venerdì 28 dicembre 2007

GIACARTA & IL PALAZZO DEI SAPORI ACCUMULATI

Giacarta, venti città in una, dove nulla è decifrabile a prima vista. Torri tra le quali serpeggiano vicoli; bidonville sopra placidi corsi d'acqua; quartieri antichi con incongrui ponto levatoi olandesi. E ovunque, fettuccine fresche, stirate alla svelta in matasse maneggiate con gesti ampi, sbollentate, fritte con pomodoro e peperoncino, costellate di cubetti di carne di manzo o di montone, annegate in salsa di soia. Il più delle volte bacchette e piatti sono bisunti oltre il lecito. Ma non manca lo stile e la sorpresa culinaria è sempre possibile.

Un appassionante viaggio tra sapori, colori e umori dell'estremo oriente. Un racconto impressionista, come un reportage fotografico, che al riparo da qualsiasi velleità didattica alterna gustosi anedoti e sapienti tocchi di colore locale. Una succulenta odissea, anche gastronomica, attraverso la penisola malese fino al cuore di una cina ancora vietata agli occidentali, che intrattiene e avvicina il lettore a un mondo lontano, diverso, enigmatico e continuamente affascinante.
(Giacarta & il palazzo dei sapori accumulati di Patrick Boman, Excelsior 1881, traduzione di Riccardo Bentsik).

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