, Feltrinelli 2007): Germania 1990, a nemmeno un anno dalla caduta del Muro, la vita dei tedeschi dell’Est, da un lato le inadeguatezze del quotidiano a confronto con le vite extra blocco, dall’altro il desiderio di capitalismo da parte di alcuni, che vedono nel nuovo modello, tanto a lungo proibito e contrastato, la via più sicura per una vita felice.
- Bolero berlinese (2007, Feltrinelli 2008): tredici storie che riportano all’Ingo Schulze degli esordi. Storie che escono dalla DDr e vanno in giro per il mondo, per poi ritornare all’interno della Germania. Elementi tragicomici e delicatezze stilistiche non mancano.
- Adam e Evelyn (2008, Feltrinelli 2009): una coppia di tedeschi della Germania Est nell’estate del 1989, quando la situazione politica è in fermento, ma per i tedeschi dell’Est sono ancora chiuse le frontiere verso l’Occidente. Le possibilità di movimento sono verso i paesi del blocco orientale: è in Ungheria che si reca Evelyn dopo aver scoperto il compagno Adam in flagranza di tradimento. Ed è dall’Ungheria che Adam teme possa una fuga definitiva di Evelyn verso l’Occidente… Romanzo d’amore, in cui il contesto storico entra come protagonista negli eventi.


• FRIEDRICH CHRISTIAN DELIUS
LA PASSEGGIATA DA ROSTOCK A SIRACUSA
Sellerio 1998, traduzione di Dina Trapassi, 7,75 euro
Delius nasce a Roma nel 1943 da genitori tedeschi: di lui non si è conosciuto molto sulla nascita italiana fino alla pubblicazione del romanzo autobiografico pubblicato da Archinto proprio quest’anno: Ritratto della madre da giovane racconta dell’arrivo in Italia della donna, ventuenne, dalle coste del Baltico, all’ottavo mese di gravidanza, al seguito del marito, ufficiale della Wehrmacht improvvisamente richiamato in Africa.
Prima dell’opera autobiografica: Il mio anno da assassino (Spartaco 2008) e La domenica che vinsi i mondiali (Le lettere 2006), ma soprattutto nel 1998 La passeggiata.
Romanzo “storico”, che si basa su un fatto di cronaca: nell’estate del 1988 un cameriere di Rostock raggiunge le coste della Danimarca e quindi la RFD con l’intento di rifare il viaggio che il conterraneo Seume aveva fatto più di un secolo prima ed aveva raccontato nella sua Passeggiata fino a Siracusa nell’anno 1802.
Romanzo di viaggio, perché racconta la sorpresa del cameriere Gompitz nello scoprire le bellezze architettoniche e del paesaggio.
Romanzo politico, perché Gompitz di fatto fa una fuga turistica, vuole poi rientrare in DDr, mettondo in crisi il sistema ed incarnando il pensiero di molti tedeschi della DDr che chiedevano solo la libertà di viaggiare.
Piccolo gioiello della letteratura tedesca contemporanea, che nel ripercorrere l’antico viaggio, modifica lo schema stilistico.

lunedì 9 novembre 2009

BERLINO

A vent'anni dalla caduta del Muro, rimpiangendo di non aver vissuto l'evento, qualche titolo di recente uscita per capire meglio la valenza di quello che accadde la notte del 9 novembre 1989:

• GYORGY DALOS
GIU’ LA CORTINA. IL 1989 E IL CROLLO DEL COMUNISMO SOVIETICO
Donzelli 2009, traduzione dal tedesco di Melani Traini, 25,00 euro
Ungherese residente a Berlino, testimone del momento storico, Dalos ricostruisce gli eventi che determinarono la caduta della Cortina di ferro, portando il lettore in Polonia, Ungheria, DDr, Bulgaria, Cecoslovacchia, Romania per coinvolgerlo in tutti i movimenti che portarono allo sgretolarsi delle dittature dell’Europa dell’Est:
Per pura curiosità: l'espressione Cortina di ferro, già usata nel 1945 da Goebbels (gerarca nazista) e da Dulles (agente segreto americano), entra nel linguaggio politico e storico nel 1946 in seguito ad un discorso di Churchill per individuare la linea di demarcazione fra blocco orientale sotto influenza e controllo sovietico e blocco occidentale, sotto controllo americano.

• FREDERICK TAYLOR
IL MURO DI BERLINO. 13 AGOSTO 1961 – 9 NOVEMBRE 1989
Mondadori 2009, traduzione di Francesca Gimelli, 23,00 euro
Giornalista inglese, docente a Oxford, esperto di storia tedesca (suo il volume Dresda, pubblicato sempre per Mondatori), Taylor intrecciando fonti ufficiali, documenti, testimonianze personali racconta la storia del muro dalla notte fra il 12 e il 13 agosto 1961, la notte in cui improvvisamente per ordine di Ulbricht (leader tedesco orientale) venne divisa in due la città di Berlino per impedire l’accesso dei tedeschi della DDr alla Germania occidentale. Taylor ricostruisce le ragioni che portarono alla costruzione del Muro, descrive la vita dei Berlinesi dopo quella notte del 1961, racconta le dinamiche politiche del blocco orientale, lo sconcerto dei paesi occidentali e degli Stati Uniti e la contemporanea immobilità nel timore di scatenare un ulteriore conflitto (nucleare) con L’URSS.
L’attenzione di Taylor è non solo per gli eventi politici, ma per la vita quotidiana: le paure, i tentativi di fuga, la nascita dei movimenti dissidenti.

• MICHAEL MEYER
L’ANNO CHE CAMBIO’ IL MONDO. LA STORIA NON DETTA DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO
Il Saggiatore 2009, traduzione di Barbara Piccioli, 19,00 euro
Giornalista americano, capo redazione del Newsweek per la Germania e l’Europa orientale, era a Berlino Est il 9 novembre 1989. A vent’anni di distanza analizza gli eventi, la fine della Guerra Fredda, riconoscendo che il merito non fu solo degli Stati Uniti come per qualche tempo si è creduto dopo la storia frase di Reagan a Gorbacev nel 1987.

• ANGELO D’ORSI
1989. DEL COME LA STORIA E’ CAMBIATA, MA IN PEGGIO
Ponte alle Grazie 2009, 16,00 euro
Giornalista, professore di storia all’università di Torino, D’Orsi guarda al dopo 1989, fa un’indagine delle reali conseguenze di quell’evento. La fine della Guerra Fredda, che avrebbe dovuto portare a pace e benessere diffusi, ha visto nel ventennio successivo, i fiorire di tutta una serie di eventi tragici sia per il blocco orientale che per l’Occidente.
Meno racconto cronologico e più analisi dei significati, la conclusione di D’orsi è che le speranze del 1989 siano state tradite su tutti i fronti. Dal punto di vista politico, sociale, economico.
Ampio apparato di note. Bibliografia e cronologia.

• PAOLO MACRY
GLI ULTIMI GIORNI. STATI CHE CROLLANO NELL’EUROPA DEL NOVECENTO
Il Mulino 2009, 16,00 euro
Macry insegna Storia contemporanea all’Università di Napoli. In questo breve saggio prende in esame quelli che sono stati gli avvenimenti storici che nel corso del XX secolo hanno preceduto i grandi eventi: non fa quindi riferimento solo al 1989 e alla caduta del Muro di Berlino, ma anche alla fine delle grandi dinastie (Romanov, Asburgo), alle partite conclusive della prima e della seconda guerra mondiale… Infine anche la caduta del Muro (con la M). L’evidenza è che gli ultimi giorni sono accumunati da errori po9litici, coincidenze, inefficienze amministrative, antagonismo collettivi. Senza che ci sia una sorta di predestinazione.

• GIAN ENRICO RUSCONI
LA REINVENZIONE DELLA GERMANIA
Laterza 2009, 8,00 euro
Un centinaio di pagine per raccontare la poliedrica Berlino, città con una storia pesante alle spalle e con un futuro pieno di speranze: un laboratorio non solo di ingegneria ed architettura, ma di cultura/e in continuo movimento. Una città reinventata per una nazione reinventata.

• ERALDO AFFINATI
BERLIN
Rizzoli 2009, 17,00 euro
Opera di narrativa, racconto di viaggio, ricerca di risposte, indagine nei luoghi comuni e nel continuo mutamento di una città in divenire. Eraldo Affinati sembra in viaggiatore incantato che approda a Berlino e vaga per le strade alla ricerca dei luoghi che ne hanno segnato la storia, sembra un turista che desidera assaporare il clima fiutando il tempo del cambiamento. Statue e palazzi, scrittori e opere d’arte, profumi e sapore di birra, fabbriche dimesse e nuova architettura.
Una città leggenda


• PETER MOLLOY
LA VITA AI TEMPI DEL COMUNISMO. INTERVISTE VENT’ANNI DOPO
Bruno Mondatori 2009, traduzione di Alessandro Storti, 20,00 euro
Gente comune, agenti segreti, prigionieri politici, memnri di partito, studenti, padri di famiglia: Peter Molloy, giornalista della BBC, dà loro voce, indicando nomi e cognomi, muovendosi in Germania Est, Romania, Cecoslovacchia. Un collage di voci diverse, accumunate dalla stessa realtà storia e dalla stessa voglia di libertà.

• FEDERICO ROMERO
STORIA DELLA GUERRA FREDDA. L’ULTIMO CONFLITTO PER L’EUROPA
Einaudi 2009, 30,00 euro
Attraverso la documentazione dei protagonisti e il distacco storico di vent’anni, Romero, docente di Storia dell’America del Nord all’Università di Firenze, propone una rilettura della Guerra Fredda: genesi del conflitto e percorso che portò alla sua fine, investendo i sistemi comunisti dell’Europa dell’Est, facendo svanire la divisione dell’Europa in due blocchi e portando allo sgretolarsi del grande Impero Sovietico.

• BEN LEWIS
FALCE E SBERLEFFO. UNA STORIA DEL COMUNISMO ATTRAVERSO LA SATIRA
Piemme 2009, traduzione di Franca Genta Monelli, 19,00 euro
Inglese, autore di importanti documentari per la BBC, Lewis per anni ha raccolto storielle buffe, barzellette, vignette in ogni angolo dell’Europa dell’Est ricostruendo una storia del comunismo attraverso la satira. Barzellette documentate storicamente, concentrandosi su russia e Paesi del blocco, perché in altre aree come la Cina e il sud-Est asiatico, pure aderenti al comunismo, non si è verificato un simile fenomeno di proliferazione della barzelletta/sberleffo contro il regime. Non è una raccolta completa, anche per il fatto che molte barzellette sono basate sui giochi di parole, troppo difficile da rendere in traduzione, a scapito del significato della satira stessa.
Divertente.

• JEAN-AMRC GONIN E OLIVIER GUEZ
LA CADUTA DEL MURO
Bompiani 2009, traduzione di Marco Marinelli, 21,50 euro
Giornalisti francesi (Gonin era a Berlino nel novembre del 1989, il secondo vive da anni a Berlino), raccontano il mese che precede la caduta del Muro. Attraverso gli incontri dei leader politici, la visita di Gorbacev, i racconti delle persone, lasciando i nomi dei politici e inventando i nomi delle persone comuni, basandosi sempre e comunque su documenti ed interviste. Ne emerge un quadro complesso ed affascinante. Gli aspetti più interessanti sono: a) le organizzazioni dissidenti, composte da giovani, studenti, operai, madri e padri di famiglia; b) le assemblee ed i cortei, che invadono non solo Berlino, ma anche Lipsia, Halle, Magdeburgo…; c) il ruolo della chiesa e dei pastori luterani; d) la rivoluzione pacifica; e) la richiesta di libertà di viaggiare, la libertà di movimento; f) il desiderio di rimanere in Germania e non di emigrare; g) i movimenti all’interno del partito che operano per il cambio di gestione; h) il sostegno indiretto di Gorbacev, che impone ai militari russi in Germania Est di non intervenire; i) la reazione di molti militari tedeschi, che non intervengono.
Piacevole lettura, che porta a documentare in maniera più approfondita i diversi aspetti dell’evento che ha segnato la svolta nella storia del Novecento.